Fabrizio Biggio a Blogo: Io e i 4 meravigliosi ragazzi di Meglio tardi che mai
L’intervista al “conducente” di Meglio tardi che mai da stasera su Rai2
” Quattro celebrities con un assistente molto speciale sfidano il tempo che passa in viaggio alla scoperta del Giappone”. Questo è il menu del nuovo programma di Rai2 Meglio tardi che mai in partenza questa sera. Abbiamo sentito “l’assistente” Fabrizio Biggio.
Fabrizio Biggio, perchè hai accettato di fare questo programma ?
Semplicemente mi hanno chiesto: “Vuoi andare in Giappone?”. Non potevo rifiutare. Come molte persone adoro viaggiare, ma ho cominciato tardi a fare viaggi “intercontinentali”, a 30 anni. Ero terrorizzato all’idea di andare così lontano dall’Italia, non ero abituato a viaggiare. Poi la mia compagna mi ha obbligato e la ringrazierò per sempre, perché adesso non ne posso più fare a meno!
Di cosa si tratta e qual è il tuo ruolo ?
L’idea è che quattro vecchi amici partono per un viaggio nel misterioso Giappone. E quando dico “vecchi” intendo proprio vecchi, anziani! (ride,ndr). Sto scherzando, in realtà nelle tre settimane che abbiamo passato insieme non ho sentito affatto la differenza di età. Sono 4 meravigliosi ragazzi. Il mio ruolo è quello di accompagnarli e far loro da guida, ma soprattutto, e cosa più importante, portare le valige di tutti!
Ci racconti qualche episodio divertente che è capitato durante la registrazione della trasmissione ?
Ne sono capitate davvero di tutti i colori. Ad esempio quando abbiamo indossato il “costumino” da lottatore di Sumo. Non è stato un bello spettacolo. Per indossarlo dovevamo prima restare nudi. Ci coprivamo tutti le “pudenda”, tranne Panatta che, abituato alla vita da spogliatoio è rimasto completamente nudo davanti a tutta la troupe con le mani sui fianchi chiedendo: “Che devo fa’ mo’?”. Anche il corso di Samurai è stato spassoso, con un Lippi in grandissima forma e Vianello in versione Ninja!
Chi ti ha sbalordito di più dei quattro protagonisti ?
Tutti. Buzzanca ha 82 anni e non era mai stanco. Non si lamentava mai. Una roccia. In Lippi ho scoperto un’umanità e un’anima straordinari. Vianello è tutto da scoprire e mi ha deliziato con i racconti della sua incredibile vita. Panatta mi ha fatto fare davvero un sacco di risate e mi ha stupito scoprire che è più scemo di me!
Come mai non hai portato anche il tuo fido Mandelli ?
C’era posto solo per uno! (ride,ndr).
Questa conduzione solitaria significa che la coppia con Francesco Mandelli è “scoppiata”? Lui è geloso quando lavori da solo? E tornerete insieme magari nei Soliti idioti ?
Sì, siamo amici e ci vogliamo bene, ma dopo l’incredibile (nel senso che non potevamo crederci) successo dei Soliti idioti e dopo 15 anni insieme, abbiamo sentito l’esigenza di fermarci come coppia. Avevamo voglia di fare cose diverse l’uno dall’altro e ci siamo presi questo periodo di pausa. Domani chissà… Se è geloso di me? So per certo di no! Direi il contrario. Io sono felice quando lo becco in tv o in un film e lui idem! Non c’è mai stata competizione tra di noi.
Che ne pensi della televisione di oggi?
E’ un discorso troppo lungo per affrontarlo qui. Mi limito a dirti che i miei programmi preferiti sono Gazebo (che seguo da tempi non sospetti, adesso tutti a dire “che figo Gazebo”!!) ed Edicola Fiore. Pieni di idee originali, trovate, freschi, quasi radiofonici. Programmi fatti con l’amore e la passione che il mestiere di chi fa televisione merita.
Chi è il -personaggio o programma- più idiota della televisione di oggi ?
Mi viene in mente Emigratis di Pio e Amedeo. Oh… a me fa ridere!
Hai qualche progetto televisivo, cinematografico o teatrale nella mente per il futuro ?
Ho in mente un Quiz tutto da ridere per la Tv e per il cinema sto lavorando ad un mio film: è una storia romantica, un po’ particolare, ma non posso dirti nulla della trama sennò me la fregano. Ti dico solo che non è un remake di un film francese!! (ride,ndr). Penso che il nostro cinema abbia bisogno di meno remake e di più storie nostre, partorite da noi, che siamo bravi! W il cinema italiano.
Meglio tardi che mai, stasera su Rai2
Cosa può succedere se quattro personaggi famosi tra i 67 e gli 82 anni decidono di sfidare il tempo che passa e partire per un viaggio molto movimentato, dall’altra parte del globo?
Sarà questa la divertente esperienza televisiva dal titolo “Meglio tardi che mai” il comedy show che vedrà protagonisti su Rai2 il 22 e il 29 maggio alle 21.20, quattro “ragazzi” molto affiatati, ovvero Lando Buzzanca, Claudio Lippi, Adriano Panatta ed Edoardo Vianello. Con loro un giovane assistente pronto ad aiutarli, praticamente e fisicamente: l’attore e conduttore Fabrizio Biggio.
I cinque voleranno in Giappone, alla scoperta di Tokyo, Kyoto e Osaka, tra modernità e tradizioni secolari, mettendosi in gioco e trovandosi in situazioni comiche e curiose.
Nonostante la non più giovane età, vedremo Buzzanca, Lippi, Panatta e Vianello viaggiare con mezzi di fortuna come pure con treni d’avanguardia, dormire al “Capsule Hotel” ma anche sui più antichi futon, cantare al karaoke, mangiare cibo locale, prendere lezioni di sumo, e tanto altro, armati dell’entusiasmo e dell’ironia che da sempre li contraddistingue.
Se Tokyo li sbalordirà con le sue mille luci, il suo traffico smisurato, lo skyline dei suoi grattacieli ma anche con la spettacolarità del Monte Fuji, Kyoto li conquisterà con la sua quiete, le sue Ryokan, le tipiche abitazioni giapponesi, e l’arte delle Geishe, mentre a Osaka potranno apprezzare l’antico Teatro No e frequentare una scuola di samurai. Ritmi sfrenati e tranquillità, tecnologie all’avanguardia e antiche tradizioni si alterneranno continuamente.
Un viaggio che sarà per loro l’occasione di ritrovarsi e farsi conoscere dal pubblico come mai prima, facendosi beffa del tempo che passa.“Meglio tardi che mai” è prodotto da Endemol Shine Italy. E’ la versione italiana di Better late than never, il programma che ha spopolato negli Stati Uniti, basato sul format coreano “Granpas over flowers”, che racconta il viaggio di quattro leggende over 60 che partono verso mete esotiche, accompagnati da un giovane assistente.