‘Emily in Paris’… ma con tanti santi in ‘paradise’
Ricca, fortunata in amore e al lavoro… ma “chiagne e f0tte”. Sì, parliamo proprio di te, Emily Cooper
“Ciao sono Alberto e ho guardato tutte le stagioni finora disponibili di ‘Emily in Paris’“. Con questo coming out tipico da scena di incontri per le dipendenze ai quali abbiamo assistito in diversi passaggi di numerose serie tv, ammetto di aver visto tutti gli episodi delle avventure dell’americana a Parigi. Non userei la parola “dipendenza”, visto che “Emily in Paris” è una delle serie tv perfette per le sere estive (quando pure le zanzare sono talmente stanche da non pungerti ma da posarsi sulle spalle per il caldo) mentre stai smanettando, distrattamente, col cellulare in mano. Puoi anche ascoltarti qualche dialogo senza troppa attenzione, non siamo alle prese con “Twin Peaks” o “Lost” e lo sappiamo. Ma mettiamo lo snobismo da parte e vediamo “Emily in Paris” per quello che è: una serie simpatica, leggera e che non si prende troppo sul serio. O quasi per niente. Che esagera, spesso straborda.
Del resto, chi non ricorda ancora oggi Emily che arriva in Francia e, come nulla fosse, in pochi giorni pubblica un post che viene condiviso da Carla Bruni e Brigitte Macron? Possibilissimissimo, no? Come se noi andassimo a fare uno stage negli Stati Uniti e il nostro tweet venisse pubblicato da Jill Biden mentre ridacchia per una nostra battuta, alla Casa Bianca. O, per non esagerare: quanti di noi possono vantare un retweet di Sergio Mattarella? Molti, immagino, no? No.
Fa mille casini al lavoro ma tutti finiscono con qualcuno che spunta dal nulla e alza le braccia al cielo e urla “Parbleu, geniale!“, non solo salvandola da un guaio apparentemente senza possibilità di salvezza ma, addirittura, rendendola quasi un’eroina. Da un imminente cazzi@tone, tutti la applaudono e la osservano con ammirazione, come avesse appena scoperto la penicillina. E non accade una volta sola, ma un continuo. Noi saremmo ad aggiornare i curricula da invidiare, lei è l’idolo della Senna.
E in queste 5 nuove puntate di “Emily in Paris”, che compongono la prima parte della quarta stagione, tutto continua così, con quei “disastri” sentimentali e lavorativi che vede solo lei. Se avete già visto gli episodi, potete continuare con la lettura, in caso contrario fermatevi qua, così non mi maledite per eventuali spoiler.
La precedente stagione era finita con Emily in crisi. E che novità, diranno i più cinici (bravi). La poverina si trovava divisa tra Gabriel, il bel cuoco con gli occhi chiari, e il suo fidanzato Alfie, due ragazzi che sembrano essere caduti direttamente da una passerella di moda. Ovviamente (!), un bacio tra lei e Alfie viene immortalato e scelto per una campagna pubblicitaria. Ma Emily e il fidanzato sono in forte crisi e la campagna pubblicitaria rischia di naufragare se i due non si presentano, insieme, allo stadio, per un bacio a favor di pubblico.
Così la nostra Emily pensa bene di iniziare a cercare Alfie, raggiungerlo in una palestra dove si allena a boxe, chiamarlo, fargli prendere un pugno in pieno viso dall’avversario e pregarlo, con aria da Calimero bagnato, di prestarsi allo scatto per la campagna lavorativa. E se un comune mortale resterebbe a fissare le spunte blu di Whatsapp senza ottenere una risposta, Alfie si presenta, ammette di essere in crisi, bacia Emily e le salva il cu*o.
“Parbleu, geniale!” (per la ventesima volta) e il rischio rientra, tutto è un successo.
Ma, a quel punto, l’improvviso dilemma sentimentale di Emily evapora alla velocità della luce. Il suo (ex?) fidanzato si presenta ad una festa perché forse la relazione potrebbe ancora salvarsi. “Forse lei mi ama ancora?” si chiede. Confessa quello che prova ad una perfetta sconosciuta e poco dopo vede Emily trottare via insieme a Gabriel e salire allegramente su una carrozza. E qui, il personaggio di Alfie, sparisce anche per il pubblico che inizia a chiedersi se abbia avuto le visioni a partire dalla seconda stagione.
