La settimana più calda per la musica in Europa è giunta: l’Eurovision Song Contest 2023 (abbreviato ESC) è pronto a stupire, creare polemiche ed unire un intero continente nel nome della musica. Senza dimenticare che c’è in ballo una gara ed un titolo negli anni sempre più ambito: quello di vincitore e di Paese ospitante della prossima edizione. Volete saperne di più? Continuate a leggere!
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- Eurovision 2023, i Paesi partecipanti
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Eurovision 2023, scaletta
Eurovision 2023, scaletta Finale 13 maggio
Dopo le due semifinali del 9 e dell’11 maggio 2023, sono 20 i paesi finalisti votati e qualificati per la grand final di sabato 13 maggio 2023, cui si aggiungono le Big Five e il paese ospitante. Al termine della seconda semifinale è stato deciso l’ordine di uscita dei Finalisti: Marco Mengoni si esibisce per 11esimo. Il numero dell’ordine di uscita è anche il codice del televoto. Ricordiamo che dall’Italia non si può votare Mengoni.
- Austria – Teya & Salena – Who the hell is Edgar?
- Portogallo – Mimicat – Ai coração
- Svizzera – Remo Forrer – Watergun
- Polonia – BLANKA – Solo
- Serbia – Luke Black – Namo mi se spava
- Francia – La Zarra – Évidemment
- Cipro – Andrew Lambrou – Break a broken heart
- Spagna – Blanca Paloma – Eaea
- Svezia – Loreen – Tattoo
- Albania – Albina & Familja Kelmendi – Duje
- Italia – Marco Mengoni – Due Vite
- Estonia – ALIKA – Bridges
- Finlandia – Käärijä – Cha cha cha
- Cechia – Vesna – My sister’s crown
- Australia – Voyager – Promise
- Belgio – Gustaph – Because of you
- Armenia – Brunette – Future lover
- Moldavia – Pasha Parfeni – Soarele şi luna
- Ucraina – Tvorchi – Heart of Steel
- Norvegia – Alessandra – Queen of kings
- Germania – Lord of the lost – Blood & Glitter
- Lituania – Monika Linkyte – Stay
- Israele – Noa Kirel – Unicorn
- Slovenia – Joker Out – Carpe diem
- Croazia – Let 3 – Mama šč!
- Regno Unito – Mae Muller – I Wrote a song
Tra gli ospiti, Mahmood che, invitato dalla Bbc a esibirsi come ospite della serata finale, è alla sua terza presenza a Eurovision. Ed è anche la prima volta che un cantante italiano si esibità fuori concorso in un’edizione di Eurovision che si svolge all’estero. Mahmood canta “Imagine”, accompagnato dalla Bbc Philarmonic Orchestra, aprendo un’esibizione corale chiamata “The Liverpool Songbook” (“Il canzoniere di Liverpool”). Tra gli ospiti speciali della serata anche Roger Taylor, il batterista dei Queen, che accompagna Sam Ryder, il cantante britannico giunto secondo a Torino 2022 con “Spaceman”, e i Kalush Orchestra, campioni in carica, che aprono lo show con la canzone vincitrice a Torino 2022, “Stefania” in un filmato che vedrà la partecipazioni di artisti britannici del calibro di Andrew Lloyd Webber e Joss Stone.
Eurovision 2023, scaletta 11 maggio
Nella seconda semifinale si esibiscono altri sedici artisti di altrettante Nazioni in gara. Ecco l’ordine d’uscita (in rosso i Paesi qualificati):
Danimarca: Reiley – Breaking my heart
Armenia: Brunette – Future lover
Romania: Theodor Andrei – D.G.T. (Off and on)
Estonia: ALIKA – Bridges
Belgio: Gustaph – Because of you
Cipro: Andrew Lambrou – Break a broken heart
Islanda: Diljá – Power
Grecia: Victor Vernicos – What they say
Polonia: BLANKA – Solo
Slovenia: Joker Out – Carpe diem
Georgia: Iru – Echo
San Marino: Piqued Jacks – Like an animal
Austria: Teya & Salena – Who the hell is Edgar?
