Enrico Lucci a Blogo: “Non sono pentito di aver lasciato Le Iene per la Rai, ma ad un certo punto mi sono chiesto ‘chi me l’ha fatto fare'” (VIDEO)
Il conduttore di Realiti, al via su Rai2 mercoledì 5 giugno in prima serata: “Stare in Rai è una bella esperienza, nonostante tutte le rotture di scatole aggiuntive. Ma si sa, dove vai, vai, c’è una rottura di cogli*ni pronta”
“La chiusura di Nemo mi è dispiaciuta, è stata parte della mia vita per due anni, mi ci ero affezionato. C’è stata una serie di incertezze, non sapevo dove sarei andato a sbattere la capoccia. Mi ha salvato, come sempre, la mia visione di insieme della vita. Se c’è incertezza da una parte, mi rivolgo ad un’altra, passando ugualmente splendide giornate. Cose tip fare colazione per tre ore, leggere il giornale, passeggiare, fare la mia vita privata, partecipare a cose pornografiche che allietano l’esistenza, ricercare in tutto quello che mi interessa la ragione della mia esistenza“. Così Enrico Lucci ai microfoni di Blogo ha raccontato la tormentata stagione televisiva che ha vissuto. Lo fa alla vigilia del debutto di Realiti, il programma che condurrà in diretta a partire da domani, mercoledì 5 giugno, in prima serata su Rai2. La chiusura di Nemo, sdoppiato in Popolo sovrano (chiuso poi per flop) e Realiti, lo speciale su Funari con dati Auditel bassi, il rinvio (per due volte) di Realiti. Tutti elementi che hanno portato l’ex inviato de Le Iene a pentirsi di essere passato in Rai ormai tre stagioni fa?
Non mi sono pentito, ma sì, ho pensato ‘chi me lo ha fatto fare’. Ma stare in Rai è una bella esperienza, nonostante tutte le rotture di scatole aggiuntive. Ma si sa, dove vai, vai, c’è una rottura di c*glioni pronta. Gramsci mi ha insegnato a fare l’anguilla in certi momenti dell’esistenza e devo dire che è una lezione che tengo nel cuore e che mi aiuta ad avere comunque una vita bella.
Lucci ha precisato che Realiti non è – come invece sostenuto nella conferenza stampa di presentazione – “una parodia del reality”, ma una operazione televisiva che rientra nel suo trentennale tentativo di “utilizzare le cose esistenti per rigirarle, per farle diventare il contrario, per provare a fare il cortocircuito“. Quindi ha sarcasticamente annunciato di puntare al 30% di share e “a doppiare Barbara d’Urso“, in onda con il suo Live in contemporanea. Di seguito il video integrale dell’intervista, con un riferimento finale ai prossimi palinsesti autunnali Rai.