Amadeus a Nove, De Martino, le scarpe di Travolta, il caso Scurati. Fatti ed eventi tv del 2024 raccontati con le lettere dell’alfabeto
Dai settant’anni della Rai all’approdo di Amadeus a Nove, passando per l’exploit di De Martino ad Affari Tuoi. Ed ancora, l’intervista di Sangiuliano al Tg1, le polemiche sanremesi, le Olimpiadi e lo scontro tra Fagnani e Mammucari
Amadeus a Nove. Dopo il suo quinto Sanremo consecutivo, il conduttore annuncia il suo passaggio a Discovery. “Non è stata per me una scelta facile, alla Rai va il più sentito ringraziamento”, dichiara nel suo primo intervento pubblico successivo all’annuncio. “Ora è tempo di nuove sfide professionali e personali, è tempo di nuovi sogni”. L’esordio avviene domenica 22 settembre in access prime time con Chissà chi è, ma il risultato è fin da subito deludente e al di sotto delle aspettative. Va meglio con La Corrida, che lo vede in onda al mercoledì per otto prime serate.
Boccia-Sangiuliano. Il caso esplode dopo ferragosto e la televisione, in larga parte in vacanza, si tuffa immediatamente sulla vicenda, a partire da In Onda, che chiude la sua stagione estiva registrando ascolti eccellenti. “Grazie al ministro della cultura per la nomina a consigliere del ministro per i grandi eventi”, scrive la donna sui social il 26 agosto. In breve tempo arriva una smentita da parte dello staff di Sangiuliano ed è questa la scintilla che scatena una valanga di rivelazioni da parte della Boccia, che portano il ministro prima a difendersi al Tg1 e, appena quarantott’ore dopo, a dimettersi.
Che Sarà. Il 20 aprile è prevista nella trasmissione di Serena Bortone la partecipazione di Antonio Scurati, chiamato a leggere un monologo in vista delle celebrazioni della festa della Liberazione. Alla vigilia della puntata, però, la conduttrice annuncia un inaspettato cambio di programma: “Ho appreso con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati è stato annullato. Purtroppo non sono riuscita ad ottenere spiegazioni plausibili“. Il testo viene ugualmente letto dalla stessa Bortone, con i fari che improvvisamente si accendono sul talk di Rai 3, che nella stagione 2024-2025 non viene confermato in palinsesto.
De Martino. E’ l’ex ballerino di Amici, già conduttore di Stasera tutto è possibile e Bar Stella, il prescelto dalla Rai per sostituire Amadeus ad Affari Tuoi. La scommessa viene ben presto vinta, con gli ascolti del gioco che toccano addirittura i 6 milioni di spettatori. La popolarità e il successo regalano a De Martino anche l’immancabile imitazione-parodia all’interno del GialappaShow, ad opera di Luigi Esposito.
Esordio. Quello di Antonino Monteleone in Rai. L’ex iena approda al giovedì di Rai 2 con L’Altra Italia, ma il talk si rivela un clamoroso flop, con lo share che raggiunge il minimo storico dell’1%. Il programma chiude dopo appena cinque puntate. “Quando abbiamo cominciato a lavorare a questo progetto ci eravamo messi in testa di raccontare questo Paese a modo nostro, tuttavia nonostante l’impegno e la passione riconosciamo che il pubblico non ci ha seguito come avremmo sperato“, sono le ultime parole del giornalista prima dei saluti.
Ferragnez. La coppia scoppia. Il 22 febbraio Dagospia sgancia la bomba: “Il matrimonio di Fedez e Chiara Ferragni è al capolinea“. Seguono giorni di silenzi, dubbi, mancate conferme, fino all’annuncio ufficiale. La notizia invade ovviamente tutte le trasmissioni televisive, con la Ferragni che sceglie Che tempo che fa per rilasciare le prime dichiarazioni, mentre Fedez opta per lo studio di Belve.
Gruber vs Mentana. Lunedì 6 maggio la conduttrice di Otto e mezzo apre la puntata lamentandosi per lo sforamento del TgLa7: “L’incontinenza è una brutta bestia”, attacca la Gruber. Non si fa attendere la replica di Mentana, che arriva addirittura a minacciare le dimissioni: “In quattordici anni non ho mai offeso volontariamente nessuno e tantomeno i colleghi che lavorano su questa rete. Gradirei reciprocità a questo riguardo”. A gettare acqua sul fuoco ci pensa l’editore Urbano Cairo: “La7 ha saputo negli anni diventare un punto di riferimento di eccellenza nel panorama informativo. Per questo va preservata e tutelata sempre da parte di tutti noi”.
