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Fassino e il Tapiro d’Oro per i trucchi delle Primarie

Striscia La Notizia non è stata esattamente “tenera” nei confronti delle recenti Primarie del Partito Democratico. In realtà è stato fin troppo semplice per Antonio Ricci e la sua squadra mettere in evidenza i palesi “difetti” del meccanismo di voto che ammetteva anche Extracomunitari con permesso di soggiorno e ragazzi fra i 16 e i

23 Ottobre 2007 14:09

La consegna del Tapiro D'Oro a Piero FassinoStriscia La Notizia non è stata esattamente “tenera” nei confronti delle recenti Primarie del Partito Democratico. In realtà è stato fin troppo semplice per Antonio Ricci e la sua squadra mettere in evidenza i palesi “difetti” del meccanismo di voto che ammetteva anche Extracomunitari con permesso di soggiorno e ragazzi fra i 16 e i 18 anni.

Queste due categorie sono prive di Tessera Elettorale e la procedura di “registrazione” che gli consentiva di accedere al voto poteva essere facilmente ripetuta in tutti i seggi aperti nella giornata di Domenica 14 Ottobre.
In sostanza le “regole” rendevano impossibile garantire che ci fosse “una testa un voto“. Frequenti sono stati poi i casi, segnalati dai giornali e testimoniati dal servizio di Striscia, di “Presidenti di Seggio” che consentivano anche a maggiorenni con e senza tessera elettorale di votare dove volevano, senza bisogno di dimostrare con i documenti che se ne aveva titolo proprio in quello specifico seggio e sfruttando lo stesso meccanismo della “registrazione” valida per under 18 ed extracomunitari.

Insomma, un autentico pasticcio che ha reso ridicole le trionfali dichiarazioni rese da Piero Fassino, segretario del discolto partito dei DS, su SkyTg24:

Questi tre milioni e fischia di elettori sono tutti certificati; io sono andato al mio seggio con il Passaporto, la mia scheda elettorale, è stato spuntato il mio nome nell’elenco degli elettori di quel seggio, ho firmato…i 3 milioni e fischia li abbiamo contati uno per uno! Si tolgano dalla testa l’idea che ci mettiamo ad imbrogliare

Parole impegnative, decisamente imprudenti per un politico navigato come Fassino alla luce dei difetti che oseremmo definire strutturali nelle norme che regolavano le consultazioni delle Primarie. Il giorno dopo Valerio Staffelli è andato ovviamente a consegnargli un Tapiro d’Oro e la reazione di Fassino, che è stata cortese ma evasiva, non ha certamente spiegato le ragioni dei “disguidi“: parlare a mezza bocca di “qualche errore” e ripetere ossessivamente che i 3 milioni e mezzo erano tutte persone in “carne d’ossa” non sembra la strategia vincente.

Il documento dei due servizi di Striscia è disponibile dolo il salto…


Il Tapiro d’Oro a Fassino e le Irregolarità nelle Primarie del PD

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