Eurovision Song Contest 2018, vince Israele: Meta e Moro si riscattano col televoto
Eurovision Song Contest 2018 cerca il suo vincitore: occhi puntati su Ermal Meta e Fabrizio Moro, in gara con “Non mi avete fatto niente”, vincitrice di Sanremo 2018.
L’Eurovision Song Contest è sempre un’emozione: l’idea che tutta (o meglio i servizi pubblici del)l’Europa – Australia e paesi ‘affiliati’ all’EBU inclusi – siano sintonizzati davanti allo stesso programma tv per conoscersi attraverso la musica non può lasciare indifferenti.
In genere anche le performances dei concorrenti contribuiscono all’epicità dell’evento, ma questo #ESC2018 portoghese, avvolto dal Fado e propiziato dal brano soffuso di Salvador Sobral, è stato particolarmente sobrio, quasi intimo. Diciamo poco frizzante. Non è un caso che alla fine abbia trionfato il brano, e annessa esibizione, più originale tra quelle proposte. Il sound, il messaggio e la messainscena di Netta, da Israele, hanno conquistato critica e pubblico, garantendo alla cantante la vittoria (la quarta e va ricordato che partecipa ‘solo’ dal , anche se con un finale, come sempre al cardiopalma.
Se le esibizioni restano il cuore dell’ESC, le votazioni ne sono la linfa: la chiamata diretta delle giurie nazionali e poi il televoto, capace di cambiare tutto, tengono alta la suspense nonostante la lunga diretta, che non ha mai – e dico mai – momenti di stanca.
26 esibizioni, introdotte tra 30” di immagini utili per sbaraccare/allestire il palco – e dev’essere uno spettacolo vedere le squadre di attrezzisti al lavoro – con gli interventi dei conduttori ridotti all’osso: spazio solo alla musica e ai cantanti, con una sola accezione per l’opening act (ovviamente a base fado) e per il vincitore della scorsa edizione, accompagnato nell’esecuzione del brano che ha vinto ESC2018 da un mostro sacro come Caetano Veloso.
Stop.
Le lungaggini al massimo arrivano dai portavoce che tentano di fare la battuta (tre o 4 sui 43 invitati, eh, ma stonano subito) e basta. L’asciuttezza.
In linea anche il commento di Federico Russo e Serena Rossi: dopo le polemiche sollevate da San Marino per le uscite ritenute poco felici nelle semifinali su Rai 4 commentate da Saverio Raimondo e Carolina di Domenico, il commento di Russo e Rossi avrò sicuramente riportato la pace. La coppia è stata al servizio del commento, con una certa misura. Ed è già un successo, considerate certe finali vissute: solo alla fine il sovrapporsi alle conduttrici che assegnavano i pacchetti dei televoti ha infastidito. Per il resto un commento leggero, spesso impalpabile, ma comunque misurato, non aggressivo e non prepotente. Diciamo ripetitiva l’anteprima con la canzone di Meta e Moro praticamente a loop.
Se in passato l’ESC ha offerto perle kitsch, quest’anno – come dicevo – la parola d’ordine sembra stata ‘sobrietà’, con rare eccezioni come l’abito led dell’Estonia (che col brano lirico in italiano è stata più italiana degli italiani e ha raggranellato un bel po’ di punti), anche se si è abbondato di fuochi d’artificio. Forse la cosa più eccessiva di questa edizione è stata proprio l’Arena, con il suo set luci, abbondante ma non emozionante. Se l’Arena ha offerto uno straordinario colpo d’occhio, le luci non sono state proprio una botta di originalità, come del resto la regia.