Hanno ucciso l’uomo ragno. Esordisce ad ottobre l’attesissima serie di Sydney Sibilia dedicata alla leggendaria storia degli 883. Elia Nuzzo e Matteo Giuggioli interpretano Max Pezzali e Mauro Repetto e le loro performance conquistano immediatamente pubblico e critica. I primi due episodi raccolgono più di 1 milione e 300 mila spettatori medi in una settimana, facendone la produzione Sky Original debuttante più vista su Sky negli ultimi otto anni. Un exploit che porta all’immediato annuncio del sequel, che si intitolerà Nord Sud Ovest Est.
Insegno. Il conduttore, inizialmente diretto verso L’Eredità, viene scelto come nuovo timoniere di Reazione a Catena, al posto di Marco Liorni, che va a sua volta a succedere a Flavio Insinna. Per l’attore si tratta di un ritorno a casa, tuttavia gli ascolti registrano una flessione rispetto al passato. “Si sono persi 2-3 punti percentuali – ammette Insegno – ma se una flessione c’è stata è per gli episodi eccezionali che si sono susseguiti quest’estate. Abbiamo subìto una concentrazione incredibile di avvenimenti, tra Europei, Olimpiadi e tennis“.
John Travolta. La sua ospitata a Sanremo scatena roventi polemiche sia per il discutibile ‘ballo del qua qua’ al quale si presta fuori dall’Ariston al fianco di Amadeus e Fiorello, che per le scarpe indossate durante l’intera performance, ritenute dall’Agcom una pubblicità occulta. Per quel che riguarda il Festival, a vincere è Angelina Mango con “La noia”, mentre Geolier si classifica secondo. Un risultato che fa esplodere la protesta dei fan del cantante napoletano, premiato dal televoto ma penalizzato dal giudizio di radio e sala stampa.
La Talpa. A distanza di quindici anni e dopo svariati annunci caduti nel nulla, Mediaset rispolvera il format e lo trasmette su Canale 5 in una nuova versione che non prevede né studio, né nomination, né diretta. Andato in onda dal 5 al 25 novembre, il programma viene chiuso anzitempo per via dei bassi ascolti, con le ultime tre puntate accorpate in un unico lungo episodio. Il reality, condotto da Diletta Leotta, viene vinto da Alessandro Egger. Lucilla Agosti, invece, è la talpa.
Madonia. Il maestro di Ballando con le Stelle viene affiancato a Federica Pellegrini, ma la sua avventura termina anzitempo “a seguito di divergenze professionali emerse nel corso del programma“. A generare tensioni contribuisce soprattutto la presenza come concorrente di Sonia Bruganelli, compagna di Madonia, che a più riprese entra in conflitto con Selvaggia Lucarelli. L’edizione ottiene ottimi ascolti e ad alimentarli è pure il caso Mariotto, che nel pieno della diretta del 30 novembre abbandona la postazione senza fare ritorno. Il giudice viene perdonato e riammesso, con la Carlucci che alimenta strategicamente il mistero per parecchi giorni.
Nazionale. L’Italia di Luciano Spalletti esce con le ossa rotte dai Campionati Europei di Germania. L’eliminazione arriva agli ottavi di finale con la Svizzera, ma il percorso precedente nel girone con Albania, Spagna e Croazia lascia già a desiderare. La competizione viene trasmessa parzialmente sui canali Rai e in versione integrale su Sky Sport, con ascolti anche superiori ai 13 milioni.
Olimpiadi. Gli azzurri vanno ai Giochi di Parigi e tornano a casa con un bottino di 40 medaglie. A tenere banco, oltre alle imprese sportive, sono anche le polemiche, a partire dalla cerimonia inaugurale dove viene messa in scena l’Ultima Cena di Leonardo in versione ‘queer’. E’ solo l’antipasto, perché a distanza di pochi giorni scoppia il caso della pugile Imane Khelif, con l’italiana Angela Carini che interrompe l’incontro dopo appena quaranta secondi. La discussione, legata alla sua sessualità, rompe i confini dello sport e diventa tema di talk e di dibattiti politici. Nel mirino finisce inoltre Elisa Di Francisca che, di fronte alla gioia della nuotatrice Benedetta Pilato in seguito ad un quarto posto, si lancia in un aspro giudizio: “Ma ci fa o ci è? E’ assurdo, ma che ci è venuta a fare?“.
