Al netto di tutti i ragionamenti (qui ne abbiamo messi alcuni nero su bianco) sulla opinabile scelta di Nunzia De Girolamo di ospitare Fabrizio Corona ad Avanti Popolo, c’è una notizia di cui bisogna tener conto: l’intervista all’ex manager dei paparazzi ha funzionato dal punto di vista televisivo. Non soltanto perché la faccenda è sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori e di una parte del Paese, ma anche e soprattutto per gli ascolti molto positivi registrati.
Gli ascolti dell’intervista a Fabrizio Corona ad Avanti Popolo
La curva minuto per minuto della puntata di ieri, martedì 17 ottobre 2023, di Avanti popolo (presentazione al via alle 21.22, programma vero e proprio alle 21.36, chiusura a mezzanotte) si impenna nel segmento dedicato a Corona. Dalle 22.39 alle 23.36, infatti, la media ottenuta dal talk di prime time di Rai3 nato in emergenza per sostituire Cartabianca, nel frattempo traslocato a Rete4, è del 7.71% di share (con 1.155.091 telespettatori), oltre il doppio della media ottenuta dall’intera trasmissione una settimana prima (574 mila spettatori e il 3,6% di share).
Numeri che da una parte evidenziano il richiamo esercitato dal discusso imprenditore nei confronti del pubblico televisivo a maggior ragione nei giorni caldi dello scandalo scommesse che scuote il calcio italiano, dall’altra la debolezza del programma della De Girolamo, che senza la partecipazione (lautamente pagata) di Corona si sarebbe fermata drammaticamente sotto il 3% (in una serata oggettivamente complicata da questo punto di vista, considerando anche e soprattutto il 38% conquistato da Rai1 grazie alla diretta di Inghilterra-Italia). A sentenziarlo sono i dati Auditel: alle 21.36 lo share era del 2,9%, già dopo dieci minuti la curva ha iniziato a calare scivolando all’1,4% alle 22.07. Il picco (9,8% di share) alle 23.31.
In questo senso resta tutto da scoprire il futuro di Nunzia De Girolamo che al debutto di Avanti Popolo si era giocata la carta dell’intervista al marito Francesco Boccia. Al prossimo giro a quale trovata televisiva dovrà affidarsi per sopperire una evidente pochezza contenutistica/giornalistica del suo programma?