Home Enrico Mentana Enrico Mentana: “Vogliono mettermi contro Santoro, ma non ci riusciranno. Lui è il numero uno”

Enrico Mentana: “Vogliono mettermi contro Santoro, ma non ci riusciranno. Lui è il numero uno”

Il direttore del TgLa7 smentisce l’ipotesi de Il Giornale che Bersaglio Mobile possa scalzare dalla prima serata Servizio Pubblico

pubblicato 23 Marzo 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 06:33

Mentana buca più di Santoro. Questo è, in breve, il senso del pezzo firmato da Maurizio Caverzan e pubblicato oggi da Il Giornale. Il direttore del TgLa7 ‘rischia’ di scalzare il collega e di conquistare la prima serata dell’approfondimento giornalistico di La7 al posto di Servizio pubblico?

Una domanda la cui risposta è ‘decisamente no’, almeno stando a quanto ha scritto pochi minuti fa su Facebook lo stesso Mentana:

Stamattina il Giornale cerca di mettermi contro Santoro. Non ci riuscirà. Michele è il numero uno nei programmi giornalistici di prima serata della tv italiana. Punto.

In effetti le congetture del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti non sono supportate da alcun dato di fatto, anche se nascono da tre elementi reali: il talk show di Santoro è in crisi di ascolti. Le ultime due puntate hanno registrato i dati più bassi da quando Servizio Pubblico va in onda su La7: si viaggia tra il 6 e il 7%, ben lontani dalla doppia cifra che nella scorsa stagione Santoro non faticava a raggiungere. Motivo? L’accelerata di Renzi ha provocato nell’opinione pubblica una sorta di reazione di spontaneo, anche se un po’ scettico, attendismo per cui anche Massimo Cacciari, solitamente illuminato e ficcante, si rifugia nel ‘vediamo, aspettiamo’. E non solo, come si capirà tra poche righe.

A ciò si aggiunga l’exploit di Bersaglio Mobile, che grazie all’intervista a Beppe Grillo, trasmessa venerdì scorso in seconda serata, ha toccato quota 10,69 per cento di share (l’11,6 per l’intervista vera e propria e l’8,7 per il talk in studio successivo).

Altro elemento suggestivo per Il Giornale: da fine aprile, complice la par condicio in vista delle elezioni europee, Giulia Innocenzi potrebbe prendere il posto di Santoro alla conduzione di un format rivolto al pubblico under 35, una sorta di Aboccaperta con due fazioni generazionali e un politico nel mezzo. Peraltro non è un segreto che Santoro progetti di lasciare la conduzione di un talk per occuparsi esclusivamente di inchieste.

Il terzo elemento individuato dal Giornale è che “senza Berlusconi in primissima fila l’appeal della coppia Santoro-Travaglio è ridimensionato”. E, francamente, è vero. Non serve scervellarsi più di tanto per immaginare la reazione che il pubblico televisivo avrà avuto giovedì scorso quando Travaglio e Belpietro, solitamente e storicamente ‘avversari’ nello schema semplificato del dibattito politico pubblico, si sono ritrovati fianco a fianco contro Renzi e il suo governo.

Ma tutto questo basta a ipotizzare un clamoroso sorpasso di Mentana ai danni di Santoro? Ovviamente no. Molto dipenderà dalla volontà del giornalista salernitano. Ma difficilmente La7 farà l’errore di privarsene.

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