Fazio “buono”, Santoro “cattivo” e l’agente che lega il conduttore a Gramellini, Annunziata, Littizzetto, Floris, Formigli e Gruber. Tutto normale?
La gran parte dei conduttori tv che parlano del caso Fazio ha il suo stesso agente, Beppe Caschetto. Tutto normale?
Massimo Gramellini – il cui futuro televisivo è chiacchieratissimo – oggi in prima pagina su Il Corriere della Sera attacca Michele Santoro per le dichiarazioni rilasciate a DiMartedì di Giovanni Floris su La7. Secondo la firma de Il Caffè nonché conduttore de Le parole, l’anchorman che ha fatto la storia dei talk show in Italia “sprizza livore da tutti i pori contro Fazio e Annunziata” e invece di essere ostile nei confronti del centrodestra ed “esprimere solidarietà” nei confronti dei due volti televisivi che hanno annunciato l’addio alla Rai e il passaggio a Nove, “sembra quasi seccato” e si sente “l’unico martire“:
I Santoro sono la cuccagna della destra, che li usa per dividere lo schieramento avversario e batterlo separatamente. È una storia che si ripete immutabile nei secoli: chi si sente in missione per conto della Rivoluzione finisce sempre per aiutare la conservazione e talvolta per propiziare la reazione.
Il punto di vista di Gramellini, quasi sicuramente destinato a traslocare a La7 (il cui editore, Urbano Cairo, è lo stesso del Corriere), è legittimo almeno quanto opinabile e discutibile. A colpire, però, è il ‘piccolissimo dettaglio’ che accomuna il giornalista del Corsera, Fabio Fazio, Lucia Annunziata e Giovanni Floris: l’agente. Trattasi del potente Beppe Caschetto (più potente di lui nel sistema televisivo c’è solo Lucio Presta), che con la sua ITC 2000 peraltro cura gli interessi pure di Luciana Littizzetto, altro volto tv coinvolto nel mercato estivo.
Caschetto è il manager anche di Corrado Formigli e di Lilli Gruber, altri due autorevoli giornalisti che in questo periodo in più occasioni si sono occupati in tv – assumendo posizioni fortemente critiche nei confronti del governo – dell’addio alla Rai dei colleghi Fazio e Annunziata (ignorando invece il caso della sospensione improvvisa di Non è l’Arena di Massimo Giletti). Senza dimenticare Roberto Saviano, che sulla faccenda si è espresso anche via social, sentenziando che non è vero che Fabio Fazio lascia la Rai, bensì “viene cacciato dalla Rai perché del suo spazio questa destra xenofoba ha bisogno“.
Tutto normale? E se lo fosse, per una questione di trasparenza non sarebbe il caso di comunicare esplicitamente al pubblico questo ‘piccolissimo dettaglio’ chiamato Beppe Caschetto?