Fausto Bertinotti – Mediaset ridimensionata “In 1/2 Ora”?

Fausto Bertinotti si presenta da Lucia Annunziata – decisamente più morbida rispetto a eventi passati, sebbene mantenga quel duro cipiglio che ormai le piace tanto – e parla di televisione. E dichiara che Mediaset va ridimensionata. Dimagrita, per la precisione.
Ora, è inevitabile ed è una banalità, la terza:

la televisione in Italia fa parte del dibattito politico, ci piaccia o meno, e parlando di televisione è necessario inserirsi anche in questo dibattito.

Dove, ovviamente, si hanno delle opinioni.
Personalmente, non credo che Mediaset vada ridimensionata: non è quello il problema vero, non può essere il punto di partenza.
Credo piuttosto che il sistema televisivo vada in qualche modo riformato e regolamentato, che il duopolio Rai-Mediaset vada spezzato, che la concorrenza debba essere libera e effettiva: solo in questo modo la qualità potrà diventare uno dei cardini principali della programmazione.
Credo che si debba creare una rete statale priva di pubblicità, dedicata alle notizie, agli approfondimenti, al giornalismo, all’informazione.
Credo che si debba porre le basi per una profonda revisione dei sistemi di rilevamento statistico degli ascolti e del gradimento di una trasmissione televisiva da parte del pubblico.
Queste sono le problematiche concrete, e se per risolverle e per garantire una scelta pluralista si dovrà ridimensionare la RAI, Mediaset, entrambe, be’, allora sarò d’accordo in pieno. E mi rassicura la precisazione di Bertinotti:

Io credo che debbano essere combattute le condizioni di monopolio, di duopolio, di oligopolio” sia sul fronte della pubblicità sia su quello delle reti, “anche con una nuova legge.

Fateci caso. E’ un discorso più liberal di molti altri, visto che parla di concorrenza. Che poi una parte – per propaganda o altro – debba dire che Mediaset va ridimensionata, e l’altra parte – per propaganda o altro – cavalcare l’onda di questa singola affermazione per gridare allo scandalo, be’, questa è davvero solo politica e non ha più niente a che vedere con la televisione.