Pomeriggio 5. Lorenzo Carbone confessa davanti alle telecamere del programma di aver ucciso la propria madre. A raccogliere le parole dell’uomo è l’inviato Fabio Giuffrida, che invia il materiale alla conduttrice Myrta Merlino che sceglie, in accordo con l’azienda, di mandare in onda il filmato: “Abbiamo raccolto questo documento importante, dando la notizia in tempo reale così come va fatto, avvertendo tempestivamente le forze dell’ordine e consegnando loro il materiale girato per andare avanti con le indagini“. Una difesa che non basta ad evitare critiche e condanne per la decisione.
Querelle. A Domenica In, nella puntata post-sanremese, scoppia il caso di Dargen D’Amico, stoppato da Mara Venier mentre si sta pronunciando su immigrazione ed accoglienza. “Non c’è tempo necessario per affrontare un tema così importante, sono domande a cui bisogna rispondere in maniera dettagliata”, afferma in diretta la conduttrice, che successivamente è chiamata anche a leggere un comunicato diramato dall’ad Rai a sostegno di Israele, dopo che l’ambasciatore si era risentito per le posizioni espresse da Ghali durante il Festival. La questione, manco a dirlo, diventa immediatamente politica.
Rai. La tv di Stato compie settant’anni e festeggia l’importante traguardo con uno speciale condotto da Massimo Giletti, che segna anche il ritorno in azienda del giornalista torinese. La celebrazione non entusiasma particolarmente il pubblico, che invece apprezza il programma di Gianni Morandi, Evviva, e soprattutto Cento, lo show che il 6 ottobre, dal palazzo dei Congressi dell’Eur, racconta un secolo di servizio pubblico, tra radio e piccolo schermo.
Sandra Milo. L’attrice e conduttrice si spegne a quasi 91 anni. Tanti i programmi che l’hanno vista protagonista, da Piccoli Fans a L’amore è una cosa meravigliosa, fino ad arrivare al recentissimo Quelle brave ragazze. Nel 2024 ci lasciano anche Luca Giurato, Salvatore Schillaci, Gigi Riva, Pino D’Angiò, Renato Serio ed Ernesto Assante.
Teo Mammucari. Il comico torna a condurre un programma tutto suo in Rai. Lo Spaesato conquista sia pubblico che critica, ma il 2024 verrà ricordato soprattutto per l’abbandono dello studio di Belve nel pieno dell’intervista con Francesca Fagnani. Un faccia a faccia durato appena 19 minuti, con Mammucari che non gradisce fin da subito il tono delle domande della giornalista. Seguono polemiche, accuse reciproche a mezzo stampa e l’annuncio da parte dell’attore della sospensione dei suoi impegni teatrali e televisivi per motivi personali e di salute.
Una voce per San Marino. Lo show, chiamato ad eleggere l’artista partecipante all’Eurovision Song Contest in rappresentanza della Repubblica del Titano, vede alla conduzione Fabrizio Biggio e Melissa Greta Marchetto. In gara, come al solito, ci sono anche diversi artisti italiani in cerca di rivalsa. Tutti gli occhi sono puntati su Loredana Bertè, che però si classifica solo seconda. Ad essere ricordate saranno soprattutto le gaffe dei padroni di casa e gli innumerevoli inconvenienti tecnici. Biggio bisserà la non brillante performance qualche settimana dopo ai David di Donatello.
Vittorie. Quelle del tennis italiano, che grazie principalmente a Jannik Sinner vive una stagione d’oro. L’atleta altoatesino si aggiudica l’Australian Open, l’Us Open e, con la Nazionale Italiana, la Coppa Davis per il secondo anno consecutivo. Tra gli altri, brillano anche Jasmine Paolini e Sara Errani, che conquistano l’oro olimpico nel doppio femminile, e Lorenzo Musetti, che porta a casa un bronzo.
X Factor. Il reality si rifà per l’ennesima volta il look cambiando conduttore e coach. Al timone arriva Giorgia, reduce dall’ottima esperienza al Festival come spalla di Amadeus, mentre i nuovi giudici sono Manuel Agnelli (di ritorno), Achille Lauro, Jake La Furia e Paola Iezzi. A vincere la diciottesima edizione del talent è Mimì Caruso.
Zio Michele. I fatti di Avetrana vengono narrati nella serie di Disney+ Qui non è Hollywood. Originariamente prevista dal 25 ottobre, la distribuzione è slittata di cinque giorni per via della sospensione della trasmissione imposta dal Tribunale di Taranto. A fare ricorso cautelare d’urgenza era stato il sindaco dello stesso paesino pugliese che ha richiesto di poter visionare in anteprima la serie per valutarne la “portata diffamatoria” nei confronti degli abitanti. Il compromesso viene raggiunto attraverso l’eliminazione del nome ‘Avetrana’ dal titolo.