Editoriale – Un lunedì da leoni, e Fabrizio 2009 nel cuore
E’ arrivato. Il lunedì da leoni, questo benedetto 12 gennaio 2009. E lo prova anche la nostra Guida tv, che diventa video per l’occasione (in betatesting, ovviamente). Fateci sapere se vi piace.Non abbiamo dubbi, invece, sul fatto che vi piaccia questo clima di grande competizione nel prime time, che ben si sposa con il nostro
E’ arrivato. Il lunedì da leoni, questo benedetto 12 gennaio 2009. E lo prova anche la nostra Guida tv, che diventa video per l’occasione (in betatesting, ovviamente). Fateci sapere se vi piace.
Non abbiamo dubbi, invece, sul fatto che vi piaccia questo clima di grande competizione nel prime time, che ben si sposa con il nostro premio, i TvBlog Awards 2009, per i quali sono ancora apertissime le votazioni. Questa sera, in questo lunedì da leoni, finisce qualcosa e inizia qualcos’altro.
Finisce, su Sky Cinema 1 Romanzo Criminale, serie italiana di cui occorre essere veramente fieri (ma ricomincerà, come annunciato, con la seconda stagione. E comincia, invece, a tutti gli effetti – fatti salvi i primi scampoli di “lotta” – la stagione televisiva dei grandi.
Due reality, o forse un reality e un talent. Se l’anno scorso la sfida faceva ridere, quest’anno evoca qualche spettro: il Grande Fratello 9, in effetti, a pensarci bene, ha tutto da perdere da questa sfida con X Factor 2. Che invece, visti i risultati numerici dello scorso anno, e poi il grande battage pubblicitario simbiotico fra il programma e Giusy Ferreri, può, in qualche modo, presentarsi alla sfida spavaldo.
Fra i due, si inserisce la fiction di prima serata Il bene e il male, la vera incognita che potrebbe mettere tutti d’accordo, anche considerato il buon risultato della serie RaiUno che l’ha preceduta qualche giorno fa, Il Commissario Manara. Certo, di là si ride, qui no: il poliziesco stavolta è più romance che comedy.
Riuscire a azzeccare il pronostico del Fantashare, oggi, è roba da indovini. E intanto, ieri sera è andato in onda uno dei più bei pezzi di televisione che si ricordi a memoria d’uomo.
Complice la commemorazione a Faber, lo speciale Che tempo che fa – Fabrizio 2009, è stato un evento di quelli da ricordare. Notevole il lavoro autoriale, gli ospiti, le dissertazioni – a volte un po’ troppo commemorative, ma sempre interessanti. Su tutte, ho amato Olmi sulla religiosità di Faber e Maggiani sulla lingua genovese, e, ovviamente, la presenza in studio di Fernanda Pivano -, i collegamenti – da brividi Spoon River, da lacrime il porto antico di Genova con Cristiano De Andrè e Mauro Pagani. Da lacrime di commozione vera.
Ineccepibile il lavoro della squadra tecnica, splendide e funzionali e particolarmente ispirate sia la regia, sia la fotografia, sia le esibizioni dei cantanti, ognuno col proprio bagaglio al servizio di Faber e delle sue parole semplicemente meravigliose e immortali.
E poi, il momento corale, con 300 radio che si collegano, con la voce, finalmente, di Faber, che non ha eguali, senza nulla togliere agli artisti che si sono susseguiti nel ricordarlo in musica. Faber che canta, come se ci fosse ancora, in questa prima serata allungatissima ma finalmente con merito, con senso, con significato, con toni alti e grande capacità di intrattenimento, eccolo, spunta Faber. Che canta, in una vecchia registrazione, Amore che vieni, amore che vai. E’ il momento più bello e anche quello più triste.
Ma ora, Fabrizio 2009 è alle spalle, o forse nel cuore, e la stagione televisiva si fa strada velocemente.