Fabio Fazio sfida Celentano con Matteo Renzi e tanti ospiti
Che tempo che fa del lunedì reggerà l’urto di Rock Economy? Ci spera invitando nomi grossi.
Se mi imbattessi di persona in Fabio Fazio gli farei solo una domanda: perché? Perché insistere con quest’esperimento di Che tempo che fa al lunedì nell’anno in cui ha avuto un Festival di Sanremo con cui preservarsi?
Il conduttore di RaiTre poteva accontentarsi, per ora, della domenica sera e bissare al lunedì dopo il Festival, approfittando di quanto seminato sul palco dell’Ariston. Già il tiepido riscontro della prima puntata ha dimostrato come, svaniti gli effetti Saviano e Vieni via con me, la liturgia inizi a perdere colpi. Fazio, però, non solo non si arrende, ma inizia a schierare l’artiglieria pesante per la sfida più sanguinosa: quella con Rock Economy di Adriano Celentano su Canale5.
Così lunedì prossimo, a Che tempo che fa, ci sarà nientemeno che Matteo Renzi, che completerà il bilancio sulle Primarie del Pd avviato domenica con l’ospitata di Pier Luigi Bersani. Come se ciò non bastasse, ad affollare Che tempo che fa del lunedì ci saranno Stefano Benni, Pierfrancesco Favino, Neri Marcorè, Luca Carboni, Adele e Siria Pardini (sopravvissute alla strage di Sant’Anna di Stazzema, commessa dai soldati tedeschi nel 1944), Michele Serra e Paolo Rossi.
Sicuramente dà da pensare quanto sia cambiato il quadro televisivo. Se fino a due anni fa era Vieni via con me (Endemol) a lanciare la sfida alla pochezza del Grande Fratello (Endemol), ora Fazio sfida l’evento di Celentano su Canale5, non solo andando in onda come se nulla fosse, ma anche in modo competitivo.
Se il Molleggiato poteva essere un ospite speciale dell’intellighenzia faziana, di certo non poteva esserlo del suo prossimo Sanremo. Celentano ha, infatti, già monopolizzato abbastanza lo scorso Festival, per giunta sotto l’egida di Presta come il suo concerto-evento di Canale5.
Quella che vedremo lunedì, allora, non sarà solo una sfida tra guru della sinistra (con RaiTre e Canale5 più rivali che mai), ma tra due agenti: Lucio Presta da una parte e Beppe Caschetto dall’altra. Qualcosa mi dice che Fazio avrebbe fatto bene a non bruciarsi tutte le cartucce su RaiTre, aspettando di fare i conti dopo il riscontro del suo Festival.