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Enzo Tortora – Ho voglia di immaginarmi altrove, su Rai 3 il documentario che racconta l’uomo e ricostruisce la sua vicenda giudiziaria

Il personaggio televisivo e l’uomo sono al centro delle testimonianze raccolte dal regista Tommaso Cennamo. Coinvolto anche TvBlog, con un’intervista alla nostra Giorgia Iovane

pubblicato 13 Ottobre 2023 aggiornato 16 Ottobre 2023 09:43

Il caso Enzo Tortora torna in tv. E lo fa con un documentario realizzato a quarant’anni da quel 17 giugno 1983, giorno in cui la vita di uno dei conduttori più famosi ed amati della nostra televisione cambiò per sempre, scrivendo una pagina di Storia del nostro Paese che continua, oggi, ad essere ricordato e discusso. Il documentario Enzo Tortora – Ho voglia di immaginarmi altrove, in onda venerdì 13 ottobre 2023, alle 21:20, su Rai 3, ripercorre la sua vicenda prima e dopo quella data, ricostruendo la figura del personaggio televisivo ma anche dell’uomo ed il calvario da lui vissuto. Un progetto che vede anche TvBlog coinvolto.

Enzo Tortora – Ho voglia di immaginarmi altrove, di cosa parla il documentario

L’originalità, seppur drammatica, della storia di Enzo Tortora è data dalla assurda combinazione di tre elementi: il caso fortuito, la vendetta e l’approssimazione. Un minuzioso incastro che ha cambiato radicalmente la vita di uno degli uomini più in vista del nostro paese.

Il caso giudiziario, diventato “il caso Tortora”, ha completamente oscurato la figura del professionista ancora oggi considerato uno dei padri fondatori della televisione italiana. Approcciarsi a Enzo Tortora richiede una visione ampia, a 360 gradi, del suo personaggio, ed è importante nella narrazione seguire la sua carriera artistica, fagocitata dalla cronaca giudiziaria, proprio perché la grande visibilità, arrivata da questa, ha reso poi “il caso Tortora” una vera bomba mediatica.

Portobello ha segnato l’apice del suo successo televisivo. La trasmissione ha battuto ogni record di share realizzato fino a quel momento, sino alla soglia dei 26 milioni di spettatori, circa il 47% dell’intera popolazione. Tortora è nelle case di tutti gli italiani.

Tortora fu ingiustamente accusato da un pentito, arrestato il 17 giugno 1983 e imputato per associazione camorristica e traffico di droga. Inizia un assurdo calvario giudiziario associato ad una spietata campagna mediatica in cui è evidente lo squilibrio tra innocentisti, pochi a dire il vero, rispetto alla maggioranza dei colpevolisti.

Con una struttura che si snoda su due linee di racconto parallele, lo show man e il presunto spacciatore affiliato alla camorra, il documentario entra ed esce dalle vicende della sua vita, rivivendo i momenti salienti della sua carriera da un lato e del tremendo pasticcio giudiziario di cui è stato vittima dall’altro.

Gli intervistati del documentario

La ricostruzione della vicenda di Enzo Tortora si avvale della testimonianza e del racconto di numerosi intervistati. Nel corso del documentario possiamo sentire le parole di personaggi del mondo dello spettacolo come Amadeus, Enzo Decaro, Ricky Tognazzi, ma anche scrittori del calibro di Giancarlo De Cataldo, Vito Catalano, Giovanni Negri, Vittorio Pezzuto e Vincenzo Zeno Zencovich.

Ad arricchire il progetto anche le parole di chi ha vissuto in prima persona la vicenda: da Francesca Scopelliti, compagna di Tortora, a Tullio e Michele Morello, padre e figlio (Tullio fu l’estensore e relatore della sentenza d’appello che assolse Tortora), fino a Raffaele della Valle, legale di Tortora. Presenti anche alcuni esponenti del mondo politico, come Emma Bonino e Francesco Rutelli.

Nutrita anche la presenza di alcuni giornalisti, come Massimo Bernardini, Riccardo Bocca, Alessio Oreste Falconio. Vittorio Feltri e Paolo Gambescia. Come detto, nel documentario interviene anche TvBlog, tramite la voce della nostra Giorgia Iovane.

Il regista di Enzo Tortora – Ho voglia di Immaginarmi altrove

A dirigere il documentario prodotto da Moviheart con Rai Documentari c’è Tommaso Cennamo, che ha lavorato anche alla sua scrittura con Enzo Decaro. “Dietro al clamore dell’assurda vicenda giudiziaria si stagliava un uomo di pensiero, profondamente originale e umano”, sono le sue parole. Cenammo ha anche aggiunto:

“Il nostro intento, con questo documentario, è mantenere viva la memoria di una delle parentesi più vergognose della storia del nostro paese, ripercorrendo i fatti con lo sguardo del presente in cui purtroppo di errori giudiziari se ne contano, solo in Italia, una media di tre al giorno. Scandendo i vari passaggi della vicenda giudiziaria il racconto approfondisce una serie di tematiche che hanno caratterizzato questo assurdo caso di malagiustizia: Innocentisti e colpevolisti, il paese si era letteralmente diviso. L’informazione, con un feroce accanimento della stampa che lo ha dichiarato colpevole fin dall’inizio. L’approssimazione delle indagini. La responsabilità dei magistrati, usciti indenni dalla vicenda nonostante gli errori commessi. L’impegno politico di Tortora con le sue battaglie per una giustizia giusta. I materiali di repertorio e i vari archivi fotografici hanno un ruolo fondamentale dal punto di vista visuale e di contenuti. Senza questi contributi preziosi sarebbe impossibile una narrazione chiara della vita di Enzo Tortora, caratterizzata nel bene e nel male da una grande mediaticità. Trovare un equilibrio tra i due emisferi del mondo Tortora ci permette, anche grazie alle testimonianze di colleghi, avvocati, giudici e persone a lui vicine, di comprendere meglio chi era l’uomo e di ripercorrere il suo dramma che traspare con una grande umanità”.

Enzo Tortora – Ho voglia di immaginarmi altrove, dove vederlo?

Oltre che durante la messa in onda su Raitre, è possibile vedere Enzo Tortora – Ho voglia di immaginarmi altrove in streaming su RaiPlay e sull’app per smart tv, tablet e smartphone.