Eccezionale Veramente, diretta seconda puntata 24 marzo 2016: tutti i comici

Tra pochi minuti comincerà la diretta della seconda puntata di Eccezionale Veramente. Siete pronti a scoprire con noi chi passerà le selezioni di questa sera?

Ultimi minuti di Otto e Mezzo di Lilli Gruber con Travaglio e Casini.

Lilli Gruber annuncia la trasmissione nominando solo Abatantuono, come la volta scorsa. Segno distintivo o semplicemente ignora chi siano gli altri?

E cominciamo: Gabriele Cirilli dice che questo è il primo vero contest “la disputa del sorriso”. I comici si sfideranno in due manches.

Passeranno solo in cinque. Cirilli ci presenta la giuria: Abatantuono, Ruffini e Selvaggia Lucarelli. Il quarto giudice di stasera è Gabriele Salvatores, che ha già diretto Abatantuono in Mediterraneo (con cui vinse l’Oscar). Cirilli fa il giochetto dei titoli dei film nelle frasi per presentarlo.

La giuria al completo. Passeranno in cinque, Salvatores potrà ripescarne un sesto.

Sono i ProGildan i primi comici della serata: fanno i pompieri (pardon, la protezione civile) che si trovano in situazioni di emergenza e di salvataggio.

Ruffini conferma che Arezzo, da cui vengono i ProGildan, è una città difficile per la comicità. Cirilli è convinto che Ruffini sia di Firenze. A Paolo sono piaciuti: “sono abili, ognuno ha il ruolo definito”

Abatantuono: “non c’è qualcosa che non va”. Lucarelli: “Io a differenza di Diego me ne frego della reazione del pubblico. Non è una comicità alta o raffinata, ma riconosco ritmo e mestiere”. Anche Salvatores approva: arrivano tre sì.

Il secondo è Matteo del Campo. Non si sa cosa stia facendo: imita? Canta? Applauso tiepido.

Selvaggia Lucarelli anticipa tutti: “Cos’era? Mi rifiuto di mettere nella casella genio chiunque salga sul palco e faccia cose a caso. Quindi sei matto?”. Anche Abatantuono non pare convinto, mentre Ruffini prova a consolarlo: “Qualcosa non la capisco ma mi piace. Noi cerchiamo una faccia. Per me tu sei fantastico”.

Salvatores: “io non l’ho capito e basta, senza nessun problema con lui che mi è simpatico. Ma il ballerino invece che il comico non ti piaceva?” Lo sta invitando a cambiare mestiere. Grazie Salvatores.

Ruffini dice sì, Lucarelli no. Ma Abatantuono lo salva con un sì. Cirilli ci spiega perché lo ha scelto ai provini: gli ricordava De Sica. Un paragone eccellente.

Sara Giusto e Loris Gacina, terzi: giocano sulla ristorazione e sull’equilibrismo, nonché sulla magia.

Ricomincia la Lucarelli: “cerco un momento di divertimento”. Ruffini: “siete molto carini e simpatici, avete fatto un gran casino perché ci avete messo in condizione di non capire cosa potesse accadere”. Salvatores è d’accordo sul fatto che fosse troppo telefonata. Incassano tre no.

Carlo de Benedetto fa la parte del ninja del Sud che invece di fare mosse ninja balla Bomba. “Quando sono nato il ginecologo per farmi piangere ha dovuto chiamare il buttafuori, ci paravo tutti i colpi”.

Abatantuono ha riso: “meglio quattro battute che fanno ridere che quattordici di cui 10 te le devi dimenticare. È un personaggio che funziona”. Ha riso anche la Lucarelli.

Carlo è un ex carabiniere. “Spesso faccio spettacoli e li dedico ai carabinieri”. A Salvatores è piaciuta la follia: tre sì dalla giuria e via nel backstage. Primo stacco pubblicitario.

Torniamo in studio con I Calabroni. Fammi indovinare, verranno mica dalla Calabria? “Dove un tempo c’era la Magna Grecia, adesso c’è il magna magna”. Ed ecco la citazione del peperoncino.