Albania: Albina & Familja Kelmendi – Duje
Lituania: Monika Linkyte – Stay
Australia: Voyager – Promise
Si presentano, inoltre, i rappresentanti di Spagna, Ucraina e Regno Unito, che accedono direttamente alla finale. Tra gli ospiti della serata, anche la popstar ucraina Mariya Yaremchuk, già in gara nel 2014 con l’iconico numero dell’uomo che correva nella ruota del criceto. In scaletta anche un breve intermezzo con Peppa Pig, il popolare cartoon britannico che ha conquistato i bambini di tutto il mondo.
Eurovision 2023, scaletta 9 maggio
Nella prima serata si esibiscono quindici Nazioni delle 37 in gara. Ricordiamo che di questi 37 Paesi, sei accedono di diritto alla finale: cinque sono i “Big Five”, ovvero Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, una è l’Ucraina, Paese vincitore l’anno scorso.
Ecco l’ordine di uscita della prima semifinale (in rosso i paesi qualificati)
Norvegia: Alessandra – Queen of kings
Malta: The Busker – Dance (Our own party)
Serbia: Luke Black – Namo mi se spava
Lettonia: Sudden Lights – Aijā
Portogallo: Mimicat – Ai coração
Irlanda: Wild Youth – We are one
Croazia: Let 3 – Mama šč!
Svizzera: Remo Forrer – Watergun
Isreale: Noa Kirel – Unicorn
Moldavia: Pasha Parfeni – Soarele şi luna
Svezia: Loreen – Tattoo
Azerbaijan: TuralTuranX – Tell me more
Repubblica Ceca: Vesna – My sister’s crown
Olanda: Mia Nicolai & Dion Cooper – Burning daylight
Finlandia: Käärijä – Cha cha cha
L’ospite della prima semifinale è la superstar globale Rita Ora, che si esibirà in un medley di alcuni dei suoi più grandi successi. Prevista anche un’anticipazione registrata dell’esibizione di Marco Mengoni.
Eurovision 2023, date
L’edizione 2023 dell’Eurovision Song Contest è prevista per martedì 9, giovedì 11 e sabato 13 maggio. In particolare, martedì e giovedì si tengono le semifinali, mentre sabato la Grand Finale, a cui accede di diritto l’Italia (che fa parte delle Big Five, ovvero le cinque Nazioni che saltano la fase iniziale della gara).
Eurovision 2023, dove vederlo?
Dopo l’edizione realizzata a Torino, le semifinali dell’ESC 2023 sono state promosse su Raidue (prima andavano in onda su Rai4): appuntamento martedì 9 e giovedì 11 alle 21:00, con la conduzione italiana di Gabriele Corsi e Mara Maionchi. Dalle 20:15 alle 20:30 è anche prevista un’anteprima. La finale, invece, come da qualche anno a questa parte, viene trasmessa su Raiuno, sabato 13 alle 20:35, sempre con la conduzione di Corsi e Maionchi, che commentano in diretta quanto avviene a Liverpool. La spokeperson, ovvero la portavoce italiana, colei che nella finale si collega con Liverpool per annunciare i punti assegnati dal nostro Paese, è Kaze, cantante ed attrice di recente vista in Call My Agent Italia.
Eurovision 2023 su RaiPlay
La manifestazione si può seguire anche su RaiPlay e sull’app per smart tv, tablet e smartphone. A questo link la pagina ufficiale dell’Eurovision. Inoltre, Rai Pubblica Utilità provvede a sottotitolare e audiodescrivere la diretta e il servizio di audiodescrizione è attivo in streaming anche sul canale RaiPlay2.