Emily non lo nomina più, sale su un tetto per consumare con Gabriel, fa la spia alla portinaia per liberarsi di Camille e della sua fidanzata, lascia credere a tutti che un lubrificante sia una costosa crema per il viso e continua a passeggiare, feliciona, per le vie di Parigi, con i suoi outfit. Il suo cruccio più grande è capire dove potersi contorcere liberamente tra le lenzuola con il suo amato cuoco. Sembra impossibile per i due. Ma, ehi, del resto, siamo solo a Parigi, in una citta con hotel e B&b ad ogni angolo…
Infine, apriamo l’ultima parentesi, quella degli abiti. Emily lavora in un’agenzia di marketing a Parigi ma, probabilmente, nel tempo libero, è anche una dentista e noi non lo sappiamo. Perché è l’unica altra opzione perché possa permettersi lo shopping compulsivo e ricercato che la caratterizza (Carrie Bradshaw, non ti abbiamo dimenticata…). Abiti costosi, di marca, cellulari ultima moda. Emily ha sicuramente un doppio lavoro, dentista o cardiochirurgo. Non accetto alternative.
Ma, insieme al costo dei vestiti – unito ad un possibile stipendio della protagonista che rasenta quello dell’assistente di Taylor Swift – c’è anche lo spazio di casa sua. Divide un piccolo appartamentino con l’amica Mindy. E, a meno che lei non usi le tulle degli abiti della sua coinquilina come coperte, il secondo interrogativo è: “Dove diavol0 li tiene tutti questi abiti?!” Non sono tutti maglietta e gonne ma alcuni sono anche sfarzosi tra cappelli, maschere e cappotti.
Forse, nel delizioso appartamentino di Parigi, Emily ha anche un’armadio di Narnia che si è comprata grazie al suo secondo lavoro come dentista. E tutto avrebbe ancora più senso.
Il triangolo amoroso delle prime stagioni vedeva anche Gabriel in dubbio tra la fidanzata Camille e la vicina Emily. La compagna storica era addirittura incinta di lui. Un lieto fine sembrava quasi impossibile. Ma ecco l’idea degli autori di rendere Camille bisessuale. Gabriel, l’uomo per il quale si struggeva, era diventato improvvisamente irresistibile quanto un cartonato e lei si era scoperta finalmente innamorata di Sofia. La terza incomoda (Camille) era fuori dai giochi, tutti felici e contenti.
Mancano cinque puntate alla fine di questa stagione e ci sarà anche una trasferta in Italia. La vedremo dal 12 settembre. Dalla prima anticipazione, Emily rotola come uno slittino sulle neve. Se nella realtà fosse capitato a noi, E SE SOPRAVVISSUTI DAGLI ALTRI SCIATORI, saremmo stati riportati al sicuro tra le imprecazioni di insegnanti di sci e altri clienti, con una ramanzina seria e la minaccia di un daspo. Lei viene raccolta da un affascinante sciatore italiano, di nome Marcello, che la saluta chiamandola “Beautiful Emily…“, con l’aria di chi è già innamorato di lei, a prima vista.
Sei stancante Emily. Puoi avere un briciolo di comune sfig@ come capita a uno di noi, poveri, semplici, esseri umani privi di triangoli amorosi con due persone che ci desiderano, con uno stipendio normale, un armadio Ikea e non Narnia, qualche maglietta sdrucita alla quale siamo affezionati e casini che siano, davvero, casini?
Dai, su, Emily, ancora cinque puntate e arriverà il faticoso e sudato (!!!) happy ending. Forse. Magari lo racconterai alle tue nuove amiche che avrai conosciuto, pochi secondi prima della fine della serie, mentre stavi inciampando e tre donne ti hanno sorretta in tempo: Laetitia Casta, Brigitte Macron, Vanessa Paradis, ovviamente.