Fabrizio Frizzi a TvTalk risponde a TvBlog: “Sanremo? Lo farei molto bene (magari nel 2038)”
Fabrizio Frizzi, ospite a TvTalk, racconta il suo rapporto con il Festival di Sanremo…
Ospite d’onore della puntata odierna di TvTalk è stato Fabrizio Frizzi. Il conduttore ha di recente preso il timone de L’Eredità, lasciata a lui da Carlo Conti troppo impegnato dal suo nuovo show tv nella prima serata di RaiUno, Si può fare, per potersi occupare anche di quell’ormai storico quiz. Frizzi, collegato con lo studio di Massimo Bernardini, ha avuto modo di parlare di tv a 360 gradi, nonché di rispondere alla domanda posta dai lettori di TvBlog.
Gli autori hanno scelto il quesito posto al conduttore da Miss_Kappalorina (e il nick di questa nostra lettrice, ha provocato attimi di ilarità in studio): Quest’anno “l’uomo medio” Carlo Conti condurrà Sanremo… Prova invidia o é una speranza per il futuro? Ecco la risposta del conduttore:
Che Carlo Conti sia un uomo medio è parere di chi ha scritto, Carlo è un grandissimo professionista. Ha scelto di fare il mediano di spinta e non il giocoliere in area di rigore. Credo sia perfettamente in grado di fare Sanremo e non lo dico perché mi ha lasciato l’Eredità. Io ho giocato in tutti i ruoli, televisivamente parlando, e credo che il Festival lo potrei fare anche bene, dovesse capitarmi. Se non dovesse capitarmi, invece, starei bene comunque: mica si impazzisce per Sanremo!
Già nel corso della puntata Frizzi si era lanciato in un piuttosto eloquente: Sono già in coda per Sanremo del 2038, non poniamo limiti alla provvidenza! e poi, concluso l’argomento Festival, si è detto convinto che Paola Cortellesi, potendo scegliere, sarebbe un’ottima coconduttrice per un eventuale nuovo programma.
Tornando all’Eredità, di cui come dicevamo, ha recentemente preso il timone, Frizzi ha spiegato l’atteggiamento con cui ha colto questa insidiosa sfida nell’access primetime di RaiUno:
Essendo del mestiere so che se sbagli la prima puntata sei morto e non c’è modo di recuperare. Ce l’ho messa tutta per partire bene, senza prove, solo un’ora e mezza ma studiando Carlo come si studia un testo sacro, rimanendo però me stesso il più possibile.
Il conduttore ha avuto modo di raccontare anche un curioso aneddoto dei tempi di Tandem, il format che gli era stato affidato nel pomeriggio di RaiDue dal 1982 al 1987:
Ho fatto sette anni su RaiDue. Alla quinta puntata di Tandem, a un ragazzo scappò una bestemmia e io riuscii per miracolo a coprirla con la mia voce. Quel programma ha rischiato davvero di chiudere subito!
Infine, due parole sui programmi che non vedono la presenza di conduttori, “sostituiti” da esperti del settore che fa da tema al format. Dai cuochi ai fashion victim, in pratica:
Sono bravissimi, conoscono bene il mestiere che propongono in tv. Fanno programmi più asciutti ma non per questo di nicchia. Cracco e Bastianich sono abilissimi comunicatori ma magari questi personaggi non potrebbero andare in diretta, ecco. Un conduttore dovrebbe farsi prima un po’ di teatro e imparare a raccontarsi bene davanti a un pubblico. Altrimenti rischia di sentirsi fuori luogo sul palco, di bruciarsi per l’emozione.