Eurovision 2023 in radio
Rai Radio2 è la radio ufficiale dell’Eurovision Song Contest 2023, in diretta radio e video, sul canale 202 del digitale terrestre e Tivùsat. Ai microfoni Diletta Parlangeli, Saverio Raimondo e LaMario che danno spazio alla grande musica internazionale, a curiosità, retroscena e al racconto delle serate.
Eurovision 2023, Mengoni
Quando canta Marco Mengoni all’ESC 2023? Il vincitore di Sanremo 2023 con “Due vite” canta nella finale del 13 maggio: il cantante ha pescato -come da regolamento- la “first half” della finale, dunque canta nella prima parte della serata.
Attenzione, però, alla semifinale del 9 maggio: durante la serata viene infatti proposta una clip di anticipazione dell’esibizione di Mengoni durante le prove, per far conoscere al pubblico europeo il suo brano, così come quelli delle altre Nazioni Big che accedono di diritto alla finale.
Eurovision 2023, presentatori
La conduzione dalla Bank Arena di Liverpool è stata affidata alla cantante Alesha Dixon, all’attrice Hannah Waddingham ed alla cantante ucraina Julija Sanina. Nella serata finale si aggiunge il conduttore irlandese Graham Norton.
Eurovision 2023, come si vota? Le novità
Durante i preparativi della nuova edizione, sono giunte importanti novità da EBU: la principale riguarda le modifiche al sistema di votazione. Lo “scandalo” dell’ESC 2022 ha spinto l’Organizzazione a cercare delle soluzioni. E si è deciso di affidare tutto al televoto e di potenziale il voto online. Non proprio una cassaforte, diciamo. Ma vediamo quali sono le principali novità del sistema di votazione di ESC dal 2023.
Partiamo dai punti fondamentali, illustrati da EBU in una nota ufficiale.
- Le semifinali sono votate solo dal televoto: stop al voto delle giurie nazionali.
- I telespettatori dei paesi che non partecipano alla gara possono votare online
- Il sistema per votare il vincitore non cambia: sono combinati i voti delle giurie nazionali con quelli del televoto.
“A seguito delle irregolarità di voto, senza precedenti, della giuria riscontrate nell’edizione 2022, è stato istituito un gruppo di lavoro interno all’EBU per esaminare i possibili soluzioni utili a proteggere l’integrità dell’evento. Le raccomandazioni del gruppo di lavoro sono state poi approvate dal Reference Group, dal Consiglio di Amministrazione del Concorso e dal Comitato Esecutivo dell’EBU”
si legge nella nota stampa che dà notizia delle modifiche.
Sarebbe stato impossibile non collegare le modifiche allo “scandalo” sulla combine di voti denunciato dall’EBU lo scorso anno, che ha visto 6 giurie nazionali sotto osservazione per un presunto scambio di voti. Un caso che non è mai stato chiarito, pubblicamente, del tutto, con le nazioni coinvolte sul piede di guerra per le accuse, a loro detta, ingiuste e inesistenti, che hanno portato l’Organizzazione persino a ‘zittire’ le giurie nazionali in diretta tv durante le finali e a riassegnare i voti. Un vero e proprio caso che adesso porta a una modifica sostanziale del Regolamento: le semifinali saranno votate solo dai telespettatori, per cui in finale arriveranno le canzoni più votate dal pubblico. Non ci sarà più il voto combinato di televoto e giurie nazionali (al centro dello scandalo di ESC 2022), che invece era in vigore dal 2009.
A partire da quest’anno possono votare anche i telespettatori dei Paesi non partecipanti, anche se esclusivamente online e non via telefono o SMS. E allora distinguiamo le modalità di voto a seconda del ‘tipo’ di telespettatori. Le giurie nazionali professionali continueranno votare, invece, nella Grand Final insieme ai telespettatori dei Paesi partecipanti e di quelli estranei alla gara.
