E poi c’è Cattelan: Alessandro fa crescere il giocattolo che si è meritato, sano cazzeggio, oasi protetta di spensieratezza
Riassunto, recensione e fotogallery della prima puntata della terza edizione del late night show di Sky Uno con Alessandro Cattelan e tre ospiti.
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23.38
Cesare a malincuore lascia l'”opera d’arte” che ha davanti a sé e raggiunge Cattelan in auto. Il conduttore sembra averlo convinto a tornare ospite in studio ma Cremonini “sbotta” e preferisce lanciarsi dalla vettura in corsa pur di non andare ospite. Cremonini allora “chiama” Fiorello al telefono. Sketch godibile per l’apertura. Fine dell’anteprima.
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23.40
Ecco il nuovo studio con gli Street Clerks confermati per l’accompagnamento musicale. Cattelan ironizza sugli ospiti che danno buca agli show o preferiscono andare da Fabio Fazio. E viene citato anche Checco Zalone che, con i 65 milioni di euro guadagnati con il suo film, può permettersi di disdegnare EPCC.
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23.50
C’è del rancore di Darth Vader nei confronti della produzione per non essere stato chiamato per l’ultimo film: “Mi hanno messo da parte, sento puzza di complotto, ho fatto anche il provino per Forrest Gump e non mi hanno preso!”. Una clip mostra il casting, davvero “pietoso” per il povero Darth…
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23.58
Cattelan passa in rassegna alcuni oggetti improponibili legati a Darth Vader: tra i gadget c’è anche un preservativo con la scritta-spoiler “I will be not your father”. Perché Darth non si ricicla in un reality come tutti i vip in declino? “La dignità è più importante del grano”, la frase cult ripetuta due volte.
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Poi l’amara rivelazione: “Ero in un bar a New York, vedo David Bowie che viene verso di me ma poi va a salutare Francesco Baccini”. C’è comunque un tributo “in esclusiva mondiale”: una versione di Heroes particolarmente coinvolgente e – per dirla alla Elio – “credibile”. Cattelan gli strappa un selfie e lo congeda.
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0.08
Arriva Max Pezzali (“un cantante amato da tutti e di cui ho tutti i dischi a casa”, dice Cattelan). E subito c’è un riferimento alla concorrenza ossia a The Voice su Rai2: “Abbiamo iniziato le Blind Audition ed è più difficile di come possa sembrare da casa”. E poi sul successo iniziale dice: “Gli 883 erano degli outsider e questo essere fuori dal mondo ha fatto venir voglia di fare musica a tanti matti come noi”.
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0.15
Si torna “seri” con l’intervista. Pezzali racconta: “Ero un universitario fallito e nella fase del servizio civile in Croce Rossa prima di diventare cantante. Ero autista di un’ambulanza e facevo i primi concerti”. Cattelan non resiste: “E non ti facevano gli scherzi tipo ‘corri, hanno ucciso l’uomo ragno’?”. Poi Max imita suo figlio che ha la stessa “s” sibilante di Jovanotti.
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0.20
Pezzali cita il periodo in cui è stato alle Hawaii. E – combinazione – lui e Cattelan si trasformano in due abitanti del posto che cantano Gli anni alle Hawaii con i vestiti autoctoni e il testo rigorosamente di quel Paese che diventa Na makahiki… Finisce così la puntata, che è letteralmente volata (ed è un buon segno)!
Guardando Alessandro Cattelan all’esordio della terza edizione di E poi c’è Cattelan sembra di imbattersi in un “bambino” giudizioso, contento di aver ricevuto proprio quel “giocattolo” che desiderava da tempo, che si è guadagnato come “ricompensa” per i buoni risultati portati a casa e di cui ora si vuole prendere cura nel migliore dei modi per non deludere le aspettative in lui riposte.
Del resto lo stesso presentatore ha ricordato più volte nelle interviste: “Questo è il programma che vorrei condurre fino a quando farò questo lavoro”. E lo si nota eccome dall’entusiasmo che ci mette ma anche dalla professionalità con cui lo confeziona.
