Election Day di Mtv e i messaggi di “Caro Presidente”
Tra gli entusiasmi contrastanti, gli ospiti rotanti, i giornalisti sfiancati e i festeggiamenti sogghignati delle altre reti, Mtv si è distinta con grande facilità. Rivolgendosi al suo pubblico e offrendo una lezione di televisione considerevole nella sua giornata dedicata all’”Election Day“.Non è la prima volta che la rete lascia davvero tutto lo spazio alla sua
Tra gli entusiasmi contrastanti, gli ospiti rotanti, i giornalisti sfiancati e i festeggiamenti sogghignati delle altre reti, Mtv si è distinta con grande facilità. Rivolgendosi al suo pubblico e offrendo una lezione di televisione considerevole nella sua giornata dedicata all'”Election Day“.
Non è la prima volta che la rete lascia davvero tutto lo spazio alla sua utenza. Tra un breve spazio di news di aggiornamento e l’altro (la cosa più giusta, non era davvero necessario fare in tutti i canali nazionali 10 ore di diretta) si sono avvicendati le voci dei giovani, con la loro lettera aperta al nostro nuovo Presidente.
Colpisce la totale assenza di filtro, proponendo un vero vox populi dove non mancava nulla: contributi intelligenti, frasi fatte e non sentite, luoghi comuni mal espressi, erroracci retorici imperdonabili. Per non parlare dei messaggi in sottopancia: tra grida disperate e sincere preoccupazioni, i giovani hanno saputo guardare ai loro piccoli (e grandi) problemi quotidiani, spesso legati al mondo della scuola e dei soldi.
Un dipinto vero, non sempre illuminatissimo ma autentico. La tv che presenta il punto di vista giovanile in tutte le sue sfumature, anche quelle meno condivisibili. Un evento. Mtv ha usato (ancora una volta) i vestiti del suo pubblico, non imponendone un modello. Solo un’eccezione dettata dal momento?