Home Rai 1 Ennio Fantastichini a Blogo: “Talk show è tv tossica, La strada dritta è pedagogica” (VIDEO)

Ennio Fantastichini a Blogo: “Talk show è tv tossica, La strada dritta è pedagogica” (VIDEO)

L’attore non ha dubbi: “La televisione nazionale ha il compito di educare le masse e aiutare le persone a capire di più”

pubblicato 16 Ottobre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 23:16

Poco prima dell’inizio della conferenza stampa di presentazione di La strada dritta, Blogo ha avuto la possibilità di conversare per alcuni minuti con il protagonista (insieme a Giorgio Marchesi) della nuova miniserie di Rai1 in onda lunedì 20 e martedì 21 ottobre, Ennio Fantastichini. All’attore abbiamo chiesto prima di tutto di raccontare ai nostri microfoni Fedele Cova, l’amministratore delegato della Società Autostrade nel 1956, che interpreta nella fiction.

Quindi Fantastichini ha parlato di televisione in senso più generale:

Divido la televisione in pedagogica e tossica. La strada dritta è un progetto pedagogico; prima di tutto dal punto di vista documentale. Trattandosi di fiction ci sono anche storie d’amore, di odio, ma tutto all’interno dell’ossessione, del desiderio di arrivare a completare l’opera. Questo è fortemente stimolante.

A questo punto gli abbiamo chiesto a cosa si riferisce quando parla di “tv tossica”:

Mi riferisco a quello che in America viene chiamato entertainment, alla televisione vuota. Quella che non contiene nulla. Parlo soprattutto della televisione nazionale, il cui compito credo sia educare le masse, aiutare le persone a capire di più. La televisione ha assunto questo ruolo forte negli anni del maestro Manzi di Non è mai troppo tardi. La televisione deve insegnare a far crescere la sensibilità, la possibilità di conoscere quali sono i propri diritti. Non ci sono regali: tu hai diritti e questi devono essere esercitati. E anche i doveri, evidentemente.

Insomma, dicesi tv tossica “quella che quando è finita non è successo niente dentro di te. Non deve succedere niente di miracoloso, ma mi aspetto che inneschi delle riflessioni”. E, tanto per fare qualche esempio di genere, ecco “i talk show”:

Io li chiamo ‘molto rumore per nulla’. Si parla, si ci riempie la bocca di parole. Potrebbe essere molto più utile leggersi Delitto e castigo di Dostoevskij.

Dunque, prima di leggere il grande scrittore russo, godetevi la video intervista integrale che trovate in apertura di post.

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