Di improvvisato, infatti, c’è ben poco. E non è affatto un aspetto negativo. In una tv in cui ormai sono sempre più rari i varietà nei quali gli sketch si confezionano nei minimi dettagli (attualmente il discorso vale solo per l’ottimo Massimo Ranieri in Sogno e son desto 3) sembra quasi un'”oasi protetta” questo late night show di Sky Uno, con rubriche, giochi, quiz tutti preparati a tavolino e l’obiettivo di far trascorrere 45 minuti di spenseriatezza “studiata” al pubblico a casa.
Cattelan mette perfettamente a frutto una lunga e positiva gavetta, dagli show su Mtv e All Music agli interventi a Quelli che il calcio-gestione Simona Ventura fino alla conduzione – ormai “perfetta” – di X Factor, e riesce a costruire un clima sereno, allegro, empatico con il pubblico in studio (anche grazie alle performance musicali degli Street Clerks, davvero “sul pezzo”) e a casa… e soprattutto con gli ospiti (nella prima puntata Cesare Cremonini, Francesco Mandelli e Max Pezzali hanno anche un autentico rapporto di amicizia e stima con Alessandro e lo si avverte inconfutabilmente). Questi ultimi sono consapevoli che devono mettersi in gioco (Cremonini “pittore” e Pezzali pilota di drone sono le prime “chicche”) e non dare vita alla solita “marketta” di turno. Ma sembrano anche sollevati dal non dover ricevere eventuali domande a trabocchetto che li possano portare a parlare male di altri vip o programmi tv.
Rimarranno delusi, dunque, coloro che si aspettano dichiarazioni “ad effetto” dai cantanti o dagli attori presenti in studio. Tutti gli altri, però, saranno soddisfatti per l’ora scarsa (pubblicità compresa) di spensieratezza e “sano cazzeggio”.
Certo, se lo show andasse in onda più sere a settimana e/o in diretta (per poter commentare anche la stretta attualità come nei programmi americani a cui si ispira), sarebbe davvero l’optimum…
Stasera, giovedì 28 gennaio, alle 23.15 su Sky Uno HD (canali 105 e 108) andrà in onda la prima puntata della terza stagione di E poi c’è Cattelan, il late night show condotto da Alessandro Cattelan.
E poi c’è Cattelan 2016: anticipazioni sul format, torna la band degli Street Clerks
Tra le novità a far da sfondo al format che mixa gli elementi tipici del talk show, del varietà e dello show con la musica dal vivo sarà uno studio rinnovato al 100%, ma che manterrà intatti gli elementi iconici dello show. Saranno inaugurate nuove rubriche e da quest’anno ci sarà anche qualche incursione in esterna, per “seguire” ospiti e complici pronti a giocare con Alessandro. Gli appassionati del programma ritroveranno poi le migliori rubriche delle scorse edizioni, come “Extreme Duets”, le interviste via Whatsapp, i giochi e i quiz in studio.
Gli ospiti e le interviste sono il cuore del late show. Si spazia da attori a musicisti, da sportivi a personaggi televisivi. Il loro comune denominatore è il desiderio di mettersi in gioco, di sperimentare, di divertirsi, di rivelare aspetti meno noti della loro professione e delle loro passioni, non solo attraverso le “classiche” domande, ma anche attraverso momenti di gioco e improvvisazione. Un’interazione poco convenzionale tra Alessandro e i suoi ospiti, che – messi a proprio agio in un contesto informale, ironico e complice – riescono a raccontarsi e creare situazioni di grande divertimento.
A scandire ogni momento del programma torna l’anima musicale di EPCC, gli Street Clerks (X Factor 7). La band fiorentina non è un semplice accompagnamento musicale, ma un elemento portante e motore delle rivisitazioni, divenute uno degli elementi distintivi, che proporranno anche una nuova sigla per il programma.
E poi c’è Cattelan 2016, gli ospiti della prima puntata del 28 gennaio 2016
Primi ospiti Max Pezzali e (in un contributo video) Cesare Cremonini.
E poi c’è Cattelan 2016, come vederlo in tv e in streaming
Appuntamento in tv su Sky Uno (canali 105 e 108) dalle 23.15 e in streaming sul web su Sky Go o Sky Online. La puntata può essere recuperata successivamente su Sky On Demand.
E poi c’è Cattelan 2016, second screen
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