Le due facce della tv egiziana: donne con il niqab e sequestri vip per scherzo
Da pochi giorni in Egitto ha iniziato le trasmissioni Maria Tv, realizzata unicamente da donne che indossano il velo integrale
Sono iniziate da pochi giorni le trasmissioni di Maria Tv, canale egiziano che annovera in redazione unicamente donne con il velo integrale. Il canale, che è ufficialmente nato lo scorso 20 luglio in occasione dell’inizio del Ramadan, è di proprietà di Abu Islam Ahmad Abdallah, che ha voluto crearlo a partire
“dalla constatazione del ‘razzismo’ di cui sono vittime le donne che indossano il niqab”
come ha spiegato ad Aki-Adnkronos International. L’uomo, già proprietario di un’altra rete chiamata Comunità Salafita, ha sottolineato:
“Una donna velata si è candidata per un lavoro in un canale televisivo, ma è stata rifiutata. Alcuni le hanno chiesto di togliere il velo per poter lavorare nel canale. Perché le donne senza velo trovano lavoro, mentre quelle col niqab sono vittime di razzismo in questo ambito?”
Particolarmente interessante è l’opinione dell’editore, quando afferma che
“i media arabi fanno appello alla democrazia ma poi non la accettano quando porta qualcosa a cui sono contrari”
Democrazia, insomma, significa anche accettare una tv fatta solo da donne con il niqab.
Foto | © TM News
E d’altra parte, la democratica tv egiziana ha già dimostrato di essere aperta a tutte le proposte, anche le più discutibili: come lo spettacolo Ramz, la volpe del deserto, in onda sul canale al-Hayat, in cui personaggi famosi vengono sequestrati per scherzo tra fucili spianati, banditi e sparatorie.
La trasmissione, condotta da Ramz Jalal, prevede che le ignare vittime degli scherzi vengano invitate a Hurgada, località sul Mar Rosso che devono raggiungere a bordo di un pulmino insieme ad altri turisti. L’autobus, tuttavia, viene assaltato lungo il percorso da un commando di uomini mascherati, che prelevano il vip, lo bendano e lo conducono nel deserto. Una candid camera decisamente sopra le righe, che – osservando i dati d’ascolto – ha comunque incontrato il successo del pubblico.
Insomma, tutto il mondo è paese, e non solo l’Italia deve fare i conti con trasmissioni (eticamente o tecnicamente) discutibili.
E noi che ci lamentiamo di Scherzi a parte…