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Exit censura l’autore del libro scomodo sulla Lega Nord

Leonardo Facco, autore del libro “Umberto Magno. La vera storia dell’Imperatore della Padania“, è stato escluso della puntata dedicata alla Lega Nord del programma d’informazione Exit condotto da Ilaria D’Amico su La 7. Facco ha lanciato la sua denuncia attraverso il blog della sua casa editrice. Le sequenza degli eventi sembra chiara: dopo aver registrato

pubblicato 12 Marzo 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 08:01

Leonardo Facco, autore del libro “Umberto Magno. La vera storia dell’Imperatore della Padania“, è stato escluso della puntata dedicata alla Lega Nord del programma d’informazione Exit condotto da Ilaria D’Amico su La 7. Facco ha lanciato la sua denuncia attraverso il blog della sua casa editrice. Le sequenza degli eventi sembra chiara: dopo aver registrato due interviste negli scorsi mesi e dopo aver ricevuto un invito ufficiale in studio per partecipare al dibattito Facco è stato prima estromesso dalla puntata, poi tagliato completamente dalla scaletta.

Nessuno degli interventi del giornalista, militante “pentito” della Lega Nord ed ex collaboratore del quotidiano di partito “La Padania” (qui la sua intervista a PolisBlog), è stato mandato in onda e nemmeno la promessa di consentirgli un intervento telefonico in diretta è stata mantenuta. Il sunto della vicenda è fornita dallo stesso Facco:

Della mia intervista nemmeno l’ombra. Oltre alla censura vera e propria, ciò che dà fastidio è anche il comportamento iporcrita della mia interlocutrice in redazione, la quale sicuramente avrà obbedite alle direttive della D’Amico. Mi chiamano, mi intervistano per due volte e io do loro disponibilità. Mi invitano in trasmissione, poi si rimangiano l’invito. Mi dicono che comunque il mio intervento sarà trasmesso e non è stato trasmesso. Mi propongono di intervenire in diretta, ma quando chiamo evitano che io lo faccia dicendo che a minuti sarebbe andata la mia intervista. E come per il sottoscritto, la stessa sorte è toccata a molti altri che si son resi disponibili ad essere intervistati dalla inviata di Exit. La Lega Nord è regime, lo ho dimostrato col mio libro e vado in giro a denunciarlo ogni volta che mi invitano a presentarlo.


Da parte dell’ufficio stampa della trasmissione è giunto un curioso comunicato che non smentisce il “taglio“, ma si affanna ad attribuirlo ad una scelta degli autori piuttosto che a un atto d’interferenza dei vertici della Lega che mal digeriscono le storie che Facco racconta nel suo libro e nelle interviste che rilascia:

In merito alla puntata andata in onda mercoledì 9 marzo, chiariamo che non c’è stato alcun veto da parte della Lega Nord sulla partecipazione di Leonardo Facco e la decisione di non invitarlo è stata presa in totale autonomia da parte degli autori.

La risposta del giornalista è inequivocabile:

Quando martedì 8 marzo, verso le 20, mi è arrivata la telefonata dalla vostra redazione per dirmi che non sarei stato invitato in trasmissione, la mia interlocutrice al telefono era tale signora/ina Cecilia. Il fatto è che la sua telefonata m’è arrivata mentre ero a tavola con mia moglie (oltre a mio figlio e un amico di famiglia), la quale ha ascoltato insieme a tutti noi il contenuto della conversazione (che ribadisco faceva esplicito riferimento a “pressioni”).

Le “pressioni” a cui la signorina Cecilia della redazione di Exit fa riferimento difficilmente possono venire dagli autori e lasciano chiaramente intravedere la volontà di assecondare una volontà censoria della Lega Nord. Questo, ovviamente, a meno che non si voglia credere che Leonardo Facco sia un mitomane che mente spudoratamente.

La7