Fabrizio Corona is back e martedì sarà ad Avanti Popolo: “Faremo il 15% di share”
Fabrizio Corona is back: per l’imprenditore mina vagante in arrivo la terza ospitata in un programma Rai in mese di un mese
Dopo Belve (26 settembre) e Domenica In (1 ottobre), ecco Avanti Popolo. Fabrizio Corona is back, ormai sempre più inequivocabilmente. L’ex manager dei paparazzi, infatti, ha annunciato che sarà tra gli ospiti della seconda puntata del programma di Rai3 condotto da Nunzia De Girolamo, che dopo l’intervista al marito Francesco Boccia (del Pd) piazza così un altro colpo ad effetto (almeno in teoria, mercoledì mattina capiremo quanto inciderà sugli ascolti, tema non secondario, considerata la partenza non esaltante della trasmissione, che martedì scorso non è andata oltre i 574 mila spettatori e il 3,6% di share).
Sarà l’occasione per approfondire lo scandalo scommesse che sembra ad un passo dallo sconvolgere il già scricchiolante calcio italiano, dopo il coinvolgimento (per ora) di giocatori di primo livello come Zaniolo, Tonali, Fagioli e Zalewsky (che però ad oggi formalmente non è indagato).
Fabrizio Corona, la mina vagante che piace alla tv pubblica
Fabrizio Corona – che alle ore 16.00 di oggi farà nuove rivelazioni, stavolta non riguardanti calciatori – torna a prendersi la scena pubblica. Sui social, sulla stampa e, appunto, sul piccolo schermo. Intervistato dal Corriere della Sera, l’imprenditore, che da settembre scorso è tornato libero dopo le condanne e i tanti guai con la giustizia, oggi ha spiegato: “Dirò tutto al programma di Nunzia De Girolamo, subito dopo la partita (Inghilterra-Italia, trasmessa in diretta tv da Rai1 proprio martedì prossimo, Ndr). Faremo altri nomi e sveleremo la nostra fonte delle notizie… è lo zio di un ex calciatore dell’Inter di Mourinho, amico intimo di Mario Balotelli“. Ieri, interpellato da Radio Radio, si era lanciato in una previsione di share per il people-show di Rai3: “Martedì andrò da Nunzia De Girolamo a fare il 15% di share“.
Parole che confermano una certa tendenza all’esagerazione da parte dell’ex pupillo di Lele Mora, ma anche, indirettamente, come la televisione pubblica abbia voglia (necessità?) di affidarsi a mine vaganti del suo calibro, con tutto ciò che ne consegue.