Emergenza caldo, in Francia nel 2014 previdero l’estate 2050 ma la situazione diventa già attuale (VIDEO)
I gravi sviluppi del cambiamento climatico riportano sul web un video in cui una meteorologa francese presenta la situazione dell’estate 2050
La sentiamo tutti – chi più chi meno -, l’estate è arrivata. E’ arrivata meteorologicamente, è arrivata anche televisivamente con il nulla cosmico che ci circonda esclusi i programmi del daytime in onda. In questi giorni non si fa altro che boccheggiare e dall’esaltazione per la bella stagione si è passati alle maledizioni (per usare un eufemismo) e alle preoccupazioni per un’emergenza che non si ferma solo alle temperature eccessivamente alte, ma anche – e soprattutto – al problema siccità che si sta manifestando come non si vedeva dalla bollente estate del 2003.
Tolta l’ormai assicurata condanna dell'”estate più calda dal *aggiungere anno qui*“, ciò che fa più parlare in questi giorni sulla linea del virale è un’immagine che arriva dal passato non tanto remoto. Siamo nel 2014, su TF1 vanno in onda delle previsioni del meteo apparentemente bizzarre, ma del tutto sensate: la meteorologa francese Evelyne Dhéliat mostra la situazione del tempo su tutto il territorio francese per il 18 agosto 2050. Non si tratta di un errore come qualcuno potrebbe pensare, lei conduce proprio come se si trovasse in piena estate 2050.
“Siamo in una fase in cui il gran caldo sta per finire (e questa è la buona notizia)” dice “Sta per entrare una nuova perturbazione che sarà di passaggio e porterà dell’aria un po’ più fresca“. La grafica alle sue spalle si trasforma e mostra un’impressionante macchia tendente al rosso porpora come a marchiare la grande, enorme cappa d’aria calda che avvolge gran parte d’Europa. La sua spiegazione ha i toni professionali, consueti. Come se fosse ormai la normalità, una triste normalità.
Si passa dunque alle classiche previsioni ‘del giorno dopo’ che vedono ancora sole e alte temperature. Al mattino le minime vengono prevedono tra i 15 e i 26 gradi, al pomeriggio invece si parla di un picco di 43 gradi nelle zone interne della Francia.
Le previsioni fornite da météo france mandate in onda quella sera altro non sono che una denuncia dell’aggravamento della situazione mondiale dovuta alla mancanza di un accordo sul clima da poter mettere in pratica e contrastare una continua evoluzione negativa. La stessa Dhéliat evidenzia gli allarmi attraverso immagini di catastrofi naturali sempre più presenti, dati e informazioni riferite al periodo che registravano i mesi di aprile, maggio, giugno, agosto e settembre 2014 come i più caldi registrati sul pianeta.
Son passati 8 anni da quel servizio, ma evidentemente le previsioni del 18 agosto 2050 dovranno essere riviste alla luce degli ultimi repentini sviluppi. Basta guardare la carta delle temperature previste oggi, sabato 18 giugno 2022 e capirete che no, non si tratta del 2050.
Confrontate le due situazioni, paradossalmente a qualcuno tutto questo fa sorridere, ma c’è ben poco da stare allegri. Se i Francesi nel 2014 si prospettavano questa pseudo-realtà del 2050 e si ritrovano ancor prima del solstizio d’estate in queste condizioni, cosa potrebbe accadere fra altri 8 anni? Noi di TvBlog non siamo certamente una centrale meteorologica, ma una riflessione su questo fronte non è mai cosa sbagliata.
Tornando in territorio televisivo, in questi giorni non solo i principali telegiornali, anche i popolari programmi di info-tainment come, ad esempio, Télématìn in onda su France 2 (la versione nostrana di Unomattina, ma evoluta), sta dedicando ampio spazio all’emergenza caldo (Canicule) con vari talk insieme ad esperti, contornati da servizi e approfondimenti.