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FACCIA D’ANGELO: SERGIO RIZZO A “BALLARO'”

Lo dico subito. Possono non piacermi tutte le puntate,o parti delle puntate, o tutte le copertine dello sfornacloni Crozza, ma a me il programma di Rai3 “Ballarò” piace. E’ l’unico, ripeto l’unico, che si sforza di mettere a confronto situazioni, politiche, idee fra tutti quanti i canali, non solo Rai. Floris è un tipo tosto,

15 Ottobre 2009 16:40

Lo dico subito. Possono non piacermi tutte le puntate,o parti delle puntate, o tutte le copertine dello sfornacloni Crozza, ma a me il programma di Rai3 “Ballarò” piace. E’ l’unico, ripeto l’unico, che si sforza di mettere a confronto situazioni, politiche, idee fra tutti quanti i canali, non solo Rai. Floris è un tipo tosto, abile, anguillesco (in senso buono: non si fa afferrare), riesce ad essere persino ironico in confronto ai suoi accigliati colleghi coduttori, e ha inventato un motto finale “alè” che sta, secondo me, per dire: tiriamoci su, la tv è una gran palla ma non disperiamo. Sono d’accordo in pieno. Alè.

Nell’ultima puntata, affollata come sempre di persone e di personaggi (coloro che recitano il ruolo di se stessi), c’erano Sacconi, Dalema, Luttwak, eccetera; se ne sono dette di tutti i colori, e pazienza, facevano (come spero) comodo all’auditel e comunque si davano martellate sulle palle (alè). Masoch.

Il solo che mi è sembrato fuori dalle palle (alè) era Sergio Rizzo, giornalista e inviato del “Corriere della Sera”, autore con Gianantonio Stella di due best sellers “La casta” e “La deriva” che hanno il merito di cartacantarlechiare, con inchieste-narrazioni ben articolate ben documentate. Messo in mezzo dai parlatori della Repubblica, invitato da Floris a farsi sentire, Rizzo ha ripetuto più volte la sua netta contrarietà rispetto al comportamento dei duellanti (che pure di sciocchezze non ne hanno dette). Ha ripetuto di non aver sentito discorsi concreti rispetto ai problemi veri del paese; di aver ascoltato, sopportato, torte alla polemica con ciliegina sulle rispecchiate radici politiche e ideologiche, ma di non averne ricavato grande costrutto.

Colpa di Floris? Ma no, Floris non è un toro-conduttore, come il mio amico Michele Santoro (bravo), è semplicemente un conduttore che pretenderebbe che i suoi ospiti (scelti sempre con oculatezza) agissero secondo reciproco rispetto, e senza far perdere tempo, a colpi di durlindana.
Il sobrio,documentato, attento Sergio Rizzo ha detto ai signori convenuti di trovarsi fuori d’acqua (acqua?) e di provare un senso più che fastidio di civile dissenso di fronte all’accanimento poco terapeutico di cui davano prova in onda (non fate l’onda) coloro che vanno sempre, dico sempre, in tv e sono immobili come statue. L’unica che muovono è la bocca. Poco la testa. Poco le idee.
Alè.
Italo Moscati