Nemo vince Eurovision 2024 in una finale tra le unghie di Iolanda, le angurie dell’Irlanda e gli armeni pro-Joost
La finale di Eurovision 2024 è stata l’occasione per gli artisti per dire qualcosa in diretta, tra appelli e prese di posizione
La Grand Final di Eurovision 2024 è all’insegna dell’imprevedibilità. Dopo tutto quello che è successo negli ultimi giorni, con la squalifica di Joost Klein dei Paesi Bassi e la crescente indignazione della varie delegazioni per la condotta dell’EBU in merito alla presenza di Israele – con i portavoce di Norvegia e Finlandia che hanno rimesso il mandato per protestare contro il genocidio a Gaza – la diretta tv si annuncia piuttosto agitata. E con la trasmissione in corso c’è poco che l’EBU possa fare.
Se la sfilata delle Bandiere è andata bene, senza grandi intoppi (se non con i volumi dell’Arena abbassati al passaggio di Eden Golan da Israele), le esibizioni (che potete ripercorrere col live di Alberto Graziola su Soundsblog) hanno visto qualche sorpresa.
Pace e libertà per l’Ucraina
Le prime sono state le artiste ucraine, Alyona Alyona e Jerry Heil, che al termine della loro applauditissima Teresa & Maria, hanno lanciato un appello per il loro paese.
“Unity for the world. Peace and freedom for Ukraine”
hanno detto alla fine del loro pezzo. Un messaggio di pace e di unità che non potrà suscitare grandi polemiche. Non è la prima volta che gli artisti ucraini inneggiano al proprio paese: ricordiamo l’orgoglioso Slava Ukraine e gli inviti a sostegno di Mariupol della Kalush Orchestra a Torino nel 2022.
L’invito all’amore della Lituania per Eurovision 2024
Anche Silvester Belt ha colto l’occasione per dire qualcosa al termine della sua Luktelk:
“Grazie Europa! Il rosso indica l’amore. Diffondete l’amore nel mondo”.
Il messaggio di Bambie Thug
C’era grande attesa per l’esibizione di Bambie Thug, che aveva mancato le prove generali per un non meglio specificato problema sorto dietro le quinte. “Love will always triumph hate” ovvero “L’amore trionferà sempre sull’odio” ha urlato l’artista. Niente che EBU possa contestare. Intanto è ricomparso il trucco sulla guancia…
Le unghie di Iolanda
La cantante portoghese, in gara con la bellissima Grito, chiude con una speranza: “Peace will prevail”. La pace avrà la meglio. Intanto EBU non ha caricato la sua esibizione su YouTube e sta usando immagini della semifinale per il recap a causa delle unghie mostrate da Iolanda nell’outfit della finale di Eurovision 2024. Vi erano disegnate le ‘trame’ delle kefiah, sia quella bianca e nera sia quella bianca e rossa.
Gli armeni con le magliette di Joost
Al termine della applauditissima esibizione dell’Armenia, la regia di SVT si è ritrovata a inquadrare un gruppo di sostenitori armeni con le bandiere sventolanti. E fin qui tutto normale. I tre, però, indossavano anche delle magliette con l’immagine di Joost Klein per Eurovision. E immaginiamo che la regia sia rimasta un po’ sorpresa (e ‘fregata’ dal Cue Pilot…).
Il messaggio di Slimane
Anche Slimane, in gara per la Francia con Mon Amour, ha lanciato un messaggio al termine della sua esibizione. “United by music, for love and peace” ha detto il cantante, che durante la prova generale aveva addirittura interrotto la sua esibizione.
“Uniti dalla musica per l’amore e per la pace” ha detto Slimane, riprendendo il claim che Eurovision ha scelto per tutte le sue prossime edizioni.
E approfitto dell’appello della Francia per lodare i cameramen che hanno seguito le esibizioni, in questa e in tutte le edizioni di Eurovision. Diciamo pure che 3/4 della messa in scena di Slimane è stata materialmente nelle mani del cameraman. Chapeau!
“Free Azovstal Defenders” sulle magliette ucraine
La delegazione ucraina non nasconde le magliette a sostegno di quanti stanno ancora combattendo a Mariupol e che sono bloccati nell’assedio dell’Azovstal. Free Azovstal defenders si legge sulle magliette della delegazione ucraina.
L’anguria dell’Irlanda in greenroom
Se si pensava che finite le esibizioni la situazione sarebbe stata più calma ci si è divuti ricredere: in Greenroom è arrivata anche un’anguria, indicata come ‘simbolo’ della Palestina visti i colori della loro bandiera. L’ha portata, non si sa bene come, la delegazione irlandese.
La Malmo Arena fischia Österdahl
Il tradizionale Good to go di Martin Österdahl è stato subissato dai fischi. Segno che il pubblico di Eurovision non ha perdonato all’EBU tutto quello che è successo in questo ultimo periodo. Anche il momento dell’annuncio dei voti dei Paesi Bassi, fatto da Österdahl vista l’assenza della delegazione olandese, è stata fischiata dalla platea dell’Arena.
Vince Nemo (Svizzera): le dichiarazioni alla vittoria
“Spero che l’ESC possa mantenere quanto promette e continui a sostenere la pace e la dignità di ogni persona”
Queste le parole di Nemo dopo aver vinto la 68esima edizione dell’Eurovision Song Contest per la Svizzera con il brano The Code: un messaggio diretto all’organizzazione, che mai come quest’anno ha dimostrato di aver bisogno di una guida coerente e decisa.