Enzo Iacopino contro Barbara d’Urso: “Le piace sguazzare nell’immondizia, provi ad avere rispetto per gli altri”
Iacopino durissimo: “Lei, in base a quel che dice a Verissimo, sembra collegare il concetto di delicatezza alla cucina, ai soufflè di patate. Io penso all’effetto che le sue domande e le sue faccine hanno sulla vita di quanti sono al centro di tragedie, suo terreno preferito”
Continua la guerra mediatica tra Barbara d’Urso e Enzo Iacopino. Dopo le dichiarazioni della conduttrice di Pomeriggio Cinque e Domenica Live andate in onda ieri a Verissimo a proposito della denuncia ai suoi danni per esercizio abusivo di professione, è arrivata immediata la replica del Presidente dell’Ordine dei giornalisti. Su Facebook Iacopino ha scritto un post dal titolo “Barbara d’Urso stia serena”
La signora D’Urso si dice preoccupata per me. In un’intervista a Verissimo (stessa famiglia televisiva) afferma: “Quando mi attaccano ci rimango male, però io penso che in quel momento, chi mi attacca sta peggio di me, che ha una vita meno serena della mia. Quindi provo tenerezza per chi mi attacca”.
Capisco che sia abituata ad essere venerata come una macchina da soldi, qual è indubbiamente. E anche che le piaccia sguazzare nei bidoni dell’immondizia, ma lasci fuori la mia vita dalle miserie che la appassionano così tanto.
Stia serena, la prego. Non diventerò in alcun modo materia per le disgrazie sulle quali fa aumentare il suo conto in banca.
Poi, a proposito della solidarietà dei colleghi ostentata dalla d’Urso (da Pierluigi Battista a Vittorio Feltri), Iacopino ha risposto così:
Si compiaccia, pure, delle solidarietà che ha avuto, come ricorda: “E’ successa una cosa che mi ha inorgoglito molto, perché in mia difesa sono scese in campo grandi firme del giornalismo. Io cerco di fare il mio lavoro, fare domande, con delicatezza”.
Vedremo che cosa né dirà la magistratura e se, dopo il torpore natalizio, avranno qualcosa da dire le varie authority (Privacy, Agcom, Minori) che, ne sono certo, non vedremo nel suo salotto.
Quindi l’attacco finale in merito al trattamento dei delicati casi di cronaca nera da parte della stessa d’Urso:
Abbiamo, comunque, della “delicatezza” un’idea diversa. Lei, in base a quel che dice a Verissimo, sembra collegarla alla cucina, ai soufflè di patate. Io penso all’effetto che le sue domande e le sue faccine hanno sulla vita di quanti sono al centro di tragedie, suo terreno preferito.
Se proprio, però, vuole preoccuparsi per qualcuno provi ad avere rispetto per gli altri. A cominciare dai figli di Elena Ceste. Si procuri il brivido di un pizzico di “tenerezza” autentica, senza lacrime né faccine, per loro. Potrebbe scoprire che le piace.
Lo so, sarà dura, gli sponsor potrebbero diminuire con il calo dell’audience. Ma i sentimenti valgono più del danaro.
Non me ne voglia: sono pessimista.
Teniamoci le contrapposte solidarietà.