Come funziona il televoto per i telespettatori di un Paese partecipante
Il televoto telefonico è riservato ai Paesi partecipanti secondo le regole classiche (nessuno potrà votare il proprio rappresentante nazionale) con il sorteggio delle Big Five per stabilire in quale semifinale potranno votare. I telespettatori dei Paesi in gara possono votare sempre tramite SMS, telefono o tramite l’app Eurovision Song Contest.
Come funziona il teletvoto per i telespettatori di un Paese NON partecipante
Per la prima volta, dunque, possono votare anche i telespettatori di Paesi non partecipanti al concorso, ma esclusivamente online. Come? Coloro che guardano ESC nel resto del mondo possono votare tramite una piattaforma online sicura utilizzando una carta di credito del proprio Paese. I loro voti sono sommati e convertiti in punti che hanno lo stesso peso di un paese partecipante sia alle semifinali che alla Finale.
“Nel corso dei suoi 67 anni di storia, l’Eurovision Song Contest si è costantemente evoluto per rimanere entusiasmante. Questi cambiamenti sono un riconoscimento all’immensa popolarità dello spettacolo, dal momento che danno più rilevanza al pubblico di quello che è di fatto il più grande evento di musica live del mondo. […] Grazie al coinvolgimento delle giurie professionali nella definizione del risultato finale, tutte le canzoni della Grand Final potranno essere valutate in base a un ampio ventaglio di criteri. E così manterremo anche la tradizione dell’annuncio dei voti delle giurie nazionali, che ci permettono di viaggiare tra Europa e Australia, mantenendo quella suspense e quell’emozione che caratterizza l’annuncio del vincitore alla fine dello show”
ha dichiarato Martin Österdahl, supervisore esecutivo dell’Eurovision Song Contest.
Eurovision 2023, dove?
Liverpool e la Bank Arena hanno avuto la meglio su Glasgow, che era rimasta in ballottaggio dopo una selezione che aveva portato a una rosa di 7 città.
Lo scorso 27 settembre la BBC ha annunciato che in lizza per ospitare l’ESC 2023 erano rimaste solo Glasgow e Liverpool. A svelare la città ospite ci ha pensato Graham Norton a The One Show su BBC One di venerdì 7 ottobre 2022, al via alle 20 ora italiana (ore 19 a Londra).
La scelta, presa in accordo tra BBC, UA:PBC, ovvero la tv pubblica ucraina, e l’EBU è caduta su Liverpool sulla base delle strutture disponibili e dei servizi presenti, oltre che sulla capacità di accogliere migliaia di ospiti – tra pubblico, delegazioni e giornallisti; si aggiunge che l’offerta culturale della città ospite deve essere in grado di esprimere la vittoria dell’Ucraina nel 2022. Certo, però, che non è facile non pensare a Liverpool come la città dei Beatles: la centralità culturale dell’Ucraina, paese vincitore, non è proprio del tutto tutelata, in questo senso. Ma scopriamo anche che Liverpool è gemellata con Odessa.
Il supervisore Esecutivo dell’ESC Martin Österdahl ha dichiarato che
“Liverpool è il luogo ideale per ospitare il 67th Eurovision Song Contest al posto dell’Ucraina. La città è sinonimo di musica e la Liverpool Arena risponde appieno, e anche di più, a tutti i requisiti necessari per un evento globale di questa portata. Siamo stati colpiti molto positivamente dalla passione con cui la città ha accolto il concorso e dalle proposte presentate per mettere al centro dell’evento l’Ucraina. Sarà la quinta volta, in 25 anni, che gli UK ospiteranno l’ESC, ma considerato anche il lavoro che stiamo facendo con BBC per celebrare la vittoria dell’Ucraina, questa edizione promette di essere davvero speciale”.
