Fabio Fazio, Federico Rampini, la sinistra, Endemol e Mondadori
Che tempo che fa: una visione durante la visione.
Ieri sera a Che tempo che fa – che per molti versi resta un isolotto piacevole da esplorare in tv, sebbene sempre uguale a se stesso – dopo Wenders era previsto Matteo Renzi (con le sue 100 idee per l’Italia). Ma prima c’era Federico Rampini. Un giornalista. Uno serio. Uno che, mentre parla insieme a Fabio Fazio, riesce a riportare in un programma mainstream delle idee che erano state insabbiate, nascoste, smarrite. Uno che riesce a parlare dell’egemonia dell’ideologia neo liberista (termine che la crisi ha finalmente sdoganato anche nella sua negatività e che va a sostituire il più edulcorato liberale) e che riesce anche a ipotizzare un’apocalisse del capitalismo. Roba forte. Rivoluzionaria. Anche se detta con pacatezza.
Ero soddisfatto di quel che si diceva, perché sono tematiche complesse che pure vanno sviscerate. Anche in tv. Perché di solito Fazio quando intervista personaggi tipola Marcegaglia o Marchionne non mi piace per niente, ma con Rampini è a suo agio. E’ stato a quel punto che ho avuto una visione: c’era questa inquadratura qui (quella che vedete nell’immagine) con quel bel rosso, molto azzeccato, c’erano Fazio e Rampini che parlavano di temi che, a parte Report e poche mosche bianche, non affronta più nessuno in televisione, e lì mi sono immaginato questa scena.
Totale a due. Mentre si racconta che il 99% del mondo soffre per le decisioni dell’1%, mentre si dice che le semplificazioni servono per capire, che questo sistema non può durare, che la sinistra italiana bla bla, stacco su primo piano di Rampini. Rampini guarda in macchina e dice (è stato detto sul serio, in trasmissione, ma qui sto raccontando la mia visione): «Io, però, sono qui per promuovere il mio libro. Pubblicato da Mondadori».
Totale a due. Pausa. Primo piano di Fabio Fazio. Fazio guarda in macchina e dice (sì, certo, è nei titoli di coda, ma lasciatemi finire la mia visione, per favore): «Questo programma, però, è prodotto da Endemol».
Totale a due. Pausa. Fazio e Rampini si girano a guardare in macchina: «Mondadori ed Endemol. Insomma, paga Berlusconi». Silenzio. Dissolvenza a nero.
Poi la visione è finita. Il programma invece ha fatto il suo corso, come previsto da scaletta. E allora è arrivato Matteo Renzi. E io mi sono sentito terribilmente a disagio e non ho più avuto visioni.