Lo sciopero degli sceneggiatori e attori fa slittare gli Emmy Awards: non si terranno a settembre
Fox -che manderà in onda l’evento- spinge per gennaio 2024, mentre la Academy insiste per novembre. L’unico altro precedente risale al 2001
Quello che era ampiamente prevedibile, alla fine è stato reso ufficiale: gli Emmy Awards 2023 non si terranno a settembre, ma con ogni probabilità a gennaio 2024. Fox (a cui quest’anno tocca trasmettere l’evento in diretta) e l’Academy che assegna gli Oscar della televisione statunitense si sono dovuti piegare agli effetti dello sciopero che sta bloccando Hollywood, cominciato prima dagli sceneggiatori e poi dagli attori.
Fino a pochi giorni fa (e anche durante l’annuncio delle nomination) la data fissata era quella del 18 settembre, nella più totale tradizione della cerimonia di premiazione degli Emmy, che si svolge, appunto, in apertura della stagione televisiva.
Ma a meno di due mesi dalla data, con lo sciopero che non sembra avere intenzione di terminare a stretto giro, sono iniziate a farsi sentire le esigenze produttive. Vale a dire, tutto ciò che ruota intorno all’organizzazione della serata e quindi, delle varie forniture che devono essere ordinate per tempo per l’allestimento del red carpet e del teatro in cui si assegnano i premi, senza contare gli eventi corollari.
L’Academy, ha rivelato Variety, nelle ore scorse ha informato gli addetti ai lavori che la cerimonia non si terrà più il 18 settembre. Slittamento anche per i Creative Emmy Awards, previsti ancora prima, il 9 e 10 settembre.
Ma non si potrebbe svolgere la cerimonia anche in pieno sciopero? La risposta, in teoria, è sì, ma mettere in pratica questa ipotesi si rivelerebbe difficilissimo, se non impossibile. Innanzitutto, gli sceneggiatori che aderiscono allo sciopero non possono scrivere nulla che sia destinato ai set di serie tv o di spettacoli televisivi. Questo vuol dire che l’intera serata degli Emmy si ritroverebbe senza autori.
E poi c’è la questione legata agli attori: anche loro, da quando la Sag-Aftra ha indetto la mobilitazione, non possono lavorare sul set né presenziare ad eventi, siano essi promozionali o cerimonie. Quindi, se gli Emmy si tenessero con uno sciopero in corso, i protagonisti della serata sarebbero assenti, e le statuette rimarrebbero desolatamente senza destinatario. Insomma, una serata di questo genere avrebbe un appeal pari a zero, con conseguenti ricadute sugli ascolti e sugli investimenti pubblicitari.
Per tutte queste ragioni, si è presa la decisione che, come dicevamo in apertura, era nell’aria già da tempo. Ora, non resta che capire quando si terrà la cerimonia di premiazione degli Emmy Awards 2023: Fox spinge per l’inizio del nuovo anno, in quella che viene definita l’“Awards season”, ovvero la stagione dell’assegnazione di numerosi premi (dai Golden Globe ai Sag Awards, fino agli Oscar), mentre la Academy è più propensa ad assegnare i premi a novembre, stando quindi lontana da un calendario già affollato di ricevimenti e cerimonie.
È ancora presto per sapere chi la spunterà tra i due: una nuova data dovrebbe essere comunicate nelle prime settimane di agosto. Lo slittamento degli Emmy Awards, ad ogni modo, resta un fatto storico: l’unica altra edizione che non si tenne a settembre fu nel 2001 quando, dopo l’attentato alle Torri Gemelle e l’inizio del conflitto in Afghanistan, si decise di rimandare la serata a novembre.