Silvio Berlusconi contro La 7 – Mentana: “Offende chi ci lavora”
Il direttore del Tg La7 si dice stupito dall’atteggiamento assunto dal Biscione nei confronti del Cavaliere.
UPDATE 17:50 – Enrico Mentana replica alle parole di Silvio Berlusconi, che ha accusato La 7 di fare trasmissioni contro di lui, contattato da CorriereTv:
“In parte quello che dice Berlusconi fa parte del suo repertorio: ‘Le mie televisioni non hanno mai attaccato i miei avversari mentre c’è una rete della Rai che è costantemente favorevole a loro che è Raitre’, la novità è questa cosa su La 7 che attaccherebbe Berlusconi dal mattino alla sera.
Allora, non è mio costume essere ipocrita, quindi è ovvio che su La 7 ci sono dei conduttori che non hanno mai fatto mistero delle loro idee, da Santoro a Lerner, e Berlusconi vede La 7 come una televisione a lui non affine e La 7 non vede Berlusconi come suo leader ideale in alcuni suoi programmi, ma dire che La 7 attacca Berlusconi dal mattino a sera vuol dire offendere giornalisticamente chi lavora a questa emittente, com’è ovvio. Ogni emittente ha il suo taglio editoriale, succede per qualsiasi emittente libera che non sia sottoposta al gioco delle suddivisioni e delle spartizioni, però bisogna stare attenti con le parole in campagna elettorale, soprattutto in campagna elettorale.
Per quanto riguarda cio che è di mia competenza ed è tanto, visto che parla dal mattino alla notte – il mattino inizia con il nostro Omnibus e la giornata finisce con il nostro Omnibus Notte, passando per i telegiornali – nessuno attacca Berlusconi e mai si dà rilievo a quello che dice Berlusconi e a volte – è questo che lo attacca.”
Infine, Mentana ha ammesso che avrebbe piacere ad ospitare un confronto tra Berlusconi, Monti e Bersani: “Berlusconi sa che io sarei in quel caso un arbitro totalmente imparziale”, ha detto.
UPDATE 12.15 – Proprio stamattina, quasi a voler replicare alle parole di Mentana, Silvio Berlusconi, ospite di Radio 1, ha attaccato La7:
C’è una rete, La7, che dalla mattina presto alla notte tardi fa trasmissioni di approfondimento politico contro di noi.
Enrico Mentana: “C’è disponibilità assoluta di Mediaset verso desideri di Berlusconi”
Enrico Mentana dice la sua su uno degli argomenti più caldi: l’invasione televisiva (e radiofonica – oggi è stato ospite di Radio Anch’io su Radio 1) di Silvio Berlusconi. Il direttore del Tg La7, intervistato da La Repubblica, ha fatto notare come le presenze del Cavaliere nel piccolo schermo siano state assolutamente mirate in base al target dei vari programmi:
La cosa importante non è l’occupazione estensiva del video da parte dell’ex premier perché lui può dire che durante le primarie il centrosinistra ha presenziato per ore sullo schermo. L’ossessiva presenza ci deve invece interessare per capire cosa frulla in testa al Cavaliere e questi ultimi giorni ci dimostrano che vuole parlare a quel pubblico televisivo che rappresenta il suo elettorato. Gli spettatori di Domenica 5 (il titolo corretto è Domenica Live, Ndr) sono generalmente anziani e popolari, il pubblico di Del Debbio su Rete 4 è populista e di destra. Quella sera Berlusconi era contrapposto a Benigni ma non è importante il risultato numerico, nettamente a favore di quest’ultimo: conta piuttosto che il pubblico del Cavaliere era distillato, selezionato, mirato.
L’ex creatore nonché direttore del Tg5, interrogato in particolar modo sull’atteggiamento di Mediaset nei confronti di Berlusconi, ha usato parole molto nette, realizzando anche un confronto con il passato e mostrando come fino ad oggi si sia assistito soltanto alla prima parte di una strategia pensata dettagliatamente dall’ex Premier e dai suoi collaboratori:
L’aggressività di questa campagna è dovuta al fatto che deve rimontare, come avvenne nel 2006. La differenza è che allora, e non solo per la mia presenza, nelle reti Mediaset c’erano ammortizzatori. Oggi invece stupisce la disponibilità assoluta verso i desideri di Berlusconi. Che valore giornalistico ha continuare a intervistare la stessa persona per giorni? È evidente che la scelta non è stata dell’intervistatore ma dell’intervistato che così cerca di raggiungere, rassicurare e motivare quella parte del suo elettorato che si è raffreddata o che si è rifugiata nell’astensione. Siamo di fronte a una campagna di dissodamento prima che inizi quella vera.
Secondo il giornalista così c’è la necessità di un intervento normativo che in qualche maniera risolva l’annosa questione del conflitto di interessi che riguarda da sempre – evidentemente – Berlusconi:
Si, è ovvio che Berlusconi sta usando in modo spregiudicato la tv così come è evidente che, al contrario degli altri politici, può scegliere quando e dove andare, che può pianificare la sua strategia in totale libertà. Per questo servirebbe una normativa che non restringa la par condicio all’ultimo mese prima delle elezioni. E non voglio dire che bisogna limitare l’accesso alla tv, ma al contrario, sfruttarne al massimo le potenzialità ma garantendo pari accesso a tutti