È successo in TV – 30 gennaio 1964: trionfa Gigliola Cinquetti in un Sanremo Internazionale (VIDEO)
Oggi nel passato: 55 anni fa la kermesse iniziò ad espandersi a livello internazionale con le star straniere
Siamo nel 1964, anno del quattordicesimo Festival della Canzone Italiana svolto tra il 30 gennaio e il 1° febbraio presso il Salone delle Feste del Casinò Municipale di Sanremo. A condurre è Mike Bongiorno (alla seconda di cinque conduzioni sanremesi consecutive e di undici in assoluto fino al 1997) affiancato da Giuliana Lojodice mentre la direzione artistica è di Gianni Ravera e l’organizzazione rimane nelle mani dell’ATA.
In gara vi sono 24 canzoni e ben 40 artisti. Questa edizione presenta diverse novità come la proclamazione del solo vincitore invece del consueto podio, l’abolizione della giuria in sala a favore di 20 diverse giurie sparse in tutta Italia, la presenza di ben 23 direttori d’orchestra che si scambiano, come succede oggi, ad ogni brano e, soprattutto, la presenza di un artista straniero ad interpretare, nella maggior parte dei casi in italiano, le canzoni in gara.
Tra i direttori d’orchestra, inoltre, spicca il nome di Ennio Morricone. Gli artisti in concorso sono: Domenico Modugno, Gigliola Cinquetti, Patricia Carli, Frankie Laine, Tony Dallara, Ben E. King, Gino Paoli, Antonio Prieto, Fabrizio Ferretti, Gil Fields e The Franternity Brothers, Pino Donaggio, Frankie Avalon, Roby Ferrante, Paul Anka, Little Tony, Gene Pitney, Bruno Filippini, Remo Germani, Nino Tempo e April Stevens, Robertino, Bobby Rydell, Bobby Solo, Giorgio Gaber, Fausto Cigliano, Tony Renis, Piero Focaccia, Milva, Frida Boccara, Cocky Mazzetti, Claudio Villa, Los Hermanos Rigual, Peggy March, Emilio Pericoli, Peter Kraus, Aurelio Fierro, Marina Moran, Laura Villa, Lilly Bonato, Richard Moser jr. e Nicola Arigliano.
Quest’anno viene ricordato anche per l’esibizione in playback eseguita nella serata finale da Bobby Solo a seguito di un forte mal di gola. A differenza, però, di quanto successo nel 1955 dove Claudio Villa venne sostituito sul placo da un giradischi, Bobby Solo grazie al discografico Enzo Minocci riuscì ad ottenere la possibilità di presentarsi sul palco e di mimare con la bocca le parole della canzone.
A vincere un’edizione ricca di successi che ebbe, quindi, anche ottimi riscontri sul mercato discografico è Non ho l’età (Per amarti) scritto da Mario Panzeri, Nicola Salerno e Gene Colonnello ed eseguito da un esordiente Gigliola Cinquetti e da Patricia Carli, cantante italiana naturalizzata belga il cui vero nome è Rosetta Ardito che ne farà anche una versione in francese dal titolo Je suis à toi.
La canzone, che vincerà anche l’Eurofestival (poi diventato Eurovision Song Contest) ed arriverà a vendere circa 10 milioni di copie nel mondo. L’annuncio della vittoria della Cinquetti provocò reazione da parte di Domenico Modugno, che la definì “una pazzesca buffonata“ e abbandonò la sala stampa in segno di protesta rifiutandosi di concedere autografi: ma due anni dopo sarebbe stato lui a vincere, e proprio in coppia con la Cinquetti.
Se gli altri brani vennero considerati tutti a pari merito, il giudizio del pubblico e il passare degli anni hanno dato il giusto merito ad alcune canzoni cantate in questa edizione come E se domani di Giorgio Calabrese e Carlo Alberto Testa interpretato in questa occasione da Fausto Cigliano e Gene Pitney che non si classificò nemmeno per la finale per poi essere ripreso da Mina che ne farà un grande successo, Una lacrima sul viso scritta da Mogol e da Bobby Solo che è anche l’interprete del brano insieme a Frankie Laine o, ancora, Un bacio piccolissimo di Giovanna Ornati e Gino Mescoli cantata da Robertino, ovvero Roberto Loreti, e da Bobby Rydell.