Elisa Isoardi ha scelto Twitter per replicare alle insinuazioni in merito a quanto avvenuto nella puntata di lunedì 23 febbraio 2015 di A Conti fatti. Riassumiamo in breve la vicenda, che vi abbiamo raccontato ieri.
La senatrice del Partito democratico e componente della commissione di Vigilanza Rai, Laura Cantini, ha chiesto alla tv pubblica di fare chiarezza sul presunto conflitto di interessi della Isoardi che lunedì si è occupata del caso della protesta sociale dei contadini veronesi in pensione contro una tassa da 15 euro per gli orti introdotta dal sindaco della città Flavio Tosi. Tutta ‘colpa’ della relazione della conduttrice con il leader della Lega Nord Matteo Salvini, con il quale il sindaco di Verona è in rotta da qualche tempo.
Stamattina la Isoardi ha commentato il caso:
Grazie per l’affetto ragazzi! Questa storia rasenta la fantascienza! Basta guardare la puntata! #acontifatti programma equilibrato.
Grazie per l'affetto ragazzi! Questa storia rasenta la fantascienza! Basta guardare la puntata! #acontifatti programma equilibrato.
— Elisa Isoardi (@ElisaIsoardi) 25 Febbraio 2015
Altrettanto ha fatto Matteo Salvini a Radio Capital:
Non parlo di vita privata, ma è ridicolo pensare che la Rai aspetti la telefonata di un segretario di partito per occuparsi degli orti di Verona. Siamo alla follia. Semmai il problema è che il Pd vorrebbe TeleRenzi.
Da segnalare che nelle scorse ore altri politici hanno colto l’occasione per rilasciare dichiarazioni in merito. Tra questi il deputato del Pd Ernesto Magorno secondo il quale “sarebbe interessante sapere se la trasmissione A conti fatti si è occupata altre volte di vicende che coinvolgono avversari interni ed esterni del segretario della Lega” e Francesco Storace de La Destra, che invece ha attaccato gli accusatori della coppia:
Il PD è davvero senza alcuna vergogna: ora attacca la Isoardi, accusandola di fare favoritismi pro Matteo Salvini. Eppure i conflitti di interesse il PD ce li ha in casa e non dice nulla, anzi, difende le sue scelte: i soldi pubblici finiti nelle tasche del papà di Renzi, quelli nelle saccocce del papà della Boschi, quelle nelle mani del marito della Madia. Su questo non si dice nulla, ma si trova il tempo e il coraggio di attaccare la Isoardi. Proprio vero: allo schifo del PD non c’è mai fine.