Emigratis, quanti errori. I sottotitoli sono da matita rossa
“Quà”, “fà”, “sù”, “stà”, “sà”, “sò”. Ad Emigratis sono diffusi gli errori di ortografia nei sottotitoli dei dialoghi. Svarioni accidentali o voluti?
In Emigratis l’ignoranza è la cifra del programma. Ostentata, voluta, persino ‘caricata’. Dà il senso ad uno show punta proprio sul contrasto tra Pio D’Antini e Amedeo Grieco e il mondo che li circonda, che il duo foggiano tenta di avvicinare e colonizzare.
Da tre edizioni – con inevitabili alti e bassi – l’esperimento funziona e quest’anno non poteva che arrivare la promozione in prima serata, tra bollini rossi e avvisi particolari: “Il programma può nuocere ai minori”.
Di sicuro a risentirne spesse volte è la grammatica, con errori di ortografia nei sottotitoli che non passano di certo inosservati. Tanti, troppi, ripetuti. Proprio come Emigratis, la trascrizione dei dialoghi è chiamata ad evidenziare il contrasto tra i due universi e interviene il maiuscolo per testimoniare le uscite più assurde dei due pugliesi.
Peccato però che gli errori si diffondano anche altrove, con difetti che riguardano in special modo le accentazioni. Ecco allora che il più delle volte si finisca col leggere “quà”, “fà”, “sù”, “stà”, “sà”, “sò”.
Il dubbio è lecito: gli svarioni sono accidentali o pianificati a tavolino proprio per rimarcare la ‘rozzezza’ dei protagonisti?
Il dibattito è aperto, ma qualora valesse la seconda ipotesi due sono le domande alle quali andrebbero fornite risposte. Uno: come mai gli errori invadono anche i dialoghi delle vittime di turno? Due: perché gli strafalcioni non sono continuativi nel corso della stessa puntata e dell’intero ciclo, apparendo e scomparendo ad intermittenza?