Fabio Volo a Che tempo che fa – La fiera della banalità
Conduttore radiofonico televisivo, scrittore e attore, Fabio Volo si racconta da Fabio Fazio. In promozione con libro e film.
Doppia promozione – anche se non ne avrebbe bisogno – per Fabio Volo da Fabio Fazio a Che tempo che fa: libro e film, per non farsi mancare nulla.
Il romanzo Le prime luci del mattino di Fabio Volo ha già venduto 700mila copie (5 edizioni Mondadori, una dietro l’altra). Questo grande successo, secondo una certa logica imperante, dovrebbe essere automaticamente garanzia di grande qualità editoriale e narrativa. Per esperienza personale con altri libri di Fabio Volo mi permetto di dubitarne.
Poi c’è il film. Fabio Volo ne è co-seneggiatore (ha scritto anche il libro da cui il film è tratto) e protagonista, e avrebbe voluto, a quanto si dice, curarne anche la regia. Che poi è stata affidata a Massimo Venier, già regista dei film di Aldo, Giovanni e Giacomo. Recensito impietosamente – del resto, a giudicare dalla scena che è stata mandata in onda a Che tempo che fa, sembra proprio il solito brutto film italiano che però incassa un sacco di soldi – dai colleghi di Cineblog, Il giorno in più fa parte del pacchetto-Volo di stasera.
L’intervista è la fiera delle banalità. Fa un po’ specie sentir Fazio ripetere più d’una volta che è proprio un bel film, e che volevo parlar male del film, ma non si può. Non si può perché è bellissimo? O perché Volo è in promozione? A giudicare dalla seconda scena proposta, l’impressione non fa che confermarsi: solita commediola italiana senza dignità cinematografica.
Tant’è, Fabio Volo è lì, che non si sa bene se si prenda sul serio o se nemmeno lui sappia come ha fatto ad avere così tanto successo. Del resto, tornerà anche su RaiTre, quindi ha ragione lui, no?