Comincia Ruffini: “volevo vedere un duo calabrese, la Calabria deve esprimersi a livello di comicità. Non ho trovato tante risate purtroppo”. La Lucarelli sperava in satira sociale, gli dice di avere più coraggio. Abatantuono dice che è da festa di piazza.

A Salvatores è invece piaciuta la derivazione popolare: “c’è un tentativo di parlare di cose reali. Però è vero, come dice Paolo, magari qualche battuta in più ci può essere. Mi siete piaciuti”. Si va al voto: sì da Ruffini (incerto), sì dalla Lucarelli (indecisa), Abatantuono dice invece no. Promossi comunque. Salvatores raccomanda loro di non giocare solo sugli stereotipi.

Vincenzo Zenti è lucano, dalla Basilicata “per i non terroni”. Imita Troisi e Lino Banfi. Due giurati fermano la sua esibizione premendo il pulsante: Vincenzo non è stato troppo apprezzato.

Abatantuono lo asfalta sui testi, specialmente per quanto riguarda Troisi: lo promuove ma deve sistemare i testi. Lucarelli e Ruffini lo hanno bocciato. Salvatores: “un imitatore è difficile da traghettare al cinema, questo mi ha lasciato perplesso. Troisi, se stava leggendo dei matrimoni gay, avrebbe riso perché se ne sta ancora parlando”. Ricordo affettuoso. Salvatores lo respinge.

“Siate leali senza essere troppo fausti” dice Cirilli. Mi date della grappa?

Il prossimo imitatore è un dog trainer francese interpretato da Michele Giunta. Strappa qualche risata con la storia della fidanzata str*nza ripescata in giro dal cane.

Abatantuono lo definisce garbato, non volgare, alla ricerca di un personaggio. Ruffini nota che è stato emotivo, ma l’esibizione è stata carina pur se non brillantissima. La Lucarelli lo critica su una battuta e gli suggerisce di toglierla. Salvatores dice che è più attore che comico: promozione generale. E andiamo di nuovo in pubblicità.

Collegamento col backstage. “Sembra il cast di un film che non uscirà mai” dice Abatantuono. Profetico.

Rino Manada e il suo complesso, di successo in Albania. “L’Albania mi ha dato i natali e mi ospita per i Capodanni”. Si sente la risata sguaiata di Cirilli. Ricanta “Erba di casa mia”.

La Lucarelli li ha bocciati prima che finissero. Abatantuono dice che l’impatto e la partenza sono buoni, ma la canzone è pessima; per Ruffini l’interazione col pubblico è buona, ma l’esibizione è stata discontinua.

Salvatores chiede se quella che hanno lanciato durante l’esibizione era vera marijuana. Lucarelli dice no, Diego promuove, Ruffini pure: passano anche loro.

Marina Vitolointerpreta una mamma con il figlio che si abboffa di selfie e si vergogna di lei che è napoletana, mentre lui parla milanese. Niente di originale ma carino. “Troglomamy”.

Ad Abatantuono è piaciuto il meccanismo. Ruffini: “hai fatto una performance precisa, sei una monologhista, hai i tempi giusti”. La Lucarelli concorda sulle capacità tecniche e le dice che spacca, anche Salvatores apprezza. Tre sì, Marina passa.

Enrico Luparia intepreta Tony Tormento, ballerino di lap dance. Già solo l’ingresso fa sganasciare Abatantuono.

L’applauso c’è, discretamente entusiasta. Anche la Lucarelli ci scherza su, tanto che Ruffini lo promuove solo per aver conquistato la collega. Salvatores lo invita a farlo seriamente e si complimenta.

Eccoci con i comici della prima manche. I giurati devono riflettere prima del voto: i ProGildan prendono 9 da Ruffini, 7 dalla Lucarelli e 7 per Abatantuono, Salvatores conferma il 7.

