Fabrizio Salini a Blogo: “La Rai vuole investire nell’innovazione e nell’inclusività. Il pubblico giovane? L’offerta di Rai Play sarà ricca e originale” (VIDEO)
Come si presenterà la nuova stagione della tv pubblica? Come maturerà il comparto on demand? Lo abbiamo chiesto all’amministratore delegato Fabrizio Salini intervistato da Blogo a margine dei Palinsesti Rai.
L’AD Rai Fabrizio Salini presente stamani all’illustrazione dei nuovi palinsesti Rai 2019/20 delle reti generaliste e tematiche ha parlato ai microfoni di Blogo rispondendo alle nostre domande dirette in particolar modo sull’approccio che prenderà la Rai con l’innovazione e con quel pubblico giovane sempre più propenso a consumare contenuti video delle piattaforme multimediali.
Innovazione e novità, però se mi metto dalla parte del pubblico diranno ‘E’ sempre la solita Rai’ quindi si parla di racconto. Come si fa a raccontare che la Rai si è rinfrescata e rinnovata quando nei promo ci sono volti dai 50 anni in su e neanche uno in giù?
La prima cosa è che non è detto che i volti dai 50 anni in su non siano in grado di innovare, di raccontare e di parlare al paese. Per i giovani, se ci vogliamo soffermare solo a quei volti e a quell’aspetto allora probabilmente si è stati distratti tutto il resto della presentazione. L’ampiezza, la diversità e la ricchezza dell’offerta Rai non ha eguali al mondo: si va da una ricchissima offerta per i ragazzi, all’offerta di cultura, alla produzione di fiction, cinema. Insomma, Rai da questo punto di vista è leader non solo nel mercato ma è leader mondiale e, peraltro, è leader nei servizi pubblici per quanto riguarda l’ascolto. L’offerta è molto vaga, stiamo iniziando a contaminare le diverse proposte tra reti, radio e Rai Play. Abbiamo una novità assoluta che va in questa direzione ovvero il progetto di Fiorello che è il primo progetto multi piattaforma al mondo, avremo uno show live di 18 puntate su Rai Play anticipato da una striscia di una settimana su Rai 1, da un programma radiofonico, tutto realizzato e prodotto internamente negli studi di Via asiago . Questo è uno dei primi passi marcati nella direzione del piano industriale, ma soprattutto sta a rimarcare il fatto che Rai vuole investire nell’innovazione e nell’inclusività, noi dobbiamo includere tutti e questo progetto sarà in grado di portare pubblico e far conoscere Rai Play a chi magari finora non conosceva Rai Play.
Settimana scorsa ai Palinsesti Mediaset tutti i manager si vantavano del fatto che con le nuove rilevazioni il 60/70% dei video visti online sono di Mediaset e quindi si ritorna al discorso dei giovani: come si fa a coprire questo gap? Con quali video? Non si sa se i giovani sono catturati dai cantautori…
Noi abbiamo un pubblico che segue più i nostri formati lunghi, chiamiamoli così, ma oggi abbiamo annunciato e lanciato Rai Play. L’offerta editoriale come abbiamo detto nei palinsesti sarà variegata, ricca e originale anche di contenuti brevi e in grado di andare a prendere quel pubblico. Quindi… ci stiamo arrivando, non solo tranquillizziamo ma diciamo che ci stiamo arrivando da protagonisti e da leader.