Enrico Papi: “Ho scritto una nuova Sarabanda, ecco perché ho rifiutato L’isola dei famosi”
Enrico Papi ha studiato una nuova formula di Sarabanda. Tornerà in onda? L’intervista a Blogo.
L’esperienza di Enrico Papi a Ballando con le stelle è terminata sabato 12 marzo. Ora il conduttore lavora per il ripescaggio, ma è deluso dai voti della giuria. “Io probabilmente ho commesso l’errore di aver ‘difeso la giuria’. In realtà ho voluto difendere il ruolo dei giurati. C’è chi deve fare il concorrente e chi il giurato. Non si può delegittimare un giurato”, dice a Blogo. “Piuttosto io dico che alcuni hanno sì i titoli per giudicare perché gli sono stati dati, ma non hanno la capacità – come la Lucarelli – per poter giudicare. Non sono capaci […] La Lucarelli è palesemente incapace di stare in una giuria come questa”.
Poi precisa di stare dalla parte di Platinette pur non amando la ‘tv litigiosa’: “Non sono d’accordo con i litigi di quest’anno. Non sono d’accordo con la polemica sterile in generale, io cambio canale quando vedo programmi dove si fa polemica. Ormai si è capito che Platinette litigherà con Selvaggia e a me questa cosa non piace. Poi Platinette ha pure ragione perché – ripeto – Selvaggia non è in grado di poter giudicare. Ma se è stata chiamata, non va messa in discussione per il ruolo, semmai per le modalità ed il contenuto. Non mi piace la televisione litigiosa, dove i litigi sono premeditati”.
Quindi rivela perché ha rifiutato in “zona cesarini” L’isola dei famosi: “Mi sono chiesto: ‘Quanto potrei dare a quel programma?’. Ecco, ho scelto Ballando perché qui posso dare il 100% di me stesso. E poi per il rapporto che si è instaurato con Milly sin dal primo momento. Si è creata subito empatia […] I soldi sono un aspetto marginale. Ho fatto tante cose non per soldi”.
E dopo Ballando? Tornerà in tv con un programma tutto suo? “Io ho già prenotato il volo per tornare a casa”, a Miami, precisa. Ma “se dovesse arrivare un’offerta congeniale al mio carattere e al mio modo di fare televisione… questa volta potrei accettare”. Sicuramente gli piacerebbe “fare programmi che rispecchiano il mio carattere, quel modo spensierato di fare televisione manca”. Ha scritto un format per una nuova Sarabanda (“Il vecchio formato sarebbe ormai anacronistico, son passati dieci anni dall’ultima edizione. La musica e la televisione sono andate avanti”), ma non lo proporrà a nessuno: “Non sono un corteggiatore, preferisco essere corteggiato. Cedo facilmente alle lusinghe”.
Adesso, poi, Papi andrà avanti senza il suo manager storico, Beppe Caschetto. Il rapporto si è concluso recentemente. “Ho voluto un gran bene a Beppe Caschetto. E’ stato qualcosa in più di un semplice procuratore, c’è stato un rapporto di amicizia e stima. E’ stato anche il padrino di mio figlio. Umanamente diciamo che c’è stata una grande delusione da parte mia. Ma, come tutte le grandi storie d’amore che finiscono, poi possono riprendere e ricominciare. Stiamo parlando di anni ed anni di rapporto. Quando l’ho conosciuto lui non era Caschetto, io stavo entrando in Mediaset. Siamo cresciuti insieme. E’ stata un’avventura che ha portato fortuna ad entrambi, poi c’è sempre qualcuno che non si comporta correttamente. Io sono antico. Per me viene prima il rapporto umano, poi il lavoro e tutto il resto”.