È sempre mezzogiorno non ha motivo per cambiare (e va bene così)
Com’è stata la prima puntata della quarta stagione di È sempre mezzogiorno nel mezzogiorno di Rai 1 con Antonella Clerici.
Perché È sempre mezzogiorno ha centrato tre stagioni su tre? Perché Antonella Clerici funziona? Trovate risposta nei “Bentornata Antonella!“, “Bentornati a voi“, in questo scambio di battute tra la conduttrice e i telespettatori a casa che da oggi son tornati a giocare con il programma del mezzogiorno di Rai 1.
E non parliamo solo dei giochi protagonisti del contenitore, ma di un vero e proprio rapporto di complicità tra Antonella e il pubblico messo in piedi da anni di mezzogiorno a La prova del cuoco e proseguito dal 2020, dopo un’interruzione di due anni. Antonella è Pop, e dal Pop non la smuovi.
“Apri la finestra e il mezzogiorno è qua” canta Antonella all’inizio del programma e già un sorriso si accende sul volto dello spettatore: “Il mio sorriso è la felicità di trascorrere un altro anno insieme” dice raggiante. Poi la macchina si mette in moto ed è quella macchina che conosciamo.
Un cast di garanzia
L’entrata dell’eccentrico Alfio, oggi vestito da Ken perché nel prendersi gioco di sé bisogna sempre stare sul pezzo, Lorenzo Biagiarelli un pozzo di cultura della cucina, la nutrizionista da Servizio Pubblico Evelina Flachi, il ritorno della rassicurante ‘Zia’ Cristina ‘Cri’ Lunardini, il maestro Daniele Persegani che dà modo e maniera per far sentire le risate in studio e l’irremovibile maestro panificatore Fulvio Marino.
Il loro è un ritrovo tra amici, tra compagni di classe. Come se in realtà non si fossero mai separati per tre mesi, come se avessero trascorso le giornate d’estate a divertirsi insieme. C’è un’atmosfera leggera, difficilmente la si può trovare in altri programmi, È sempre mezzogiorno può vantarsi di questo primato.
La struttura non si tocca!
La struttura del programma, come detto, si mantiene intatta, dinamica. Non c’è spazio per le noie, c’è la conversazione, il racconto di un’esperienza, la curiosità sul piatto, la particolarità dell’ingrediente. C’è cultura, c’è compagnia e quel sano lato ludico che non può mancare nel bosco di Antonella. Certo, magari quest’anno sarebbe stata gradita la presenza del pubblico in studio. Un calore umano che dopo qualche anno potrebbe essere stimolante anche scenograficamente, attenderemo.
Gli scoiattolini ormai stanno per estinguere il loro mutuo dopo tre anni di permanenza grazie alle ghiande, in più, ecco il nuovo gioco dei funghi (che manda già in gattabuia la mucca Lola?). Il telespettatore può vincere sostanziosi buoni spesa scegliendo uno degli otto funghi che sbucano dai meandri del bosco. Semplicità, funziona sempre.
La regia di Laura Ferraresi ha fatto una bella figura dimostrandosi pronta e senza sbavature, dando un senso di continuità all’ottimo lavoro portato avanti per 3 edizioni da Fabrizio Guttuso Alaimo.
Continuità, questa è la parola giusta per riassumere il ritorno del mezzogiorno di Rai 1.