Enrico Papi: “Sto bene a Tv8, ho rifiutato offerte da Rai e Mediaset”. Poi giudica alcuni suoi colleghi (rimandati Blasi, Marcuzzi e Corsi)
Enrico Papi promuove Paolo Bonolis, Maria De Filippi, Amadeus, Marco Liorni. “Bocciati” Alessia Marcuzzi e Gabriele Corsi.
Enrico Papi è orgoglioso dello spazio conquistato su Tv8, il canale in chiaro della famiglia Sky. Talmente tanto che quando Rai e Mediaset gli hanno bussato alla porta, in questi anni, lui non ha aperto. Lo ha raccontato il conduttore in un’intervista rilasciata all’Agi: “Tanta gente mi ferma per strada chiedendomi “Ma perché uno come te lavora a Tv8?” . Io rispondo che invece lì, dove ho un contratto d’esclusiva per altri due anni, mi trovo benissimo: quello con Sky è un matrimonio che funziona, ultimamente ho ricevuto anche delle proposte da Mediaset e dalla Rai, che non ho preso in considerazione per via della mia esclusiva“. I nuovi progetti, d’altronde, non mancano: Guess My Age è confermato per la prossima stagione, in più Papi sperimenterà altri format e farà un cameo nella serie Romolo + Giuly di Fox.
“Nelle altre tv invece è tutto fermo e spesso vengono anche sopravvalutati conduttori che non rendono un servizio al format“, ha detto Papi, che poi ha commentato l’operato di alcuni suoi celebri colleghi:
“Mi piacciono, in ordine sparso: Paolo Bonolis perché ha una tecnica pazzesca; Maria De Filippi perché è riuscita a creare un suo stile, come Simona Ventura e Barbara d’Urso; di Carlo Conti mi piace la sua trasparenza verso il pubblico, non vende mai più di quello che ha. Di Amadeus mi è piaciuta la sua resurrezione dopo il suo periodo di crisi e sono anche contento che Marco Liorni sia il nuovo conduttore di Reazione a catena, il format di Raiuno che proprio io ho portato in Italia, senza mai guidarlo però. Ero a Mediaset, lo proposi a loro ma non piacque quindi con Giorgio Gori decidemmo di portarlo in Rai, dove io però non potevo ovviamente condurlo. Sono contento della chance di Liorni”.
“Gabriele Corsi che conduceva Reazione a Catena lo scorso anno, non mi entusiasmava più di tanto: non dandogli qualcosa in più ha dimostrato la forza del format. Non boccio, ma rimando Ilary Blasi: l’ho scoperta durante un provino per Sarabanda e convinsi gli inserzionisti di un noto brand di make-up ad affidarle delle telepromozioni. La sento un po’ una mia creatura e per questo credo che abbia bisogno di un po’ di gavetta in più. Sono sicuro che in futuro riuscirà a imporre un suo stile, se si metterà a studiare. Non bastano un cambio di parrucca o una battuta in romanesco per essere una brava conduttrice. Partita da “letterina” insieme alla Blasi, invece la conduttrice di “Verissimo” Silvia Toffanin è riuscita, con tanta gavetta e prendendosi piano piano il suo spazio, ad imporsi come conduttrice, creando un suo stile e un suo linguaggio. Invece Alessia Marcuzzi, conduttrice dell’Isola dei famosi, dovrebbe proprio cambiare registro: ci conosciamo da una vita, ma non mi è piaciuto come ha gestito il programma e neanche il suo atteggiamento rispetto alla vicenda di Riccardo Fogli e Fabrizio Corona. Se un conduttore dice che fa una cosa che gli è stata imposta dagli autori, non rende un buon servizio al format e alla squadra, dimostrando inadeguatezza. E’ come un pilota che sta guidando una Ferrari con una patente per una 500. Alcuni conduttori, poi guidano proprio senza patente…”.