Fargo, prime anticipazioni sulla seconda stagione
Al Television Critics Association press tour Noah Hawley ha parlato della seconda stagione di Fargo, che sarà ambientata in un periodo storico diverso ed avrà un cast nuovo rispetto alla prima stagione della serie tv
Ieri è stato annunciato il rinnovo per una seconda stagione di Fargo: la serie tv di Fx ha convinto la critica ed il pubblico, tanto da ottenere diciotto nomination agli Emmy Awards, un record per il network. Al Television Critics Association press tour, Noah Hawley (foto), creatore della serie -tratta dal film di Joel ed Ethan Coen del 1996- ha spiegato che la seconda stagione sarà ambientata in un periodo storico diverso, avrà un cast diverso ma torneranno alcuni personaggi già visti nella prima stagione, rendendola così un prequel.
-Attenzione: spoiler-
Hawley ha detto che la seconda stagione sarà ambientata nel 1979 a Sioux Falls, in South Dakota, così come a Luverne, in Minnesota, ed a Fargo. Il periodo storico permetterà di conoscere meglio il passato di Lou Solverson, personaggio interpretato nella prima stagione da Keith Carradine, padre di Molly (Allison Tolman) ed ex poliziotto ora gestore di una tavola calda. Lou ha trentatre anni, ed è appena tornato dalla guerra del Vietnam, spiega l’autore:
“Quel periodo è interessante, è il post-Vietnam, il post-Watergate… Il meglio dell’America contro il peggio. C’è il senso, credo, che quella guerra ha portato a casa con le persone che ci sono andate, la sua violenza e la sua brutalità. Lou Solverson è andato in Vietnam ed è tornato a casa”.
Conosceremo meglio la sua famiglia:
“E’ un poliziotto. Il padre di sua moglie Betsy è lo sceriffo di Rock County. Suo suocero sarà presente nella storia. Non so se vedremo altri Solverson”.
Per quanto riguarda Molly, il personaggio sarà in età infantile, e sembra difficile che la Tolman (candidata agli Emmy Awards come Miglior attrice non protagonista di una miniserie o film-tv) torni ad interpretare un altro ruolo. Per l’autore, far interpretare all’attrice il ruolo di Betsy sembrerebbe “come una messa in scena, e sarebbe come truffare il pubblico”. Hawley crede che utilizzare lo stesso cast non faccia bene allo show, sebbene si complimenti con Ryan Murphy per aver usato in maniera eccellente lo stesso cast in American Horror Story:
“[L’idea è] una sorpresa intelligente da parte di Ryan, ed è sua, farlo sarebbe un’imitazione.”
Per quanto riguarda il cast, non c’è ancora nessun nome. John Landgraf, presidente di Fx, dice che non dev’essere necessario che ci sia un grosso nome, come accaduto con la prima stagione, che ha avuto nel cast Billy Bob Thornton, ma per il produttore esecutivo Warren Littlefield non è del tutto vero. Secondo lui, la tv è sempre più presa in considerazione dalle grandi star, che quindi potrebbero far parte della seconda stagione, così come potrebbero esserci molti attori poco noti:
“Una delle grandi cose sulla televisione è che puoi trovare delle star. [Gli attori del cinema] stanno tutti optando per la tv, e noi chiediamo un impegno solo dieci episodi… Quindi, è possibile che avremo qualche grande star, ma non ci sentiamo costretti”.
In effetti, una serie come Fargo, scritta benissimo e realizzata con attenzione e rispetto verso la pellicola dei fratelli Coen, se nella prima stagione aveva bisogno di un “grosso” nome per farsi pubblicità, nella seconda può puntare su attori meno famosi ma comunque bravi. L’importante è che la storia sia all’altezza di quella della prima stagione, così come la comicità tipica dei Coen.