La gara si è aperta “ufficialmente” poco prima di Ferragosto: il 12 agosto 2022 la BBC ha infatti annunciato 7 città in lizza per ospitare ESC 2023 ovvero Birmingham, Glasgow, Leeds, Liverpool, Manchester, Newcastle e Sheffield. Ben 6 delle città scelte sono in Inghilterra, cui si aggiunge la scozzese Glasgow. Mancava all’appello la capitale, Londra, che negli anni ha ospitato più volte l’ESC. Dando un’occhiata al calendario degli eventi nella O2 Arena, location privilegiata per questo genere di eventi, la seconda settimana di maggio – che solitamente ospita le finali – risulta già occupata: ironia della sorte lunedì 8 maggio è in calendario il concerto dei Maneskin, mentre domenica 14 maggio sono previste le finali Play Off del campionato di Basket UK. Tempi incompatibili col montaggio e lo smontaggio, le prove e le serate di ESC 2023.
“Siamo impegnati nel realizzare un’edizione davvero unica, che celebri la meravigliosa Ucraina e sostenga la musica e la creatività britannica in tutta la sua diversità”
scriveva la BBC nella sua nota e in effetti molte delle città in lizza rappresentano diverse anime musicali della storia UK. Si va dalla Birmingham dei Duran Duran alla Manchester degli Oasis, per arrivare alla Liverpool degli immortali Beatles.
Nella nota diffusa il 12 agosto, la BBC chiariva anche le ragioni della scelta e le fasi della selezione:
“La BBC ha ricevuto 20 candidature, provenienti da tutte e quattro gli stati che compongono il Regno Unito: tutte le città hanno presentato progetti volti alla celebrazione della cultura e della musica ucraina, per sottolinearne la vittoria nella scorsa edizione.
Le sette città annunciate sono state scelte in base alla loro capacità di soddisfare i requisiti minimi richiesti per un evento di questo tipo e anche tenendo conto della capacità e dell’esperienza necessaria per ospitare un evento come l’ESC. Dato il poco tempo a disposizione, il processo di selezione si è fortemente concentrato sull’esperienza passata e sulle credenziali fornite nell’ospitare un evento del genere.
Il processo di selezione avviene in due fasi: le sette città indicate hanno superato la prima fase e si apprestano ad affrontare la seconda, nella quale ciascuna dovrà presentare un progetto più dettagliato della loro proposta.
La città vincitrice, decisa in accordo con EBU, sarà annunciata in autunno”.
BBC, che fa della trasparenza una parola d’ordine, continua a spiegare i criteri di selezione:
“La città vincitrice sarà quella che totalizzerà il punteggio più alto in relazione a una serie di criteri di valutazione elaborati dalla BBC. I criteri riguardano l’avere una location adeguata per spazi e caratteristiche utili a ospitare un concorso canoro, la disponibilità del Comune e della Regione a sostenere l’evento, anche economicamente, la forza dell’offerta culturale del territorio e anche della proposta legata alla promozione della cultura e della musica ucraine, l’essere in linea con le priorità della BBC in termini di servizio pubblico, come garantire un’offerta adeguata a tutto il pubblico e sostenere l’industria culturale del Regno Unito”.
Perché l’ESC 2023 si fa in Gran Bretagna?
L’Eurovision Song Contest 2023 si svolge nel Regno Unito: l’ufficialità è arrivata il 25 luglio con una nota stampa di EBU che ha dunque confermato le voci che si erano concretizzate dopo l’addio all’ipotesi che fosse l’Ucraina, paese vincitore ma in guerra, a organizzare l’evento nel 2023. Una speranza coltivata per poco meno di un mese e poi infrantasi in maniera piuttosto netta – e anche poco gradita a Kiev – con una nota stampa nella quale l’EBU annunciava che si stava cercando una sede diversa per la prossima edizione dell’ESC, viste le scarse garanzie sulla sicurezza in un paese ancora sotto bombardamenti.
