Fargo, la terza stagione sarà l’ultima?
Noah Hawley ha dichiarato di non avere ancora idee per una quarta stagione di Fargo, che quindi potrebbe concludersi con la terza stagione
Una delle serie tv più acclamate dalla critica degli ultimi anni potrebbe giungere già a conclusione: stando a quanto detto da Noah Hawley all’Atx Television Festival in Texas, infatti, la terza stagione di Fargo potrebbe essere l’ultima, nonostante la serie antologica di Fx goda di ottima salute, come sta dimostrando la stagione attualmente in onda in America e da noi su Sky Atlantic.
“Non ero sicuro che ci sarebbe stata una seconda stagione”, ha detto lo showrunner. “Non ero sicuro che ci sarebbe stata una terza stagione. Alla fine della prima stagione Fx mi aveva detto che che non volevo andare avanti sarebbe andato bene. C’è un numero limitato di storie che si possono raccontare in questo modo. Adoro raccontare storie in questo modo, ma non ne ho un’altra ancora. Quindi, guardate l’ultimo episodio della terza stagione, perchè potrebbe essere l’ultimo della serie”.
L’uscita di Hawley non sembra essere solo una trovata pubblicitaria per spingere gli ascolti della terza stagione dello show: già il mese scorso, infatti il presidente del network John Landgraf aveva anticipato che Fargo non potrebbe essere rinnovato. “Non potrebbe più andare in onda”, aveva detto, “a meno che Noah non abbia un’idea che non sia buona tanto quanto quelle delle prime tre stagioni. Quando il pubblico vedrà l’ultimo episodio della terza stagione, capirà che questa stagione ha un tema differente rispetto alle altre. E’ molto più contemporanea”.
Il network via cavo non è nuovo a decisioni di questo tipo: Louis C.K. ha chiesto ed ottenuto dalla rete la possibilità di mettere in pausa Louie, nonostante anche questa serie tv fosse un successo di Fx, per permette all’attore ed autore di dedicarsi ad altri progetti. Potrebbe accadere lo stesso con Fargo, che potrebbe così prendersi una pausa per permettere ad Hawley di cercare nuove idee per una storia che sappia reggere il confronto con le stagioni scorse, senza incappare nella necessità a tutti i costi di andare in onda e deludere il pubblico con un racconto non all’altezza. Un modello di televisione che, a pensarci bene, dovrebbe essere applicato anche ad altre serie tv che, a volte, sembrano non avere molto altro da dire.