È sempre Mezzogiorno: Antonino Cannavacciuolo e Antonella Clerici, tra MasterChef e genuinità
Ospite di È sempre Mezzogiorno, Antonino Cannavacciuolo si racconta ad Antonella Clerici e ricorda la finale di MasterChef Italia
“Di poco è fatta la miglior felicità”
Antonella Clerici ha aperto così la puntata di È sempre Mezzogiorno di mercoledì 28 febbraio: una puntata un po’ speciale perché ha visto la presenza di Antonino Cannavacciuolo, chef straordinariamente popolare e amato (“che non sono la stessa cosa”, come ha giustamente sottolineato la padrona di casa) solitamente piuttosto restio ad apparire in tv. Il piccolo ‘cortocircuito tv’ arriva quando Antonino cita, en passant, la finale di MasterChef Italia 13, in onda domani, giovedì 29 febbraio, su SkyUno. In un periodo in cui sembra regni una diffusa ‘libertà di citazione’ per i programmi delle concorrenze – favorita da Fiorello, alimentata da Fazio -, non stupisce, ma comunque colpisce che si citi un programma estraneo alla programmazione di rete/gruppo. Non stupisce invece che la Clerici abbia a propria volta ricordato il valore del programma, l’essere diventato un cult, l’aver cambiato in un certo modo la tv legata alla cucina.
Antonino Cannavacciuolo e Antonella Clerici, il valore della genuinità
Al di là del ‘lancio’ della finale di MasterChef 13, la presenza di chef Cannavacciuolo nel bosco fatato di Antonella Clerici è stata l’occasione per una chiacchierata a cuore aperto tra due volti amati e popolari della nostra tv, accomunati dalla professionalità, sia pur in campi diversi, dall’onestà intellettuale, dalla sincerità nella relazione con gli altri e con il pubblico a casa.
“Faccio in tv quello che faccio nella mia cucina: non recito mai, sono proprio così… Devo dire che le potenzialità per essere un personaggio tv le ha viste mia moglie… Quando ho iniziato a ricevere delle proposte per fare programmi tv è stata lei a ‘insistere’, perché ha visto qualcosa di cui non ero consapevole”
racconta Cannavacciuolo. E se è riuscito a bucare lo schermo è proprio per la schiettezza con cui affronta le situazioni, che traspare in tv. “Quando sei sincero il pubblico lo capisce” dice la Clerici. E di certo questo è uno dei tratti che li rende, entrambi, così popolari e amati.
La tenerezza verso i giovani
Un’intervista, come dicevamo, che ci ha colpito per la dolcezza e la tenerezza di entrambi, trovatisi perfettamente in sintonia. La chiacchierata si apre con “Sara”, brano che Pino Daniele ha dedicato alla figlia e che Cannavacciuolo ascolta quando crea le sue nuove ricette. Lo sguardo si intenerisce (e viene in mente anche il recente post della Clerici per il compleanno della figlia Maelle), ma diventa uno spunto per parlare dei giovani, argomento su cui torna in ogni occasione utile:
“Noi dobbiamo puntate sui giovani: i ragazzi di queste ultime generazioni hanno una forza a 20 anni che noi alla loro età non avevamo. Hanno una determinazione, una forza che permette loro di poter conquistare tutto. Sta a noi dare loro fiducia e dare la possibilità di crescere”
dice lo chef. E anche per questo spereremmo tornasse con una nuova edizione di Antonino Chef Academy. Le sue pacche, in fondo, sono questo, un incoraggiamento e un ringraziamento:
“Quando la gente mi incontra spesso mi chiede un contatto fisico: mi vedono in tv cercare il contatto fisico, conoscono le mie ‘pacche’, ma credimi Antonella, io non le do a tutti. Sai, io non faccio molti complimenti a parole, neanche in cucina… La pacca è anche un po’ questo, è anche un grazie”.
“La semplicità ti porta la felicità“, chiosa Antonino Cannavacciuolo, chiudendo il cerchio aperto a inizio puntata dalla Clerici. Un’intervista che vi invitiamo a rivedere su RaiPlay, per ribadire cosa siano consapevolezze, gentilezza e professionalità.