Chapeau, però, agli organizzatori per come è stato gestita l’invasione del palco da parte di un uomo che ha strappato il microfono di mano alla cantante britannica SuRie durante la sua esibizione: tempi di reazione immediati sul palco e in regia, scelta subitanea di permettere la ripetizione del brano alla fine della scaletta ordinaria e annesso rifiuto della Gran Bretagna che non l’ha ritenuto necessario. Se solo tutte le competizioni tv fossero così…
Alla fine c’è stato anche un ottimo risultato per l’Italia, inatteso – a dire il vero -, visto l’andamento delle votazioni delle giurie nazionali: Ermal Meta e Fabrizio Moro con la loro Non mi avete fatto niente hanno conquistato il terzo posto al televoto, balzando così al quinto posto della classifica generale. Un successo. E proprio mentre da Parigi arrivava la notizia di un uomo che accoltellava persone in strada, causando morti e feriti in un sabato sera di metà maggio.
Un’edizione, insomma, sostanzialmente misurata, in un certo senso riflessiva (il testo della canzone vincitrice è una rivendicazione contro la donna oggetto, come la Francia ha dedicato un brano a Mercy, la bambina nata su un barcone e sbarcata a Catania con la mamma, molti hanno affrontato la scomparsa di un genitore, o anche l’amore da anziani, oltre ovviamente a Meta e Moro) che va in soffitta con pochi momenti memorabili, ma con un bel bagaglio di consapevolezze. I fischi al Montenegro che vota Serbia e alla Russia durante le votazioni ci ricordano che la politica attraversa anche l’ESC (cfr la vittoria dell’Ucraina nel 2016, per dire) e che, in fondo, la partecipazione all’evento è anche questa, non solo lo sventolio di bandierine.
L’anno prossimo si vola a Gerusalemme per #ESC2019. E sarà ancora un’altra storia
Eurovision Song Contest 2018, la finale in diretta
Eurovision Song Contest 2018, finale | Le anticipazioni
Finale di Eurovision Song Contest 2018 questa sera, sabato 12 maggio, in diretta su Rai 1 dalle 20.40 e in liveblogging su TvBlog, per scoprire la canzone vincitrice della 63esima edizione. A commentare live la diretta ci saranno Federico Russo e Serena Rossi, chiamati a ‘tradurre’ per il pubblico dell’ammiraglia quello che succede sul palco dell’Arena di Lisbona.
In gara per l’Italia Ermal Meta e Fabrizio Moro, in gara con la canzone vincitrice di Sanremo 2018, Non mi avete fatto niente. Considerato il basso contenuto ‘kitsch’ di questa edizione e una certa condiscendenza alla melodia e alla canzone ‘tradizionale’, Meta e Moro potrebbero interessare per il suo messaggio di unione contro il terrorismo: come nel videoclip, peraltro, l’esibizione della coppia vedrà scorrere in sovrimpressione estratti di testo in 15 lingue diverse.
A proposito di lingua, due le canzoni in italiano nella finale: oltre alla nostra, infatti, anche l’Estonia ha scelto di partecipare con un brano in italiano (La forza) che si richiama alla tradizione del bel canto (e strizza l’occhio ai fan de Il Volo).
Ma vediamo l’ordine di uscita dei finalisti e le modalità di voto.
ESC 2018 | Scaletta della finale
Sono 26 i paesi in finale, di cui 20 ammessi dalle due semifinali e 6 finalisti d’ufficio: si tratta dei paesi fondatori dell’ESC – ovvero Italia, Spagna, UK, Francia e Germania – più il paese organizzatore, il Portogallo.
Di seguito l’ordine di esibizione dei 26 finalisti:
01) Ucraina | Melovin | Under the ladder
02) Spagna | Alfred y Amaya | Tù cancion
03) Slovenia | Lea Sirk | Hvala, né!
