Euphoria, su Sky e Now Tv la prima parte dello speciale “Trouble don’t last always”
Ritroviamo Rue in una tavola calda, da sola, chiedere aiuto al suo sponsor…
Se la pandemia ha stravolto i piani di produzione della seconda stagione di Euphoria, che sarebbe dovuta uscire entro fine anno e che invece è slittata al 2021, Sam Levinson ha ben pensato di non stare con le mani in mano e dare ai fan della sua serie tv un inaspettato regalo di Natale.
Annunciati nei mesi scorsi, i due episodi speciali di Euphoria stanno per arrivare in tv: “Trouble don’t last always” è il sottotitolo di questi due episodi, il primo dei quali va in onda questa notte, alle 03:00, su Sky Atlantic ed in streaming su Now Tv, in contemporanea con la Hbo. Lo speciale, poi, sarà riproposto domani, 7 dicembre 2020, alle 23:00, sullo stesso canale e piattaforma.
“Rue” è il titolo dell’episodio e, com’è facile capire, è dedicato alla protagonista della serie, interpretata da Zendaya, talentuosa attrice che grazie a questo ruolo nel settembre scorso si è portata a casa l’Emmy Award come Miglior attrice drama, diventando l’attrice più giovane di sempre (ha 24 anni) a vincere la statuetta in questa categoria.
Attenzione: spoiler sullo speciale di Euphoria
L’episodio parte dal finale della prima stagione, in cui Rue, dopo aver convinto Jules (Hunter Schafer) a scappare con lei, ha un ripensamento e resta da sola in stazione, mentre l’amica parte. A seguito di quegli eventi, Rue ha avuto una ricaduta, che la riporta ad avere vivide allucinazioni e particolari sogni, come quello che apre l’episodio.
La protagonista chiede così aiuto al suo sponsor Ali (Colman Domingo): i due si ritrovano, dopo un incontro all’Alcolisti Anonimi, in una tavola calda, a parlare davanti a dei pancake. A tormentare Rue è sempre la ricerca del suo destino, una ricerca che si scontra con la sua dipendenza.
E’ proprio Ali che, nel corso dell’episodio, la aiuta a capire come uscire definitivamente da questa dipendenza ed anche come mai Jules sia stata così determinante nella sua riabilitazione ed -allo stesso tempo- il suo allontanamento abbia pesato nella sua ricaduta.
Un vero e proprio episodio che unisce prima e seconda stagione, così come sarà il secondo speciale in programma, sulla cui data non c’è ancora notizia. Euphoria, fin dal suo primo episodio, è diventato un fenomeno che, alla pari di tante altre produzioni della tv via cavo su cui va in onda, ha diviso e fatto discutere.
Remake dell’omonima serie tv israeliana trasmessa nel 2012, Euphoria fornisce uno sguardo tutto nuovo sulla cosiddetta Generazione Z (vale a dire i giovani nati dal 1996 al 2012), la prima in cui internet e social network hanno un peso non indifferente nel loro processo di crescita e socializzazione.
Euphoria non si sofferma solo su questo, ma compie un viaggio dentro temi universali e senza tempo -come l’adolescenza e lo scontro con l’autorità rappresentata dai genitori- declinandoli nell’epoca contemporanea, ricca di contraddizioni e difetti e che, sopratutto, rischia di far rimanere soli i ragazzi nella fase più cruciale della loro crescita.
Il ritratto che Euphoria fa degli adolescenti di oggi, passando per i loro genitori e le relative responsabilità, è onesto, duro al punto giusto ma anche molto toccante. L’affresco che ne viene fuori non è sempre facile da digerire, ma incorpora disagi, sentimenti e paure senza filtri o necessità di edulcorarli. Un mix perfetto che fa di Euphoria una serie che parla sì ad una generazione in crescita, ma che non si dimentica delle altre.