Enrico Mentana su Berlusconi: “Chi era davvero?”
Enrico Mentana ricorda ‘i mille volti’ di Berlusconi con uno speciale su La7, anticipato da un post social che ripercorre la nascita del Tg5.
12 Giugno 2023 17:05
I ricordi e i commenti sulla figura di Silvio Berlusconi si rincorrono e si moltiplicano fin da questa mattina, da quando cioè è stata diffusa la notizia della sua morte. Le edizioni straordinarie del Tg1 e del Tg5 hanno immediatamente catalizzato l’attenzione, raccogliendo le testimonianze, il cordoglio e le memorie di quanti gli sono stati a vario titolo vicini, nei diversi mondi che ha attraversato, da quello calcistico a quello politico, passando ovviamente dalla tv.
Non c’è stata, invece, un’edizione straordinaria del TgLa7: la rete di Urbano Cairo ha lasciato la copertura della notizia alla regolare programmazione informativa della rete, prima con Coffee Break, in onda nel momento in cui è arrivata la notizia, e poi con L’aria che tira.
Il direttore del TgLa7, Enrico Mentana, scende in campo, invece, nella prima serata con un evento speciale da lui condotto dal titolo “I mille volti di Berlusconi“. In attesa del suo commento in prime time, Mentana ha affidato a un messaggio sui social una prima riflessione e un primo commento sulla scomparsa di Silvio Berlusconi.
Morte Berlusconi, il messaggio di Mentana sui social
“Com’era? Chi era davvero? Me lo chiedono in tanti in queste ore, ed è inevitabile e comprensibile, visto che la mia biografia si è intrecciata a quella di Silvio Berlusconi come grande imprenditore televisivo, in anni decisivi della nostra storia recente.
E del resto se n’è andato, comunque la pensiate, un protagonista indiscusso, di cui si continuerà a parlare a lungo. Forza e debolezze, grandezza e lati oscuri, generosità e prepotenza. Io stesso, proprio perché è il mio lavoro, ne parlerò a lungo, questa sera. Ma non sarei onesto se intanto non ricordassi, senza nascondere affetto e gratitudine, che fu lui a chiamarmi – esattamente 32 anni fa – per costruire dal nulla, in piena libertà, un telegiornale competitivo con quelli della Rai, con la possibilità di scegliermi l’intera redazione, con totale autonomia sui contenuti.”
Il ricordo non può che partire da quel Tg5 che Mentana, giovanissimo, fondò su ‘mandato’ di Berlusconi. Ricordiamo un ventennale del Tg5 con una ‘reunion’ dei direttori, giusto per tornare un po’ indietro nel tempo. Il ricordo di Mentana e di quell’inizio pionieristico di ‘un’altra informazione’ continua:
“Lo pensava in grande, e fu lui a volere che da subito andasse a fare concorrenza in diretta contrapposizione oraria coi due tg allora leader, il Tg2 alle 13 e il Tg1 alle 20, contro ogni cautela dei suoi collaboratori. E con quale ricetta? “Deve fare un tg che possa piacere a tutti, giovani e anziani, uomini e donne, del nord e del sud, di sinistra e di destra”. Nacque così il Tg5″.
Era il 1992. Tangentopoli travolse un sistema politico che resisteva dal Dopoguerra. E arrivò anche la discesa in campo di quell’imprenditore edile e televisivo che aveva costruito anche un’altra tv in Italia, non solo ‘un’altra Milano’.
“Certo, poi due anni dopo quell’uomo entrò in politica, e forse avrebbe voluto un appoggio, una maggiore benevolenza, che altri gli diedero. Ma è un fatto che quella indipendenza, per me e per i tanti giornalisti che hanno condiviso quell’avventura professionale, fu garantita per altri dieci anni dopo la sua “discesa in campo”. Ed è doveroso ricordare e riconoscere tutto questo, prima di mettere ordine alle grandi luci e ombre di una vita, nell’ora dell’addio a Silvio Berlusconi”.
L’addio arrivò nel 2009: il caso Englaro e la scelta di mandare in onda il GF al posto di un approfondimento sulla morte di Eluana decretò la rottura. Il resto è storia. Ed sono storia anche le interviste di Enrico Mentana a Berlusconi per le Elezioni 2015 e nel 2019: due momenti indimenticabili. E stasera si ripercorrerà questa storia, in parte, nello speciale del TgLa7 nel quale Mentana ricorderà, per l’appunto, “i mille volti di Berlusconi”.