Lorella Landi è ufficialmente l’intoccabile della prossima stagione tv e i segni iniziano a vedersi già dalla fine di questa. Se inizialmente il suo futuro in Rai era seriamente minacciato o ridimensionato, all’improvviso lo scenario è cambiato e la conduttrice si è trovata a fare il bis (sacrificando Georgia Luzi, che ha scontato insieme alla Cuccarini di essere stata cara alla direzione di Mazza).
Ora l’obiettivo della Landi è di entrare nelle case degli italiani sei giorni su sette, dal lunedì al venerdì con Uno Mattina Rosa e nel weekend con il suo Le amiche del sabato, programma di successo che ha surclassato Verissimo (ma beneficiando a differenza della Toffanin della diretta e della squadra di Toaff, già allenata da La vita in diretta).
In attesa di ritrovarcela anche all’Arena di Giletti per fare l’en plein, la Landi si è data anche alle ospitate fisse nel contenitore quotidiano di RaiUno. L’abbiamo, infatti, prima corteggiare la Venier negli ultimi fuochi del suo salotto, ora passare alla corte del suo Marco Liorni, con cui co-condusse due anni fa Estate in diretta. Poi lui fu promosso alla versione invernale, mentre lei deve ancora attendere per mirare al grande colpaccio: prendersi la conduzione della Vita in diretta dopo esserne stata inviata.
Per ora già essere la sola donna che fa l’opinionista di temi seri, seduta accanto a Trafiletti, è un bel traguardo. Oggi l’abbiamo vista passare con disinvoltura dalla sentenza del processo di Denise all’allarme rapine. A tal proposito ha dato un commento di una chiusura mentale allucinante, non scevra da pregiudizi:
“Anche se non reagisci, abbiamo visto, ci sono tante altre rapine in villa, che ti massacrano. Alla signora è andata bene, se l’è cavata con qualche pugno, in altri casi abbiamo visto persone che sono morte. Poi abbiamo visto che sono persone dell’Est. Nel loro paese le pene sono durissime, per questo vengono in Italia. Eh”.
E’ vero che poi è tornata sui suoi passi, dicendo di evitare le generalizzazioni, forse resasi conto della gaffe. Ma il comico lo si è rasentato con il suo commento populista all’allarme evasione fiscale, altrettanto all’ordine del giorno:
“Perché non cominciano a controllare i conti esteri? Lì certo che trovano, prima di controllare noi comuni mortali che abbiamo due spiccioli in banca”.
Ma la Landi, fatemi capire, sta andando a lezione da Barbara D’Urso? Una cosa è certa: dovremmo farci l’abitudine.