Facciamo che io ero, puntata del 31 maggio: ospiti e imitazioni

La Raffaele gioca (e non solo “letteralmente”) col fuoco in apertura della terza puntata. Del resto chissà quante volte avrà fatto questo “numero” nel suo passato circense…

Anche stasera c’è come “spalla” insostituibile De Luigi… sulle gambe ha dei parastinchi vistosi. Del resto “a Milano è glam portarli”.

… ed ecco perché li indossa. Virginia: “Il finto nano da circo, no, dai!”. Fabio: “I bambini degli anni ’30 ridono tanto”.

Prima trasformazione per Virginia nei panni della mitica Carla Fracci impegnata in Gisele… ma il vero colpo di scena è che la coreografia poi diventa hip hop!

Lei attende “paziente” la consegna delle chiavi di “CittàCine”. Non arrivano e le scappa un “caz*o”. Almeno le arriva un piccolo “mazzo” di fiori da parte di una giovane ballerina che si cimenta in un assolo classico perfetto. Carla non prende bene la “concorrenza” e va via.

Ci pensa Paolo Fox dietro le quinte a rincuorarla e a ricordarle di muoversi “in punta di piedi”. E’ l’oroscopo che lo consiglia.

… si cala dall’alto cantando Che sia benedetta. No, non è Virginia Raffaele nei panni di Fiorella Mannoia ma la “vera” cantante che dimostra una grande autoironia e “pretende” anche il bacio della mano dalla comica. Poi ripete tutte le battute su Sanremo delle precedenti puntate.

Dalla Casa Bianca si collega “Melania Trump”, reduce dal viaggio in Italia. Nei discorsi ufficiali tranquillizza sul marito Donald ma in privato “esplode” e invita l’ambasciatrice italiana a stare attenta: “E’ completamente pazzo, spara sugli abat jour, sopra il ciuffo ha una pistola!”.

Momento “bulgari di Mai dire gol” con la Raffaele e De Luigi.

Virginia dice di essersi giocata tutti gli ospiti nelle prime due puntate e allora imita lei le voci dei cantanti Fabio Concato, Giusy Ferreri, Patty Pravo, Gianna Nannini. Bravissima!

Poi però parte la voce maschile di Tiziano Ferro, è proprio l'”originale” che intona qualche nota di Non me lo so spiegare con lei. Ed entrambi imitano anche Maria De Filippi, lei si cimenta nella parodia di Shakira e lui in quella di Carmen Consoli.

Ferro rivela la sua passione adolescenziale per i Backstreet Boys, dice di averli incontrati a Los Angeles e di aver canticchiato le loro canzoni. “Neanche si ricordano di averne fatta una in italiano… Non puoi lasciarmi così…”.

Poi delizia il pubblico con un’esibizione da brividi sulle note di Joyful, joyful con tanto di coro gospel e ballerini scatenati. E nel finale l’accompagna anche Virginia.

Dovrebbe leggere un brano tratto da La signora delle camelie ma anche stavolta l’attrice Saveria Foschi Volante si lascia prendere dall’emozione. De Luigi riesce a farla uscire dal “buio della sua anima” ma la recitazione subisce numerosi tragicomici scossoni. E alla fine lei se la cava nel “bugiardino” delle medicine.

Fiorella Mannoia torna (solo) nei panni di cantante ed esegue dal vivo l’ultimo singolo – davvero raffinato – Siamo ancora qui.

Anche De Luigi si scatena nelle imitazioni: è perfetto nell’interpretare il maestro di pasticceria Iginio Massari. “Un mio collega ha fatto male un bignè che nottetempo è uscito dal forno, si è intrufolato nella sua camera da letto e per ripicca gli ha ciulato la moglie. Ora i due vivono felicemente in Ungheria”. E il modo in cui pronuncia “crema pasticcera” è irresistibile!

Il monologo della Raffaele particolarmente intenso e attuale è sulla capacità di sognare: “Oggi voglio tutte cose non mie… ma non so più cosa sognare. Voglio ricominciare a sognare i sogni miei”.

Torna Tiziano Ferro con la hit estiva Lento/veloce. Impossibile non lasciarsi trascinare dall’energia di questo pezzo. E lui non smette di elogiare Virginia: “Sei la numero uno, facciamo un programma insieme?”. Tipo Sanremo?

Torna la “regina delle stroncature letterarie” Michela Murgia che “demolisce” Il piccolo principe: “Almeno in Billy Elliot c’era la musica. Per banalità scritte penseresti a Fabio Volo…”.

Ritorna l’irresistibile Bianca Berlinguer di Cartabianca che presenta la signora “lanciaservizio” (in realtà è Anna Roversi) e il signor Paolo Pratesi. Ma lo sketch è andato in onda nella prima puntata. Già siamo al “repertorio”?

Donatella Versace ha come ospite del Late Show il rapper Marracash: “Sei figo, alto, hai un look mediterraneo e sai anche leggere. Quindi genio!”. Poi gli regala l’occhio finto.

Lui spiega cos’è il dissing: “Nel mondo della musica ci si odia un po’ tutti e allora ci si manda a fancu*o nelle canzoni”. E Donatella intona qualche rima rap fino a quando non si scatena Marracash.

Ritornano Lillo e Greg, a cui la Raffaele è davvero legata per l’inizio della sua carriera. E tutti e tre danno vita a una serie di freddure seduti attorno a un tavolino. Non tutte le battute, però, sono riuscite…

Decisamente più riuscita la perfomance canora dei tre… anzi dei due, perché Lillo non riesce a inserirsi singolarmente.

Questo segmento si chiama Facciamo che ancora un po’ e, dunque, ai fini dell’Auditel è considerato programma a parte. De Luigi legge da un libricino i fenomeni da baraccone ma non c’è tempo… parte la sigla finale.