Si vota anche Matteo del Campo, Ruffini dice “bisogna proporsi come un fantasista”: lo premia con 10. Lucarelli dice 2, Abatantuono gli dà 1, Salvatores 3.

Per i Calabroni 4 da Ruffini, 3 da Diego, 4 da Selvaggia e 6 da salvatores. Michele invece ottiene 6, 8, 5 e 4. Carlo de Benedetto prende 8 da Ruffini, 9 dalla Lucarelli e 10 da Abatantuono, più il 9 di Salvatores. Rino Manada e il suo complesso prende 4, 8, 9 e 5. Marina Vitolo ottiene da Ruffini 3, da Lucarelli 5 e Abatantuono 6, Salvatores le dà 10. Manca solo Enrico Luparia: Ruffini 7, Lucarelli 6, Abatantuono 8, Salvatores 8.

Finisce qui la prima manche, vedremo poi la classifica. Abbiamo ancora la seconda da affrontare…

Il profilo Twitter della trasmissione pubblica durante la pubblicità la classifica che non abbiamo ancora visto. Coordinazione.

Si torna con i Gemelli Perversi che riprendono Ghost ma in chiave popolare. “Dami due numeri, altrimenti facciamo l’amore con l’anima echitemmurt…” Lasciamo perdere, che dite? Però in giuria si divertono.

I giurati ridevano, ma per le battute del film. Abatantuono apprezza i caratteristi. La Lucarelli “questo Ghost reparto geriatria mi ha divertita, ricordate i Fichi d’India”. E Ruffini saluta Bruno prima di dire che per lui è no. Abatantuono dice sì, Lucarelli dice sì.

Giacomo Carolei è il nuovo comico sul palco. Di Prato: “ogni 3 pratesi ci sono 88 cinesi. I cinesi sputano in terra come lama, icchè sputano?” Poi si passa all’acchiappo su Facebook: “le donne sono più truccate del mio cinquantino che faceva i 180 in salita”

La Lucarelli non è esattamente contenta…

Ruffini lo conosce bene, gli approva anche la battuta finale (“Inutile che vi mettiate il mascara, a novanta non si vede nulla!”). La Lucarelli lo distrugge: “mi butti via i cinesi con due battute scialbe, poi passi a una cosa già sentita come Facebook”. Abatantuono è d’accordo con Selvaggia: “possono essere analizzati in tanti modi, così è un po’ povera”. Salvatores intuisce la passione per il lavoro, lo incoraggia, ma i testi vanno proprio rivisti: sì solo da Paolo, no da Selvaggia e Diego. Tocca a Salvatores il giudizio definitivo: è no anche per lui.

Tocca a Marco Mazzaglia. “La crisi esiste: ieri hanno fatto il mio film preferito: Il diavolo veste Piazza Italia.”

Due stop per la sua esibizione: Ruffini dice che si è proprio “inc*zzato” perché ha una faccia fantastica, ma si è perso in battute inutili. La Lucarelli non ha troppe motivazioni. Abatantuono dice che anche lui non è stato convinto. Salvatores lo invita a parlare di sé: “i comici hanno perso la capacità di parlare delle cose normali, della gente, delle paure. Parla di te, ero contento!”. Lo bocciano tutti.

Marco nel backstage piange.

Maria Amato fa “Mary la milfa”. La Lucarelli drizza le orecchie, ma non pare convintissima. E infatti partono due pulsanti rossi che fermano l’esibizione.

Comincia Selvaggia: “mi aspettavo che mi facessi ridere….” Mary dice che mette foto online un po’ osé, Ruffini dice “Perché tu Selvaggia che metti”? Le risate non sono scattate, ma Mary dice che per la prima volta presenta il personaggio. Abatantuono le dà credito e la salva, Salvatores approva: Mary è salva.

Deborah e Moreno, un duo di comici. Non si è capito nulla della loro esibizione. Tripletta di stop, la Lucarelli dice che li ha fermati per “evitare l’imbarazzo, c’era un gelo…”. Tremendi. Salvatores ricorda loro che non è necessario far ridere, si può far felice il pubblico anche facendo cose serie. Pubblicità.