04) Lituania | Ieva Zasimauskaité | When we’re old
05) Austria | Cesàr Sampson | Nobody but you
06) Estonia | Elina Netsayeva | La forza
07) Norvegia | Alexander Rybak | That’s how you write a song
08) Portogallo | Claudia Pascoal | O jardim
09) Regno Unito | SuRie | Storm
10) Serbia | Sanja Ilic & Balkanika | Nova deca
11) Germania | Michael Schulte | You left me walk alone
12) Albania | Eugent Bushpepa | Mall
13) Francia | Madame Monsieur | Mercy
14) Repubblica Ceca | Mikolas Josef | Lie to me
15) Danimarca | Rasmussen | Higher ground
16) Australia | Jessica Mauboy | We got love
17) Finlandia | Saara Aalto | Monsters
18) Bulgaria | Equinox | Bones
19) Moldavia | DoReDos | My lucky day
20) Svezia | Benjamin Ingrosso | Dance you off
21) Ungheria | AWS | Vyszlàt nyar
22) Israele | Netta | Toy
23) Paesi Bassi | Waylon | Outlaw in’em
24) Irlanda | Ryan O’Shaughnessy | Together
25) Cipro | Eleni Foureira | Fuego
26) Italia | Ermal Meta e Fabrizio Moro | Non mi avete fatto niente
ESC 2018, come si vota dall’Italia
Rassegniamoci: non possiamo votare per Meta e Moro. Nessun paese, infatti, può televotare per il proprio concorrente.
Si può, quindi, solo votare la canzone che piace di più tra le altre finaliste. Inoltre, si può votare solo alla fine di tutte le esibizioni: il televoto sarà aperto, infatti, dalle conduttrici portoghesi solo alla fine della 26esima performance.
Il pubblico italiano può televotare inviando un SMS al 4754750 con il codice della canzone o chiamando da rete fissa il numero 894222, seguendo le istruzioni; inoltre si può usare l’app ufficiale di Eurovision.
Chi sceglie il telefono, può esprimere al massimo 5 voti. Si pagano solo i voti validi che costano 0,50€ [0,51€ per Vodafone e Tre e per le telefonate da fisso].
ESC 2018, come si sceglie il vincitore
Il televoto non è l’unico a determinare la classifica: la composizione del voto per l’ESC, infatti, è misto, ovvero il 50% è dato dal televoto, l’altro 50% dai voti espressi dalle giurie nazionali.
Sono 43 i Paesi che hanno partecipato a questa edizione e tutti hanno diritto a esprimere la propria preferenza, elaborata da una giuria composta da esperti di musica chiamati a valutare qualità della voce, del brano e della performance. A disposizione delle giurie nazionali ci sono diversi set di voti: possono assegnarne da 1 a 8, più un pacchetto da 10 e uno da 12. Ad annunciare al pubblico i voti delle giurie nazionali c’è un portavoce: per l’Italia anche quest’anno c’è Giulia Valentina, che comunicherà i voti espressi dalla giuria italiana, composta dalla soprano Silvia Gavarotti, dalle giornaliste Antonella Nesi e Barbara Mosconi, dal jazzista Sandro Comini, dall’autore Matteo Catalano.
Una volta definita la classifica provvisoria con il tradizionale ‘appello’ dei Paesi in gara, si sommeranno i voti elaborati sulla base dei risultati del televoto: scopriremo così il vincitore dell’Eurovision Song Contest 2018.
Eurovision Song Contest 2018, come seguirlo in tv e in streaming
La finale di ESC2018 va in onda questa sera, sabato 12 maggio dalle 20.40 su Rai 1 e Rai 1 HD (DTT, 501) col commento in diretta di Federico Russo e Serena Rossi.
La finale è trasmessa in live streaming su Raiplay e sul canale ufficiale YouTube dell’Eurovision Song Contest.
Finale live anche Rai Radio2 col commento di Carolina Di Domenico ed Ema Stockholma.
Per tornare alla tv, si può seguire anche la diretta di San Marino RTV (TivùSat 73; Sky, 520; DTT, 73 in Emilia Romagna) e per chi è ai confini con la Svizzera è possibile approfittare di RSI La1.
Eurovision Song Contest 2018, second screen
Eurovision Song Contest ha un ricchissimo sito ufficiale, oltre al canale YouTube, un account Twitter, una pagina Facebook e anche un profilo Instagram.