Extravergine su FoxLife: la recensione in anteprima
La recensione in anteprima di Extravergine, la nuova serie tv in onda su Foxlife (canale 114 di Sky) e Fox (canale 112 di Sky) con Ludovica Comello nei panni della protagonista, una nerd a cui tocca occuparsi di una rubrica a luci rosse nonostante la sua inesperienza
Essere illibate in un mondo in cui il sesso non è solo sdoganato, ma è una conditio sine qua non per sentirsi parte di un gruppo, essere qualcuno e ricevere l’approvazione sociale. E’ un mondo tutto nuovo, insomma, quello vissuto dalla protagonista di Extravergine, la nuova comedy di Fox Networks Group Italy in onda da oggi, mercoledì 9 ottobre 2019, alle 21:15 su FoxLife (canale 114 di Sky) e Fox (canale 112). Un mondo tutto nuovo, ok, ma forse un tantino fuori sincro con l’idea iniziale della serie.
Dafne nel paese delle meraviglie
Andiamo con ordine: protagonista della serie è Dafne Amoroso (Ludovica Comello), giovane blogger al lavoro per la redazione web della rivista online #Audrey, specializzata in argomenti trendy. La ragazza, una vera e propria nerd, si occupa della rubrica dedicata ai libri, destinata però alla chiusura su volere del suo direttore Claudio (Massimo Poggio).
La protagonista è pronta a lasciare la redazione, quando succede l’irreparabile: durante una festa in maschera, Dafne, annebbiata dai fumi dell’alcol, si lascia convincere da una misteriosa donna a cambiare i propri costumi. La giovane, così, diventa Marge Simpson. Ma proprio quella donna, con il costume di Marge, poco prima aveva registrato un video hot che fa il giro della rete. Avendo tutti visto Dafne con quella maschera, tutta #Audrey si convince che la “hot Marge” sia lei.
Claudio decide così di non licenziare Dafne, ma di riassegnarla ad una nuova rubrica, interamente dedicata al sesso ed alle sue declinazioni più varie, certo che una ragazza così disinibita come lei possa scrivere provocando ed eccitando i lettori.
Forte della promozione e dell’aumento di stipendio che le permetterebbe di smarcarsi una volta per tutte dalla paghetta della madre Irene (Valentina Banci), ex icona sexy degli anni Ottanta, Dafne accetta. Ma c’è un problema: alla soglia dei trent’anni è ancora vergine.
La protagonista deve così fingere di non provare imbarazzo di fronte a temi scottanti e fortemente privati, ricevendo l’aiuto della coinquilina Ginevra (Melissa Anna Bartolini) e delle colleghe Violante (Stella Pecollo) e Samira (Pilar Pogliati), ma anche del bel fotografo Lorenzo (Stefano Rossi Giordani).
Completano il cast Edoardo (Mario Acampa), compagno di Violante, Andrea (Giulio Corso), i post-adolescenti Karma (Sara Zaffignani), Paolo Wong (Edoardo Hu) e Robertino (Emanuele “Emilife” Ferrari) e Giorgia Van Heck (Irene Ferri), nuova azionista di #Audrey. Massimo Ranieri, invece, comparirà in un cameo nei panni di uno psicologo.
Extravergine, dieci episodi, è prodotto da Fox Network Group Italy e Publispei. Il soggetto di serie è di Alba Calicchio e Daniele Malavolta, l’adattamento di Chiara Laudani e Daniela Delle Foglie che hanno lavorato alle sceneggiature, insieme a Bosi e Brugiati, e alla writing room Publispei: Marta Storti, Giancarlo Germino, Camilla Tarducci e Maria Antonietta Carroni. La regia è di Roberta Torre.
Al progetto della serie è legata anche una rubrica sul sito ufficiale di FoxLife, con articoli scritti dalla protagonista e vignette disegnate da Lorenza Di Sepio. In libreria, inoltre, è uscito un libro dal titolo omonimo, scritto da Chiara Moscardelli ed edito da Solferino, che racconta la vita della protagonista prima dell’inizio della serie.
Troppo extra per lasciare il segno
Uno dei principali difetti di Extravergine è di voler strafare: lo fa nei colori, nell’enfasi che ci mettono i personaggi a rappresentare degli stereotipi, nell’uso quasi ossessivo degli hashtag (tanto da farli risultare disturbanti durante la visione).
Un eccesso nella messa in scena che non va di pari passo con il racconto che, spogliato di tutti gli addobbi scenici, risulta troppo scarno per essere interessante. Il che è un peccato, perché la base di partenza, ovvero il racconto del sesso tramite un punto di vista femminile, avrebbe potuto regale ottimi spunti narrativi e di descrizione dei tempi contemporanei.
Extravergine, invece, si limita a giocare, a puntare sempre più in alto, a prendere situazioni comicamente pronte ad esplodere ed a renderle inefficaci con una strabordanza di luci e suoni. E’ chiaro che l’intento della serie è questo fin dall’inizio, ma dispiace vedere un progetto che sulla carta poteva avere un buon potenziale essere ridotto ad una serie di sketch che privano la narrazione di qualsiasi intento sociologico, buttando tutto in caciara e cercando a tutti i costi il finale comico.
Sia chiaro, la ricerca della risata non è da condannare, ed affiancare una buona dose di umorismo ad un argomento tabù come il sesso può servire ad esorcizzare l’imbarazzo che esso provoca (avete presente Sex and the City?). Ma Extravergine va oltre, cerca un linguaggio social ed azzera ogni possibilità di provocare veramente. Un peccato: una serie italiana sul sesso poteva essere una novità di cui si sarebbe potuto parlare.
Extravergine, streaming
E’ possibile vedere Extravergine in streaming su Sky Go, e sull’app per smart tv, tablet e smartphone, mentre da domani si potrà vedere su Sky On Demand.