Editoriale #3

L’intrattenimento è un’arte, un’espressione della nostra socialità, un’entità da sfruttare commercialmente, un modus vivendi, per alcuni una ragione di vita nel praticarlo. Nell’intrattenere, nell’essere intrattenuti, si consumano rapidamente ore e giornate intere di esistenze.

La televisione è intrattenimento, e questa settimana settembrina che conosce, finalmente, i primi freddi piovosi, permetterà, forse, alla quantità infinita di intrattenimenti che ricominciano – dal Ballo delle Debuttanti di ieri all’Isola dei Famosi di questa sera (la seguiremo, ovviamente, live), da Carramba al ritorno in prime time di Antonellina Clerici a Fantasia, a I migliori anni, a C’è posta per te – di racimolare qualche numerello in più nei valori assoluti degli ascolti.

Ma nel frattempo, mentre si disserta sulla vincitrice di Miss Italia, la bella Miriam Leone, mentre succedono cose, silenziosamente, in America, scompare, per propria volontà e per propria mano, un grande, uno straordinario intrattenitore, genio assoluto dei nostri tempi, che risponde al nome di David Foster Wallace.

Ha scritto di una quantità straordinaria di argomenti. Nel bellissimo La ragazza dai capelli strani, due racconti sono dedicati al mezzo televisivo per poi tornare a parlarne in Tennis, Tv, trigonometria, tornado (e altre cose divertenti che non farò mai più), dove, fra le altre cose, cerca di mostrare quanto straordinario materiale narrativo sia contenuto nella televisione stessa, come mezzo e come oggetto di racconto.

Va letto e va ricordato. Persino qui su TvBlog, dove ogni tanto ritorna, citato, giacché la passione per David Foster Wallace accomuna alcuni dei nostri autori presenti e passati. Dopo il salto, un video con le sue conversazioni, perché ci si possa rendere conto una volta di più di quale straordinaria mente si stia parlando.

Buon intrattenimento.