Editoriale – Amici di X Factor
Raiset. Questo è il termine coniato, giornalisticamente, per indicare questo curioso connubio Rai-Mediaset iniziato non si sa bene quando – avrei alcune idee, per storicizzare il tutto, ma al momento non è di nostro interesse approfondire l’argomento, direi -. Ne avrete sentito parlare fino alla nausea, di questi tempi.Cosa sia, socialmente o politicamente, questo mostro
Raiset. Questo è il termine coniato, giornalisticamente, per indicare questo curioso connubio Rai-Mediaset iniziato non si sa bene quando – avrei alcune idee, per storicizzare il tutto, ma al momento non è di nostro interesse approfondire l’argomento, direi -. Ne avrete sentito parlare fino alla nausea, di questi tempi.
Cosa sia, socialmente o politicamente, questo mostro mitologico, paventato, vagheggiato, chiamato RaiSet, non è compito nostro stabilirlo, né lo è cercare di darne una definizione.
Diventa compito nostro, piuttosto, cercare di raccontare i fatti e di comprenderne le conseguenze. Avrete letto che, in seguito agli spostamenti dai palinsesti del lunedì e del mercoledì di entrambi i talent show in onda contemporaneamente, Amici di Maria De Filippi e X Factor si fronteggeranno il martedì. Domani.
Avrete letto anche che Maria ha fatto – dall’alto del piedistallo su cui la collocano gli ascolti e i recenti successi personali – non ultimo quello Sanremese – una curiosa proposta a Simona Ventura, proponendole una specie di crosslink fra i due programmi. Cosa ne sarebbe venuto fuori, non ci è dato saperlo poiché Marano, uomo con una concezione tutta personale della concorrenza, ha risposto – in maniera condivisibile, a giudizio del sottoscritto – picche.
Amici di X Factor, mostro bicefalo figlio di Raiset, per ora non ci sarà.
Ma il pericolo sarà scongiurato ad libitum? E soprattutto, perché parliamo di pericolo?
Il discorso è piuttosto semplice: un’industria sana – sia essa dell’entertainmet sia di qualsivoglia settore – dovrebbe in qualche modo essere animata da una concorrenza effettiva, agguerrita e leale. Ma noi, cosa ci troviamo, televisivamente parlando? Un terzo polo (La7-MTV-AllMusic che ci prova, ma non riesce a sdoganarsi dalla propria realtà di fanalino di coda, fatte salve sporadiche eccezioni). Un polo a pagamento, SKY, che sta tentando di emergere facendo campagna acquisti nella generalista.
E i due big della generalista, RAI e Mediaset, che si coalizzano per fermare il nuovo che avanza e imporre in qualche modo il loro cartello a sei reti che si spartiscono la fetta. A poco servono – per ora – gli strali di SKY che si scaglia con l’Auditel – e non abbiate l’impressione che qui si dipingano realtà prive di chiaroscuri con i buoni da una parte e i cattivi dall’altra, non è questo l’intento: bisognerà vedere cosa accadrà con il ciclone Fiorello.
Nel frattempo, ringraziamo per lo scongiurato pericolo di Amici di X Factor e sediamoci a guardare quest’ennesima settimana televisiva. Sperando che RaiSet si dissolva al più presto, entità vera o ectoplasmatica che sia.