Il 25 luglio, dunque, è arrivata la conferma: United Kingdom avrebbe ospitato ESC 2023 in virtù del secondo posto di Sam Ryder, del fatto che è uno dei paesi fondatori e dell’affidabilità che ha dimostrato negli anni, visto che spesso si è trovato a prendere il posto di Paesi recalcitranti o impossibilitati a ospitare l’edizione dell’Eurovision. Tocca dunque alla BBC organizzare la 71esima edizione dell’Eurovision Song Contest.
Eurovision Song Contest 2023, nel nome dell’Ucraina
Come annunciato già in occasione dell’annuncio del ‘ritiro’ (forzoso secondo Kiev) dell’Ucraina dall’organizzazione dell’evento, lo show di ESC 2023 terrà conto della originaria collocazione ucraina, tanto che si ribadisce anchein questa occasione che rappresentanti della tv pubblica ucraina UA: PBC lavorerà con la BBC per introdurre e sviluppare elementi ucraini nello show: si vuole, insomma, ribadire che la BBC è un’ospite, ma non una ‘sostituta’. In questo senso va anche la decisione di inserire – giustamente – l’Ucraina direttamente al Grand Finale, trattamento riservato alle Big Five – tra cui rientra l’UK – e al paese ospitante, cui dunque è equiparato.
Eurovision 2023, i Paesi partecipanti
Vanno di diritto in finale le Big Five (Francia, Germania, Italia, Spagna e UK, che peraltro ospita) e l’Ucraina, paese vincitore, della scorsa edizione.
Sono invece 31 i Paesi che si sfideranno nelle due semifinali per conquistare i 20 posti disponibili per la Grand Final e competere insieme ai 6 Paesi finalisti di diritto. I 31 paesi che andranno alle Semifinali sono:
- Albania (RTSH)
- Armenia (AMPTV)
- Australia (SBS)
- Austria (ORF)
- Azerbaijan (Ictimai TV)
- Belgio (VRT)
- Cipro (CyBC)
- Croazia (HRT)
- Danimarca (DR)
- Estonia (ERR)
- Finlandia (YLE)
- Georgia (GPB)
- Grecia (ERT)
- Irlanda (RTE)
- Islanda (RUV)
- Israele (KAN)
- Lettonia (LTV)
- Lituania (LRT)
- Malta (PBS)
- Moldova (TRM)
- Norvegia (NRK)
- Paesi Bassi (AVROTROS)
- Polonia (TVP)
- Portogallo (RTP)
- Repubblica Ceca (CT)
- Romania (TVR)
- San Marino (RTV)
- Serbia (RTS)
- Slovenia (RTVSLO)
- Svezia (SVT)
- Svizzera (SRG SSR)
Eurovision 2023, il logo
Fin dalle prime battute EBU ci ha tenuto a far sapere che il logo avrebbe tenuto conto delle circostanze eccezionali nell’organizzazione dell’evento. In effetti l’immagine a corredo della prima nota stampa sullo spostamento dell’evento in UK non ha mostrato il consueto cuore che racchiude la bandiera del paese ospitante, ma si è cercata una soluzione anche grafica alla ‘titolarità’ dell’Ucraina e all’ospitalità britannica. Già nella prima immagine si sono notati il celeste e il giallo della bandiera ucraina ma anche i toni del rosso, del bianco e del blu della Union Jack.
Con l’ufficialità della città ospitante è stato reso noto anche il logo, che ha al centro la bandiera dell’Ucraina, come vuole la tradizione per la nazione vincitrice. Non ci sono però riferimenti alla bandiera UK.
Mykola Chernotytskyi, Capo della delegazione dell’UA:PBC, ha dichiarato:
“Il fatto che l’ESC 2023 si tenga a Liverpool, città gemellata con Odessa, è particolarmente simbolico. L’organizzazione di un evento di questa portata richiede standard altissimi. Sono sicura che con Liverpool, riconosciuta come la capitale della pop music, troveremo il miglior accordo possibile e troveremo il modo migliore per celebrare la musica e soddisfare le due delegazioni e tutti i fans dell’Eurovision”.