Dopo quasi vent’anni da Iena, Enrico Lucci debutta (o quasi, in realtà nel 2002 condusse Vacanze e Lotta di Classe su Italia 1) da conduttore in Rai. Infatti, mercoledì 12 ottobre parte su Rai2 Nemo, nuovo programma che intende raccontare la realtà attraverso le storie delle persone. Al suo fianco la giornalista ex Piazzapulita Valentina Petrini e lo stand-up comedian Giorgio Montanini.
Blogo ha incontrato l’ex inviato de Le Iene per rivolgergli alcune domande. In conferenza stampa, il giornalista professionista (iscritto all’Ordine dal 1996) si è definito non un conduttore, ma un semi-conduttore. Cosa significa?
Non sono tipo Frizzi, ‘buonasera signori’… Diciamo che mi infilerò nel programma come se fosse un mio servizio continuo. La mia conduzione sarà un mio servizio sparpagliato nel programma.
Lucci continuerà comunque a realizzare servizi. Nella prima puntata andrà in onda quello dedicato al mondo delle piccole miss e alle aspirazioni delle loro mamme, in una successiva lo vedremo alle prese con cani che dai proprietari vengono vestiti e trattati come fossero umani. Dunque, agirà in contesti non tutto inediti per il pubblico televisivo de Le Iene. Ma il diretto interessato sembra non essersi posto il problema di presentarsi in una veste nuova per sorprendere i telespettatori:
Ti sembra un problema questo? I problemi ce l’hanno a Gaza o nel mare di fronte alla Libia! Diciamo che io entro in qualsiasi contenitore in cui mi chiedono di entrare e poi faccio… me. Qualcuno potrebbe dire che a Nemo faccio le stesse cose che ho fatto a Le Iene? Sì, ma pure se fosse… datemi i soldi per arrivare alla pensione! Ho 53 anni, ne mancano 12 ai 65 anni. 12 anni di versamenti all’Enpals… un attimo di pazienza. Tra 12 anni è finita. Chiedo un po’ di pazienza. Se sono sempre lo stesso che devo fa? Me devo mettere la gonna?
A Lucci abbiamo chiesto anche quali siano oggi i suoi rapporti con il papà delle Iene Davide Parenti, che nei giorni scorsi non ha nascosto il rammarico per l’addio di uno degli inviati storici della trasmissione Mediaset. Ma anche cosa ne pensa dei programmi di approfondimenti della tv italiana, ai quali in qualche modo dovrebbe assomigliare il nuovo Nemo.
In apertura di post il video integrale dell’intervista.