Faking It – Bugie o verità?: Pino Rinaldi sbarca da questa sera sul Nove e parte dal delitto di Avetrana
Pino Rinaldi approda sul Nove con Faking It – Bugie o verità?. Al centro del programma i protagonisti dei più famosi casi di cronaca nera.
Parte questa sera sul Nove, alle 21:25, in prima serata, Faking it – Bugie o verità?, un nuovo programma di Pino Rinaldi prodotto da Stand By Me per Warner Bros. Discovery per quattro puntate da 70 minut netti ciascuna. Lo scopo del programma è quello di osservare come dal solo comportamento e linguaggio dei principali protagonisti dei casi di cronaca nera più famosi avvenuti in Italia si possa riconoscere la loro eventuale responsabilità nei vari omicidi compiuti.
A supportare Rinaldi in questa nuova esperienza televisiva ci saranno tre esperti settoriali: la profiler Margherita Carlini, psicoterapeuta e criminologa forense, il “listener” Felix B. Lecce, esperto in comunicazione forense, e il “watcher” Diego Ingrassia, esperto in analisi emotivo-comportamentale.
Per la prima puntata è previsto come caso il delitto di Avetrana, nel quale perse la vita nel 2010 l’allora quindicenne Sarah Scazzi. Il caso presenta un esito giudiziario chiaro, che però è in contrasto con la verità affermata dai diretti interessati coinvolti nella vicenda. Sabrina Messeri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah, che sono state condannate dalla giustizia italiana come responsabili dell’omicidio della giovane ragazzina, continuano a proclamarsi innocenti, mentre Michele Messeri, zio di Sarah, innocente secondo i magistrati, si presenta come il responsabile dell’omicidio della nipote.
In ogni puntata di Faking it – Bugie o verità? – le prossime riguarderanno l’omicidio di una coppia di fidanzati nel 2015 a Pordenone, il femminicidio di Giulia Ballestri avvenuto nel 2016 a Ravenna e la brutale uccisione dell’artigiano emiliano Dino Reatti verificatosi nel 2012 – Pino Rinaldi ripercorrerà dal punto di vista della cronaca i singoli casi, mentre gli esperti riesamineranno interviste, testimonianze, intercettazioni ambientali e fotogrammi per tentare di cogliere degli elementi del linguaggio verbale e non verbale, della postura, delle espressioni e della gestualità e per capire dunque se quella a cui si è giunti da un punto di vista processuale è la verità o si possono nascondere degli indizi che potrebbero portare a pensare altro.