Equator, le mille facce dell’Equatore da stasera su Rai5
Equator, nuovo documentario dal 25 novembre alle 22.15 su Rai5
Rai5, nel suo palinsesto, propone delle vere perle. L’ultima rete nata in casa Rai, che su queste pagine spesso elogiamo, non fa cultura solo mandando in onda opere o grandi spettacoli, ma anche attraverso programmi minori che però raccontano in modo vero e approfondito delle realtà a noi ancora (troppo) sconosciute (come Posso venire a dormire con voi?, del quale avevamo parlato qualche settimana fa). E’ il caso di Equator, in onda da questa sera alle 22.15: nuova serie in tre puntate, un viaggio lungo la linea dell’equatore, attraverso Africa, Asia e Sud America.
Un documentario (ma anche un’inchiesta) che vede protagonista Simon Reeve – presentatore britannico già visto su Rai5 in Tropico del Cancro e Tropico del Capricorno -, nel quale si mescolano tragedia, ironia, avventura e scenari di grande bellezza. Il viaggio comincia in Africa: continente lacerato dalla povertà, dalle malattie e da mille contraddizioni. L’impatto per il reporter è molto duro: il primo paese che attraversa è il Gabon, ricco di petrolio. La sua capitale, Libreville, ha mantenuto a lungo il primato del mondo per consumo di champagne, indicatore significativo della disparità tra ricchi e poveri in questo paese.
Poco più a est, sulla linea dell’Equatore, si trova un villaggio ai cui abitanti è stata proibita la caccia e per guadagnarsi da vivere devono ora esibirsi in danze tradizionali per i turisti. Per essersi rifiutata di pagare 2.000 dollari al giorno, la troupe televisiva è stata abbandonata dagli autisti nel cuore della foresta pluviale. In questa circostanza Reeve ha contratto la malaria ed è stato costretto ad interrompere il viaggio per curarsi.
Prima di continuare l’escursione verso est, i locali gli sconsigliano di recarsi in Congo-Brazzavile, dove il rischio di un contagio di ebola è altamente probabile. Per questo la meta successiva è la Repubblica Democratica del Congo, paese dilaniato da decenni dalla guerra e dove dal 1998 almeno quattro milioni di persone sono state uccise.
Reeve incontra molti abitanti con cui riesce a instaurare un dialogo: uomini donne e bambini lavoratori, che raccontano alle telecamere le loro condizioni di vita. Il cuore dell’Africa, tra l’Uganda e il Kenya (meta conclusiva del tour africano) è anche un susseguirsi di scenari mozzafiato, corsi d’acqua ideali per il rafting, e una fauna variegata: scimmie dispettose, imponenti rinoceronti e una distesa infinita di fenicotteri rosa.