Si torna alla gara: Rossella Bellantuono parla della Puglia e degli stereotipi, mentre nel resto della regione non è tutto come in Salento. ” A Torremaggiore pensano che il femminismo è una malattia della tiroide”.

Abatantuono: “il Salento è il nord di molte regioni del centro sud, lei sa la differenza.” A Ruffini è piaciuta la creazione del tormentone. La Lucarelli apprezza il racconto della realtà. Promossa da tutti.

Gino Aprile e Vittoria Rocco: “Il famoso duo di conduttori Luì Vittò!” Avanzano con giochi di parole e un telecomando macchina del tempo. Non vedo il senso.

In giuria c’è perplessità. La Lucarelli “vi ho trovati di una tristezza siderale”. A Ruffini invece sono piaciuti per l’autoironia. Salvatores dice che c’è tecnica ma la demenzialità non è apprezzata: tocca a lui bocciare definitivamente, visto che Ruffini li aveva promossi.

Massimiliano Cimino si ispira chiaramente a Troisi e omaggia Natale in casa Cupiello interpretando tutti i personaggi.

Intanto la Lucarelli si rinfresca.

Abatantuono: “Spiazza, non fa parte di nessuna convenzione”. Ruffini: “esercizio di stile, virtuosismo”. Lucarelli: “non ci fai vedere quanto ci fai ridere ma quanto sei bravo”. A Salvatores è piaciuto come attore. Due sì.

Luisanna Vespa interpreta “Ida la suicida, la mia massima aspirazione.” Il personaggio è carino, strappa sorrisi e applausi. Anche alla giuria piace il suo sketch.

La Lucarelli la definisce “geniale”, Ruffini la approva, Abatantuono addirittura si spertica: “ha un suo perché, funziona molto, sei molto brava”. Promossa a tutti i livelli.

Stellina entra facendo pernacchie, stile il vecchio Goganga di Gaber con i tic. Il suo sketch si gioca tutto su personaggi con difetti “rumorosi”.

Ruffini è in lacrime per le risate. Ed è standing ovation in studio.

E infatti Abatantuono cita Gaber: “ce ne sono tre lì dentro” “O anche quattro”.

“Io uno che mi fa ridere così tanto lo devo abbracciare” dice Ruffini. La Lucarelli invece dice che tre minuti di rumori non l’hanno esaltata. Salvatores dice che è dotato. Due sì e un no (dalla Lucarelli).

Un consiglio per i comici da Dario Fo. “Prima nasce il comico, poi la tragedia. Comico e tragico vanno sempre insieme, non possono essere vitali se non stanno in questo giusto equilibrio”

Le votazioni finali dei giurati. Gemelli Perversi: Ruffini 5, Lucarelli 5, Abatantuono 5, Salvatores 4. Maria Amato: Ruffini 2, Lucarelli 4, Abatantuono 6, Salvatores 5. Rossella Bellantuono: Ruffini 4, Lucarelli 7, Abatantuono 8, Salvatores 6. Massimiliano Cimino: Ruffini 6, Lucarelli 6, Abatantuono 4, Salvatores 7. Luisanna Vespa: Ruffini 7, Lucarelli 10, Abatantuono 9, Salvatores 9. Stellina: Ruffini 10, Lucarelli 3, Abatantuono 7, Salvatores 8.

Ecco la classifica della seconda manche.

I cinque comici che passano e conquistano le felpe: Carlo De Benedetto (il ninja), Luisanna Vespa (Ida la suicida), i ProGildan (la protezione civile), Enrico Luparia e Stellina.

Salvatores dà il suo nome: Marina Vito, la “troglomamy”. Saluti finali e ringraziamenti, appuntamento a giovedì prossimo. “Noi senza voi siamo come una pensione senza reversibilità” saluta Cirilli prima di lanciarsi in una citazione di Madre Teresa di Calcutta. E buonanotte.